Yeo Hwanwoong - Pt.1 (ONEUS)

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"Buongiorno."

Saluti l'ennesimo cliente appena entrato nel locale, durante quella noiosissima mattinata invernale.

Lavori come cassier* in un piccolo supermercato, aperto fino a tardi, da circa un mesetto ormai.

È il più rinomato del quartiere e per questo è molto frequentato.

Le giornate per te sono diventate noiosissime e monotone, seguono infatti una routine ben precisa: salutare il cliente all'entrata, aspettare che prenda qualcosa (sempre se decide di acquistare veramente qualcosa), discutere con donne di mezza età in menopausa, uomini stressati ubriachi e chi ne ha più ne metta, ed infine riscuotere l'attesissimo stipendio mensile.

I tuoi movimenti sono diventati talmente automatici da farti sembrare un robot.

Per non parlare del fatto che, ogni giorno, ti ritrovi con delle profonde occhiaie causate dal tuo turno di lavoro, il quale termina di notte fonda.

Purtroppo questo è l'unico lavoro che sei riuscit* a trovare e, non volendo finire sotto un ponte e per racimolare i soldi con cui pagare l'università, hai deciso di tenertelo fino a quando non ti sarai laureat*.

O almeno, sempre se ci riuscirai mai.

Ti porti la mano davanti alla bocca per evitare che i clienti vedano le tue tonsille mentre sbadigli.

"Mi scusi?"

La tua attenzione viene attirata dalla voce melodiosa e profonda di un ragazzo, a occhio e croce, della tua età.

"Mh?"

Mugugni per spronarlo a continuare.

Ti soffermi a guardare il suo viso per un po', incantat* dai suoi lineamenti perfetti.

É così bello da sembrare un attore professionista o comunque una persona famosa.

"Potrebbe indicarmi il migliore profumo da donna che avete qui?

Sà, è per il compleanno della mia ragazza."

Peccato purtroppo che sia già impegnato.

Sbuffi, leggermente rassegnat*.

"Certo.

Prego, mi segua."

Gli rivolgi un cenno veloce prima di condurlo nel reparto dei prodotti da donna.

"Questi sono i più costosi che abbiamo."

Dici, fermandoti dopo qualche passo, per poi indicare lo scaffale su cui sono riposti una decina di profumi di marca.

Il ragazzo affascinante annuisce e poi si porta una mano sul mento, segno che sta pensando, mentre i suoi occhi vagano su ogni boccetta che trovano.

"C'è qualcosa che non va?"

Chiedi aggrottando le sopracciglia e avvicinandoti al cliente insicuro.

"Ecco... É vero, un profumo costoso equivale a un profumo di qualità, ma quello che cerco io è un profumo... speciale.

Non so se mi sono spiegato."

Alla sua stramba risposta aggrotti ancora di più le sopracciglia e inclini di poco la testa, segno che con le sue parole ti sta confondendo ulteriormente.

"Mi spiace, non credo di poterle essere molto d'aiuto allora.

Potrebbe essere un po' più specifico?"

Chiedi gentilmente, provando una strana, ma piacevole, curiosità nei suoi confronti.

Al tuo posto, molti dei tuoi colleghi lo avrebbero già mandato a quel paese, infastiditi dal suo comportamento indeciso.

𝙸𝙼𝙼𝒜𝙶𝙸𝙽𝙰: 𝒌𝒑𝒐𝒑 (𝓇𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑠𝑝𝑒𝑠𝑒!)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora