6.

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Louis alla fine aveva passato il restante pomeriggio e gran parte della serata in giro: si era dedicato nuovamente alla ricerca di un posto dove potersi trasferire e all'alba delle sette era finalmente riuscito ad organizzarsi con l'agente immobiliare per andare a vedere un piccolo bilocale il pomeriggio successivo. Se la giornata non era iniziata nel migliore dei modi, tra la tristezza e i mille dubbi ad attanagliargli  la mente, c'era da dire che almeno qualche gioia con il passare delle ore gliel'aveva concessa, prima con la conferma che Niall presto sarebbe stato in città e poi con la possibilità di aver trovato casa.

Stava percorrendo la strada verso il campus quando il borbottare del suo stomaco attirò la sua attenzione, era dalla sera precedente che non consumava un pasto decente dato che quel giorno a pranzo si era limitato semplicemente a smangiucchiare qualcosa qua e la, per questo decise di fermarsi e concedersi un panino al volo prima di rientrare. Si godette la sua cena in tutta tranquillità, tirando giù la saracinesca del cervello e confinando fuori qualsiasi tipo di pensiero rimandandolo a 'dopo'.

Quando rientrò nella stanza del campus, che era finito a condividere con il riccio, la trovò immersa nel buio e con grandissima sorpresa vi trovò anche il più piccolo che già se la russava beatamente coperto dal lenzuolo leggero. Posò le sue cose al solito posto e, dopo essersi lavato e sistemato, decise di seguire il suo esempio e mettersi a letto con la speranza di riuscire a dormire decentemente dato che ne aveva assolutamente bisogno considerando l'andazzo delle ultime notti trascorse a rigirarsi a destra e sinistra senza tregua. Inutile dire che le sue speranze furono vane e che dopo aver chiuso gli occhi senza esser riuscito a cadere in un sonno profondo nel giro di pochi minuti si era messo a contare le pecorelle non ottenendo però nulla. Si immaginava questi animali passeggiare e attraversare la sua mente a mano a mano che li contava, ma tra una pecora e l'altra si alternavano le immagini del bacio e del pompino della notte precedente.

Contava una pecora e subito dopo pensava a quelle labbra carnose e succose.

Un'altra pecora e questa volta stava rivivendo la sensazione di avere il membro dell'altro in bocca.

Dopo la terza invece gli sembrava di sentire di nuovo la lingua del più piccolo esplorare le sue labbra.

Alla quarta toccò trascinarsi dietro il ricordo del sapore del suo seme e del piacere che gli lesse in volto.

La successiva gli riportò gli stessi brividi che avevano provocato sulla sua pelle le lunghe dita di Harry mentre lentamente scorrevano sul suo busto sotto la maglietta.

Dopodiché non ce la fece più. Si alzò di scatto, con il battito accelerato e con la sensazione che qualcosa stesse crescendo, involontariamente, tra le sue gambe. Si tirò su dal letto ripetendosi per l'ennesima volta che era solo attrazione fisica, che non poteva davvero essere stato stregato da quelle iridi smeraldine e da quel sorriso mozzafiato decorato da buffe fossette. Si ripeté che doveva essere per forza così, perché lui non si era davvero mai privato di quelli che erano i piaceri del sesso, si era sempre e solo limitato tutto a quello e mai gli era capitato anche semplicemente di infatuarsi di qualcuno. Eppure questa volta tutto gli urlava il contrario, tutto sembrava dire che fosse diverso nonostante lui cercasse di ignorare quella sensazione. Si allungò di poco per osservare il riccio mentre nella sua testa c'era il caos più totale e dopo successe tutto in un attimo: scese dal letto cercando di fare il meno rumore possibile e si avvicinò all'altro osservandolo dormire tranquillamente steso a pancia in su, lo scrutò attentamente cercando di capire cosa potesse avere di tanto speciale quando il suo corpo agì per conto suo e gli si mise a cavalcioni. Non fu esattamente quello che si definirebbe come 'aggraziato e delicato' e nonostante ciò il più piccolo non fece una piega e continuò a dormire, a Louis i pantaloni iniziavano a star stretti e in quella posizione cominciava ad immaginare di potergli fare le peggio cose mentre si avvicinava sempre più al suo volto.

Even when life gets hard, it'll be alright || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora