Ma anche se non capitElo

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Come avrete già notato tendo a contraddire un po’ tutto e tutti. O meglio, solitamente prendo in causa una qualunque supposizione considerata dai più ov­via, che reputo degna di attenzione, e la elaboro a tal punto dal poterla biasimare. Non dico certo che tutti i proverbi e i detti sono sbagliati, penso solo che la maggior parte di essi siano scritti abbastanza bene da farti pensare “ooh è proprio vero” senza che prima tu ci abbia pensato nemmeno un mezzo secondo. 

Prendiamo ad esempio una frase che è considerata spessissimo vera: “L’amore è il più forte dei sentimenti”.

L’amore è vacuo. La parola amore è utilizzata così tanto che ormai i bambini non ne chiedono nemmeno più il significato, e le rare volte in cui lo chiedono è diventato semplicissimo e quasi banale da descrivere  quando invece dovrebbe essere una spiegazione sovraumana.

E perché una parola tanto ovvia dovrebbe essere così significativa? O addirittura perché un sentimento, se davvero tanto assurdo, dovrebbe essere impri­gionato nel lurido insieme di cinque lettere? Perché noi poveri umani do­vremmo crederci capaci di sillabare tale forza? Ma soprattutto, perché quando facciamo l’analisi grammaticale la parola amore viene catalogata sotto quelle astratte? I professori dicono semplicemente che non si può toccare  e spesso azzardano un “tutti i sentimenti sono nomi astratti” quando invece credo non ci sia nulla di più reale e tangibile. Non fraintendete, non voglio assolutamente cambiare la grammatica italiana soprattutto se qualcuno si è impegnato così tanto per crearla. Rispetto il lavoro di chi è stato prima di me e so di non avere la capacità né il diritto di cambiare ciò che esiste da secoli.

Comunque tutto ciò che ho appena detto, o meglio scritto, era solo uno strano incipit per dire che, personalmente, reputo il sentimento più forte in assoluto l’amicizia.

E’ semplice dire che l’amore è più forte perché di amici ce ne sono bizzeffe,ed è sicuramente più complicato trovare la nostra anima gemella di un semplice compagno di vita. Eppure posso affermare l’esatto opposto. A mio parere chi considera l’affermazione che sto analizzando indubbiamente vera è un codardo. O magari ha solo paura di ammettere a se stesso e agli altri, che probabilmente sono nella sua stessa situazione, che non è capace di trovare un Amico e dopo tale orribile scoperta si potrebbe considerare un infallibile incompetente o un ignobile illuso. Non vi preoccupate, anche io ero fermamente convinta che non ci fosse nulla al di sopra, alla pari, ma nemmeno lontanamente avvicinabile all’Amore. Vi posso assicurare che trovare un Compagno di Vita è difficile almeno quanto trovare un’Anima Gemella.

Io un’Amica l’ho trovata ed è stato questo  a farmi cambiare opinione. Certo, non ho trovato l’Amore e sono pienamente consapevole che quello potrebbe farmi nuovamente cambiare idea. Potrei anche dire di essere sicura che non possa esistere nulla di più serio, perche in qualche strano modo i sentimenti sono sorprendenti e vanno presi seriamente, però pensavo lo stesso anche prima di questa straordinari e davvero sovrannaturale amicizia.

Ad ogni modo di ciò che ho e non ho trovato parleremo in seguito.

Notate che la A è maiuscola e non è un errore: l’amicizia come l’amore, come ho già detto, hanno  perso tutto il loro significato quando sono stati rinchiusi nei rigidi confini della parola e della descrizione; quindi, per quanto consapevole che questo è un vacuo impolverato  tentativo, provo a dare un po’ di significato in più con la maiuscola.

Ho deciso  che vi racconterò del mio ineguagliabile e fantastico migliore amico.

Si chiama Àdar, è un nome un po’ insolito ma è quello di una stella e sono convintissima che, se quel piccolo puntino luminescente proveniente da un ignoto pennello fosse come lui, allora sarebbe particolarmente splendido. Ho sempre amato i suoi occhi, così scuri e così intensi che non ho mai avuto il coraggio di fissarli abba­stanza a lungo, non che lui me l’abbia permesso, per sapere se sono marroni o neri. Ad ogni modo so per certo che non sono vuoti, non hanno assolutamente nulla in comune con quei pozzi profondi dei terrorizzanti film horror che tanto detesto né con le iridi tenebrose dei ragazzi dei romanzi rosa in cui tutte le sciocche giovani si perdono. Quegli occhi sono la cosa più giocosa e divertente che possa esistere, non li vedrai mai tristi … Non c’è davvero nulla che possa trovare il lato positivo di una situazione tanto irritante o sconvolgente o ango­sciante più di quegli occhi. E se c’è davvero bisogno di un po’ di conforto quelle deliziose dolcissime orbite saranno pronte a dartelo.

Mi capita abitualmente di chiamarlo amore mio ma lui sa che è per scherzo. È davvero il mio amore ma questa parola per me è solo  un’assoluta banale minimizza­zione quindi non chiamerei mai amore qualcuno a cui voglio più di un semplice bene fra­terno.

 È un tipo infinitamente silenzioso, cosa che apprezzo particolarmente. Non capisco come sia possibile ma comunque non risulta mai maleducato o sgradevole. È un buonissimo ascoltatore la qual cosa lo porta, quasi automaticamente, ad essere un ottimo osservatore. 

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