Nome:🦊Begonia🦊
[Il nome deriva da un fiore di cui significato è "cautela".
Probabilmente scelto apposta dalla madre come ammonimento per la povera bimba sfortunata.]Cognome:
//
[Non lo ha: il "padre",se così si può chiamare, preferirebbe rinunciare a tutti i suoi possedimenti pur di non condividere il suo nome con quella disgraziata]Età:
🦊17🦊
[Anche se sembra dimostrarne molti meno, Begonia a compiuto da pochi mesi i 17 anni di età. È sì comunque molto piccola eppure sembra di averne viste più di tanti altri.]Clan di appartenenza:
🦊Clan dei manigoldi🦊
[Diciamo che ci vive, appartenere è un po un parolone considerata la sua situazione.]Aspetto fisico:
Alta solo 1,58m, Begonia possiede un corpo piuttosto magro e agile, spesso ricoperto da ferite ancora aperte e cicatrici che però nasconde un forza quasi ridicola a vedersi e una grande agilità.
La sua carnagione risulterebbe chiara se non fosse perennemente sporca da capo e piedi.
Non particolarmente formosa tende comunque a nascondere quelle poche caratteristiche di femminilità sotto ordine del padre, questo vale anche per i capelli bruni tagliati corti spesso brutalmente e per la maggior parte composti da ciuffi ribelli tenuti a bada sotto un cappellino di cuoio consumato.
Il viso ha delle fattezze infantili, tondeggiante dal naso piccolo leggermente a patata ed i grandi occhi color bronzo che sembrano nascondere una fanciullezza dimenticata.
Le sue mani sono piccole e callose spesso coperte da fasce o ferite ma comunque piuttosto forti abili con i coltelli.Storia:
Dicono che nascere sia un dono, un tesoro da tenere a cuore e per cui bisogna sempre ringraziare.
Dicono che i bambini più sfortunati siano quelli che crescono senza dei genitori ignorando quelli che soffrono proprio a causa di essi.
È un sera d'autunno quando alla popolazione già presente vi si aggiunge un altro elemento, siamo a Eipgam, peggior luogo in cui un bambino possa nascere, e da poche ore è entrata nel mondo reale una fragile inconsapevole bambina.
Inconsapevole sì, dell'incubo che deve ancora iniziare.
Figlia illegittima di una prostrituta ed un suo cliente a quanto pare troppo impaziente.
La piccola Begonia ha solo 3 anni quando la madre muore per polmonite e sono costretti ad affidarlo al padre con la forza dato che questo continuava a rinnegarla.
La situazione per lei non cambia dato che continua a vivere in povertà e questa volta in "compagnia" di un genitore (nemmeno tanto dato che a Begonia è severamente proibito apostrofare il signor Rockett come tale) piuttosto abusivo.
Il fatto che lei sia nata femmina non aiuta dato che se proprio avesse voluto un figlio, il signor Rockett avrebbe di gran lunga preferito un maschio, Begonia viene quindi cresciuta come tale sotto gli abusi del padre che la usa solo e unicamente per i suoi scopi.
Le taglia i capelli, le nasconde il viso e le sue forme più che può educandola come dovrebbe essere educato un giovane uomo.
Le insegna a rubare e ad usare coltelli per difendersi e attaccare, usandola per procurargli soldi facili e rispetto nel vicinato continuando a trattarla come un animale, forse anche peggio, spesso sfogandosi su di il suo piccolo fragile corpo.
Begonia cresce così nella pura violenza e senza sapere cosa sia la certezza di un futuro ed un ambiente familiare ideale.
Fino ad oggi.