Capitolo 12

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P.o.v. esterno

E alla fine era naturale. Lo aveva capito cosa stava succedendo. Aveva capito perché gli mancava così tanto la sua vicinanza. Si era innamorato. Nonostante se ne fosse andato, nonostante le stronzate, lui si era innamorato. Avrebbe cancellato tutto del loro passato, cercando di creare un nuovo futuro più ottimale e sorridente. Avrebbero ricominciato piano piano, così da arrivare in alto. Fino al cielo.

Così quel pomeriggio lo aveva passato Morty. Mano per mano con la persona di cui si era follemente innamorato.
"È veramente una bella giornata." Sussurrò rosso in viso il ragazzo, a causa delle dita intrecciate fra loro.
"Mai quanto te..." rispose ridendo leggermente Sam. Già. Sam. Si perché Morty si era autoconvinto di amarlo. Dopo i magnifici momenti con Rick, lui aveva così tanta paura, da ritornare con Sam. Ed ora eccoli li, abbracciati in un parco, ammirando il cielo blu e ascoltando gli uccellini cantare.
L'estate era arrivata e ogni giorno era speso fantasticamente da quei due. Sam non era un ragazzo cattivo contrariamente a come pensavano i componenti della famiglia Sanchez. Aveva messo la testa a posto. Con il passare dei mesi si era persino scusato con Rick... di persona. Morty, con sguardo alto e fiero, lo ammirava con occhi a cuore, o almeno così pensava.
"Senti ti va se andiamo a casa tua? Ci guardiamo un film e stiamo al fresco visto che si muore di caldo" propose Sam. "Si certo andiamo!" Gracchiò il ragazzo.
Il tragitto verso casa fu a dir poco caldo. Tutti i passanti erano vestiti con pantaloncini corti e magliette striminzite. La piscina comunale da cui i due sarebbero passati, era completamente piena. Dopo svariati minuti i due ragazzi arrivarono a casa. Le finestre erano stranamente aperte. Morty, anche se faceva caldo, si era ricordato di chiuderle prima di uscire di casa e in quel momento nessuno doveva essere dentro quest'ultima.
Non ci pensò molto ed entrò seguito da Sam. "MAMMA SEI A CASA!?" Urlò improvvisamente Morty con voce acuta, facendo saltare dallo spavento Sam. "Cristo Morty! La prossima volta avvisami se vuoi farmi venire un infarto!" Parlò con sguardo scioccato e una mano sul petto. Il ragazzino a quella supposizione rise leggermente, e notando di non aver ricevuto nessuna risposta, si buttò sul divano fresco accendendo la televisione.
I due scelsero un film d'azione, premettero play e si rilassarono.

P.o.v. Morty

Avevo tremendamente caldo, eppure quel tepore contro la pelle di Sam era magnifico.
Senza rendermene conto il film era finito e ormai si erano fatte le cinque di sera. Il sole splendeva indipendentemente dall'ora e questo mi rassicurò.
Stavo per alzarmi per prendere da bere, quando dal piano di sopra, precisamente nella camera di Rick, sentii un rumore. Con faccia aggrottata alzai il mento verso le scale e vidi scendere due figure.
Rick con estrema eleganza camminava sulle scale, indossando una maglia manica corta nera, che faceva risaltare la sua tartaruga, e con dei pantaloncini turchesi. Era bellissimo.
A quel pensiero scossi la testa velocemente e solo in quel momento vidi di fianco a lui una figura. Una meravigliosa figura femminile. Gambe lunghe e slanciate, fondoschiena sodo e seno piccolo. I capelli neri tagliati in un caschetto che ogni tanto finiva sulle labbra rosse e carnose della fantastica donna. Rimasi a bocca asciutta a quella vista. Ero gay ma pur sempre un fanatico della bellezza!
Quando smisero la loro sfilata sulle scale si diressero verso di me ed io non avevo ancora staccato gli occhi dalla misteriosa fig- emh volevo dire donna.
Loro dovettero essersi accorti di me e Rick mi sorrise.
"Hey Morty! Lei è Daphne. La mia... fidanzata." Disse sorridendo di sbieco.
Bloccato. Ecco l'unica parola che mi venne in mente. La mia faccia bloccata con un sorriso finto. I miei occhi bloccati senza luce. Il mio corpo bloccato del tutto.
"Che succede qui? Oh! Ciao Rick, e, buongiorno a lei." Disse Sam entrando in cucina. Prese la mano di Daphne e la strinse e poi venne vicino a me. Mi appoggiò una mano sulla spalla e la donna ci guardò stranamente.
Rick parlò per noi. "Lui è Morty, mio nipote e lui è Sam... il suo fidanzato"
Pronunciò quella frase con un sorriso strafottente, che non riuscii a capire.
"Oh ma che carini che siete. Piacere di conoscervi." Disse Daphne. Contrariamente a come mi aspettavo aveva una voce davvero profonda e sensuale. Non avevo mai visto nessuno di più bello e strabiliante prima d'ora.
"Stavamo guardando un po' di film, se volete potete unirvi a noi" chiese Sam. Mentalmente lo mandai all'inferno. Non avevo intenzione di vedere quei due vicino a noi, magari sbaciucchiarsi. Ma ovviamente la fortuna non era dalla mia parte.
"Certo! Buona idea. Prendo qualcosa da bere e arriviamo." Disse Rick. E ancora Sam parlò "anche Morty stava andando. Prendete voi da bere e io accompagno Daphne in salotto."
"Si. Arriviamo subito." Sentenziò Rick.
Vidi la mia... nonnastra? No no. Suonava malissimo. Vidi Daphne scomparire in salotto con Sam, così io e Rick rimanemmo da soli...
"Bhe..." iniziò "come ti è sembrata?" Sorrise leggermente sul finire delle parole.
"È... è davvero molto bella. Sei- sei fortunato." Balbettai. Perchè balbettavo? Insomma, ero nervoso per aver conosciuto la sua nuova fidanzata ma... alla fine era tutto normale, no?
"Ne sono felice Morty. Spero diventiate molto amic-"
"A che gioco stai giocando." Lo interruppi bruscamente, facendo rovesciare un po' di succo fresco nel lavandino. La mia reazione era stata impulsiva, probabilmente maleducata, ma avevo bisogno di spiegazioni.
"Come?" Domandò accigliandosi.
"Oh andiamo. Mi sono rimesso con Sam ed ora hai magicamente una fidanzata stupenda. Sembrate sposati da quanto siete felici insieme. La paghi?"
A quelle parole il nonno mi guardò sbalordito. Le sue sopracciglia erano alzate al massimo e la sua bocca tendeva ad un sorriso.
"Morty ma che cazzo stai dicendo?" disse scoppiando a ridere. Che attore. Si era persino accasciato su se stesso.
Finito il suo ridicolo spettacolino, si tirò su di nuovo. Con tutta la calma del mondo prese il vassoio contenente il bere e si diresse verso la sala. Prima di svoltare l'angolo però, si avvicinò al mio orecchio e vi soffiò dentro.
"Non essere geloso Morty... rimani il mio preferito" ed infine sogghignò.

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