Chi ha voglia di leggere legga: Nota dell’autore in questo caso autrice.
Innanzitutto vi ringrazio già perché se state leggendo questo commento, è comunque più di quello che io sperassi. Dopo di che vi chiedo cortesemente di leggere almeno il primo capitolo, non perche sono una disperatissima ragazza che vorrebbe qualcuno che leggesse il suo disperato Non Libro, né perché “ tanto non vi costa niente”, odio il fatto che tutto ormai costi qualcosa e di conseguenza odio questo sgarbato commento. Semplicemente perché nella seconda parte c’è un mio pensiero, come sono solita chiamarli, che vorrei, cari lettori, conosceste. È corto, il primo capitolo.
Non intendo costringere nessuno a leggere, anche perché non ne ho le capacità.
Addirittura vi confesso che sto pubblicando questa serie di capitoli da un profilo ignoto a tutti e nessuno di mia conoscenza sa che lo sto facendo perché non voglio obbligare nemmeno i miei amici a leggere. È una regola non scritta ma sottointesa, è una citazione e la trovo alquanto vera rispetto a ciò che ho appena scritto.
Considero i libri una cosa sacra e, anzi, chiedo a chiunque decidesse di proseguire di correggermi eventuali errori di qualunque genere, sempre che ne abbiate voglia.

STAI LEGGENDO
Perché le storie devono avere un titolo?
Fiction généraleLe storie si basano spesso su cinque domande: chi, come, dove, quando e perché.Non questa. Cos'è questo racconto? Pensieri, una lunga indeterminata serie dei miei stravaganti pensieri, i quali conducono alla storia di una vita alquanto poco vissuta...