Yoongi camminava per le strade di Seoul con le mani nelle tasche, a testa bassa.
Quel giorno era particolarmente freddo ed era un giorno che il corvino preferiva dimenticare.
Esattamente un anno prima, lui e il suo-ormai ex- fidanzato, Jimin, si erano lasciati.
Avevano deciso insieme di lasciarsi, le cose non andavano più come prima, entrambi non avevano abbastanza tempo per vedersi, per stare insieme.
Così si lasciarono.
Il vento era così forte che Yoongi fu costretto a rifugiarsi dentro una caffetteria.
Quello fu forse l'errore più grande della sua vita.
Jimin era seduto a un tavolo, guardando distrattamente il telefono. Il maggiore fece per uscire ma il rosa lo notò prima.
Alzò il braccio scuotendo la mano per farsi notare dal corvino.
Quest'ultimo non poté far altro se non andare a sedersi di fronte al suo ex.
«Ciao Yoongi» disse il rosa «ne è passato di tempo» aveva un sorriso a trentadue denti stampato in faccia e ciò fece rattristare ancora di più il maggiore.
Lui era felice...non che fosse una brutta cosa, ma aveva sperato di vederlo un po' giù di morale dopo la loro rottura.
«Ciao Jimin...eh si, è passato molto tempo» il corvino abbassò la testa.
«Ti va di parlare? Magari davanti a una tazza di tè caldo» il minore era rimasto sempre lo stesso, tranne per il colore dei capelli. Al momento della loro rottura li aveva blu.
«Va bene» acconsentì Yoongi, nonostante si sentisse morire internamente.
Avercelo lì davanti, vedere come fosse riuscito a superare la loro rottura, mentre lui era ancora fermo, col cuore spezzato, ancora innamorato di quel ragazzo.
Aveva sempre pensato che prima o poi sarebbe ritornato, chiedendogli di ritornare insieme...che tutto quello che aveva trovato senza di lui erano delusioni su delusioni.
La verità era che Yoongi era così fottutamente geloso. Così fottutamente geloso di tutto. Della pioggia, del vento, della neve.
Perché questi, questi potevano ancora toccare Jimin, mentre lui non poteva. Perché era stato così stupido da lasciarselo scappare.
«Come va, Yoongi hyung?» il corvino era sul punto di ridergli in faccia, di urlargli di quanto tutto fosse una merda senza di lui.
Ma fece semplicemente spallucce dicendo «Non c'è male. A te?»
Il minore sorrise «Vado a vivere con il mio ragazzo, hyung» Yoongi si sentì crollare il mondo addosso.
«Oh ma...è fantastico» finse di esserne felice, la verità era che sarebbe solamente voluto scappare per andare a piangere, come faceva molto spesso dopo la loro rottura.
Passarono più di un'ora a parlare quando Yoongi si alzò dicendo di "avere un impegno molto importante".
Uscì dalla caffetteria, camminando a passo veloce sentendo le lacrime bagnargli le guance.
Il ragazzo che amava se ne sarebbe andato e non lo avrebbe più rivisto. Sentiva un vuoto dentro di sé, perché era ciò che la sua rottura con Jimin gli aveva lasciato.
Perché lo aveva capito, forse troppo tardi, che Jimin era la sua ragione di vita e senza di lui non si sarebbe mai sognato di andare avanti.
Jimin era colui che avrebbe voluto al suo fianco per tutta la vita.
Si sentì afferrare per il polso e una voce, la sua voce, quella che avrebbe riconosciuto dappertutto gli parlò.
«Hyung...non piangere» lo girò verso di sé asciugandogli le lacrime con i pollici.
«J-jimin...» Yoongi si fiondò tra le braccia del minore, abbracciandolo forte.
«Mi sei mancato così tanto, e lo so che sei fidanzato e che abbiamo deciso insieme di lasciarci ma io...io senza di te non riesco a vivere, Jiminie» il rosa rimase spiazzato da quelle parole.
«Mi dispiace hyung...» E così sciolsero l'abbraccio e Jimin tornò ad amalgamarsi nella calca di persone.
E Yoongi ricominciò a piangere, forse più forte di prima.
Lo aveva decisamente perso.
***
okay salve, mi è venuta in mente questa one shot grazie alla canzone consigliata da jimin su twitter (Jealous-Labrinth).
È finita abbastanza male lo so.
-i
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