Capitolo 2

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Era il primo settembre e la stazione di King's Cross, al binario 9 e 3 quarti, era molto affollata. C'erano ragazzi che parlavano con i genitori, altri che venivano sgridati da essi e altri ancora che dovevano consolare i loro padri e le loro madri perché stavano piangendo dalla commozione. Poi c'è chi i genitori non li aveva più, chi era stato portato lì da loro e che poi però non era stato accompagnato fino in stazione, e chi era stato mandato fino a Londra da qualcun'altro, vedendo che non si volevano nemmeno prendere la briga di portarlo fino a lì.
A Draco non era mai pesata la cosa, ci era abituato ormai, ma quella volta fece un po' più male rispetto alle altre. Invidiava gli altri ragazzi perché stavano sorridendo, erano felici e di loro importava ai propri genitori, ma principalmente perché non erano dei mangiamorte...
E così si ricordò di essere un mostro e di avere il compito di uccidere Albus Silente. Non gli era mai andato a genio quell'uomo, ma non avrebbe mai neanche lontanamente pensato di ucciderlo.
Draco Lucius Malfoy era tante cose, ma non un assassino...

Scacciò dalla testa quei pensieri e si guardò attorno alla ricerca di Blaise, Pansy e Daphne quando i suoi occhi incrociarono quelli di Harmione Jane Granger. Per un istante il caldo degli occhi di lei incontrò il gelo di quelli di lui, sentì un lieve dolore alla testa e alla pancia. Abbassò subito lo sguardo.
Perché non la aveva insultata? Perché non aveva minimamente pensato di prenderla in giro? Perché improvvisamente si sentiva strano?
"Tutto ok..?" Blaise interruppe i suoi pensieri e lo guardò stranito.
"Ehm... sì... insomma... no, cioè si!" gli rispose Draco, in modo frettoloso e agitato, lanciando delle brevi occhiate in direzione della Granger. Pensava che non lo avesse dato a vedere, ma a quanto pare il suo migliore amico se ne accorse praticamente subito.
"Non è nemmeno iniziato l'anno e già ti preoccupi di come prendere in gi-"
"Non la stavo prendendo in giro e nemmeno stavo pensando di farlo, Blaise..." lo interruppe il biondo.
"Se lo dici tu" rispose Zabini alzando le mani in segno di arresa.
Passarono alcuni secondi prima che si decisero di salire sul treno, ognuno assorto nei suoi pensieri.

Mentre stavano andando verso la loro cabina si scontrarono con il Golden Trio, che li ignorò completamente.
"Bisogna ammettere però che la sangue sporco si è sviluppata bene!" commentò il moro guardando Hermione che si stava allontanando. Draco gli lanciò un'occhiataccia, prima di mettersi a ridere seguito subito dopo dall'amico.
Appena entrarono nella cabina si misero a sedere, uno di fronte all'altro. Dopo pochi minuti passò Daphne, seguita da Pansy; aprirono la porta e si sedettero. Pansy era seduta vicino a Draco e Daphne vicino a Blaise.
Erano sempre stati molto legati loro 4, erano come fratelli e quel silenzio che si era venuto a creare era quasi inspiegabile.
"Allora... come è andato il tuo viaggio in Francia?" chiese, per rompere il ghiaccio, Pansy a Blaise.
"Niente male. Poi ho conosciuto pure una ragazza, ma di queste cose parlerò solo a Draco!" rispose Blaise ridacchiando e tirando una pacca sulla spalla all'amico, che intanto si era perso, nuovamente, nei suoi pensieri.
"Oh, sì sì, hai proprio ragione..." disse il biondo in modo distratto mentre fissava il paesaggio fuori dalla finestra.
"Mi sa che per il signor Malfoy non siamo abbastanza interessanti!" commentò Daphne imitando la voce di suo padre. Draco la fulminò con lo sguardo, ma lei si mise a ridere, seguita a ruota dagli altri tre.

Il viaggio passò in fretta e presto si ritrovarono davanti Hogwarts, in tutto il suo splendore.
Non erano come Hermione, Ron e Harry, assolutamente no e nemmeno volevano esserlo, ma erano uniti e avevano un'amicizia come poche...

Tutti possono amare, anche Malfoy (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora