Capitolo 13

146 12 8
                                    

Le molle che cigolano, la testiera del letto che sbatte contro il muro, gli ansimi che accellerano ogni secondo, gli occhi che a spinte più profonde si stringono sempre di più.

Era questo ciò che vedevo e sentivo da più o meno venti minuti. Dopo l'episodio alla discarica abbandonata non avevo più il coraggio di guardare Rick in faccia. Avvisammo in poche parole che saremmo tornati a casa perchè non mi sentivo granchè bene, e appena varcammo la soglia mi buttai su Sam. Quella parola "MERDA!" continuava a rimbombarmi nella mente. Non ne potevo più, volevo dimenticare tutto il casino tra me ed il nonno per alcuni minuti e la prima cosa che mi venne in mente fu di fare sesso con Sam.

Mentre ci baciammo, le sue mani erano dappertutto. Salivano dai miei fianchi e finivano sopra i miei capezzoli. Mi staccai per pochi secondi dalla bocca del ragazzo di fronte a me per prendere dell'aria. Sam ne approfittò e mi strinse i capezzoli facendomi ansimare malamente. Portai le braccia intorno al collo del mio ragazzo e avvicinai la bocca alla sua. A quel punto la sua lingua arrivò viscida sulla mia. Il mio stomaco fece una piccola capriola, mille scosse mi passarono nella spina dorsale mentre l'adrenalina saliva a dismisura.

"Ti farò urlare il mio cazzo di nome finchè non verrai" mi sussurrò all'orecchio. A quelle parole finalmente ci spostammo verso le scale. Continuavamo a baciarci e Sam mi prese dalle gambe per farmi incrociare quest'ultime intorno al suo bacino. Risultato, frizione tra i nostri cazzi.

"merda..." dissi vicino al suo orecchio. Salimmo le scale e Sam entrò in camera mia con una furia improvvisa. Pensandoci lui era sempre stato un ragazzo tranquillo: a scuola, davanti a mia madre, Rick... eppure quando si parlava di sesso diventata un'altra persona. Non che mi dispiacesse comunque.

Mi ritrovai sul letto, delle grosse mani che mi svestivano velocemente , mentre le mie più sottili facevano lo stesso. "Girati" disse semplicemente lui. Rimanetti qualche secondo a guardarlo negli occhi. I suoi verdi fissi nei miei verdi. Milioni di emozioni che passavano dalle nostre dite ai nostri corpi.

Dopo vari pensieri, feci ciò che mi venne stato detto. Mi girai a pancia in giù e sentii le mani di Sam prendermi dal bacino per alzarlo. Il mio busto rimase sul materasso cosicchè solo la parte finale del corpo fosse esposta. Le mie gambe vennero delicatamente separate e prima che successe qualcosa, passò un minuto. "Morty, ora respira. Starai bene te lo prometto" e detto questo sentii del viscido sul mio buco. Girai poco la testa e vidi la faccia di Sam vicina, anzi molto vicina, al mio culo. Mi stava leccando il punto più delicato e nascosto del mio corpo con una bravura incredibile. I miei occhi a quel contatto sfarfallarono. La bocca si aprì in un muto gemito e inevitabilmente il mio bacino si spostò verso la sua bocca. Purtroppo però per me, dovevo stare fermo ed infatti una sonora pacca mi arrivò su una chiappa. A quel punto l'eccitazione era al punto massimo e non ne potevo più.

"Cristo Sam scopami ti prego!" un'altra sonora pacca mi arrivò. "Non essere ingorgo piccolo. Se farai il bravo ti scoperò come solo io so fare mh?"

"Si Sam si!" non potevo più sopportare di aspettare. Nella mia vita avevo sempre aspettato tutto e tutti: Rick, il sesso, la depressione di mia madre per colpa di mio nonno. Ora ne avevo abbastanza. Pensai 'fanculo' e mi misi due dita in bocca. Senza farmi vedere dal mio ragazzo le succhiai per bene e poi le avvicinai alla mia apertura. Con foga le infilai dentro ed iniziai a gemere come una puttana. "Quindi è così che mi ubbidisci. Che troietta. Bene ora vedremo se urlerai nello stesso modo." Lo vidi prendere dal cassetto il tubetto di lubrificante e metterne un po' direttamente sulla sua lunghezza precedentemente coperta dal preservativo. Finito quel procedimento mi prese il polso che stavo usando per darmi piacere e lo tirò fino sopra la mia testa insieme alla mia altra mano, cosicchè fossi bloccato. "Sam che cazz- OH MERDA!" quello stronzo era entrato dentro di me con una spinta secca e sentivo la mia apertura distrutta, insomma, nel senso buono. Sam iniziò subito a spingere dentro di me con una velocità struggente. Le emozioni che provavo in quel momento mi portarono a lacrimare. Mi venne in mente tutto ciò che stavo passando in quel periodo: L'amore non più così sicuro per Sam, la tristezza che provavo ad ogni sguardo che davo a Rick, la strana sensazione che provavo per quest'ultimo. Era tutto così confuso che l'unica cosa che potevo fare era piangere. E lo feci, lo feci mentre il mio ragazzo spingeva dentro di me, piangevo mentre ansimavo, piangevo mentre stringevo le lenzuola tra le dite. Piangevo, mentre l'orgasmo portava via la tristezza per pochi secondi.

Returns are sometimes favorableDove le storie prendono vita. Scoprilo ora