Si guardò attorno, non gli era mai piaciuta granché la sala comunue dei Serpeverde, gli ricordava troppo casa sua.
Ma questo ora non era il suo pensiero principale, assolutamente...
"Sono solo..." sussurrò tra sé e sé mentre si malediceva per aver detto quelle cose davanti ai suoi amici.
Ma come biasimarlo, era stufo, di tutto e di tutti...
Alcuni ragazzi più piccoli di lui entrarono, perciò decise che era il momento di andarsene da lì. Constatò che andare in camera sua non era la più saggia delle opzioni, poiché la avrebbe dovuta condividere con Blaise e che andare in Salla Grande o girovagare per i corridoi a quell'ora non avrebbe fatto molto piacere a Gazza; quindi decise di andare alla Torre di Astronomia. Non era la prima volta che ci andava, infatti trascorreva le sue serate lì quando voleva stare solo.
Nessuno ci veniva solitamente ...Uscì dalla sala comune e, facendo attenzione a non attirare troppi sguardi non graditi, salì varie scalinate, fino a ritrovarsi davanti alla scala a chiocciola che portava alla Torre di Astronomia.
Appena iniziò a salire i primi scalini si fermò, poiché alcuni rumori provenienti dall'alto gli fecero capire di non essere solo.
"Le tue idee sono assurde, Harry" disse una voce femminile, doveva essere la Granger.
"Io sinceramente penso che dovremmo andare ora e riparlarne domani" commentò una voce assonnata, era Lenticchia, di questo il giovane Malfoy ne era sicuro.
Quindi il golden trio aveva deciso di andare a passare lì la serata, pensò...
"Io vado, venite con me?" era sempre Ron a parlare.
"Io vengo, Herm?" questo era per forza Sfregiato.
"No io resto, vi raggiungo dopo. Va bene?" gli rispose la ragazza, quasi sussurrando.
I due Grifondoro stavano iniziando a scendere la scala, perciò Draco decise di nascondersi dietro ad una colonna. Non si accorsero di lui, per fortuna...
Ora però cosa poteva fare? Andare comunque su? Aspettare che la Granger se ne andasse? Non lo sapeva proprio...
"Va che so che sei lì, Malfoy!" disse la ragazza, interrompendo i pensieri del biondo.
Come faceva a saperlo?
Decise di rimanere lì, sperando che la ragazza pensasse di essersi sbagliata e che quindi se ne andasse o tornasse a farsi gli affari suoi.
"Sei proprio un vigliacco, fatti vedere. Tanto ormai so che sei lì!" gli disse Hermione, sicura di sé. Nessuno si mosse né disse qualcosa per qualche secondo.
Draco, intanto, era ancora appoggiato al muro, con le mani in tasca e gli occhi chiusi, per questo probabilmente non si accorse che la ragazza era scesa e che ora si trovava a qualche passo distante da lui.
"Dovresti essere nel tuo dormitorio" disse irritata.
Draco aprì gli occhi di soprassalto e appena si trovò davanti la Granger spazientita, non poté fare a meno di mettersi a ridere. Poi richiuse di nuovo gli occhi e si passò una mano tra i capelli biondi.
"Anche tu dovresti essere nel tuo dormitorio, per questo" le rispose divertito senza degnarla nemmeno di uno sguardo.
"Io... ehm... stavo facendo... ehm..." Hermione non sapeva proprio cosa rispondere, aveva torto marcio.
"Wow... Sono riuscito a zittire Hermione so-tutto-io sanguemarcio Granger!" come anche la scorsa volta, gli costò molta fatica chiamarla in quel modo, ma doveva apparire forte e duro davanti agli altri, soprattutto davanti a lei.
"Pff, non sono affari tuoi se io non sono nel mio dormitorio e per tua informazione io sapevo esattamente cosa rispondere, solo che non mi hai lasciato il tempo di finire!" rispose la Grifondoro incrociando le braccia al petto con fare altezzoso.
"Si certo..." commentò il Serpeverde aprendo gli occhi e scrutandola per qualche secondo.
"In più io non devo dare nessuna spiegazione a nessuno, tantomeno a te!" disse puntandogli il dito contro, forse per intimorirlo, ma ottenne esattamente la reazione opposta. Infatti Malfoy si piegò in due dalle risate, facendo scivolare i suoi capelli, qualche anno prima tenuti sempre indietro con il gel, sulla sua fronte.
"Cosa c'è da ridere?" disse la ragazza rossa in viso per la rabbia e anche un po' per l'imbarazzo.
"Tu... insomma... c'è hai... poi... hai... fatto... così..." cercò di dire tra una risata e l'altra.
Hermione lo guardò di traverso, per poi girarsi e iniziarsi ad avviare, arrabbiata più che mai, verso la sua sala comune.
"Ma ti sei arrabbiata?" chiese da lontano Malfoy, che aveva appena smesso di ridere. Nella sua voce c'era una punta di preoccupazione, che però, per sua grande fortuna, lei non colse.
"Fottiti Malfoy!" gli urlò contro, fermandosi e girandosi a guardarlo. Lui le sorrise. No, non era un ghigno quello suo suo volto, era un vero e proprio sorriso...
Lei, notandolo sul suo volto , scosse la testa e se ne andò.
"Buonanotte, Granger" le urlò Draco nella speranza che, pur essendo lontana, lo avesse sentito...Dopo che la figura della ragazza scomparve nell'oscurità, la realtà lo travolse...
Aveva appena litigato con i suoi migliori amici, a dire il vero i suoi unici veri amici.
Loro non sapevano cosa stesse passando, non ne avevano idea, e proprio per questo non lo riuscivano a capire, non riuscivano a capire il perché si fosse comportato così con loro e il perché gli avesse detto quelle parole tanto crudeli.
Guardò la scala a chiocciola e, respirando a fondo, la salì fino ad arrivare alla Torre di Astronomia.
Si sedette a terra, con le gambe distese e la testa appoggiata al muro. Davanti a lui c'era un'enorme finestra senza vetri, con una ringhiera in ferro che impediva a chiunque di cadere di sotto.
La luna era lì, immobile, che splendeva di luce non propria, anche se così sembrava.
In realtà lei si muoveva, ma nessuno se ne accorgeva, a nessuno importava.
Essendo settembre, un'aria fresca lo fece rabbrividire. Aveva addosso, in quel momento, una camicia semplice nera e dei jeans dello stesso colore.
Il suo sguardo, prima intento a fissare la luna, ora si era concentrato sul suo avambraccio sinistro. Grazie a Dio la camicia era nera, così non lo poté intravedere; ma la tristezza e la rabbia presero il sopravvento.
Così si alzò la manica della camicia scoprendo il marchio di voi-sapete-chi.
Il simbolo era nero e, a contrasto con la sua pelle chiara, risaltava ancora di più di quando già non potesse fare.
Si passò la mano destra fra i capelli.
Era solo...
Questo fu il suo ultimo pensiero prima di permettere, come ormai accadeva fin troppo spesso, a delle lacrime di rigargli il viso...
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Tutti possono amare, anche Malfoy (SOSPESA)
FanfictionHermione e Draco frequentano il sesto anno ad Hogwarts. Il giovane Malfoy, mentre deve combattere contro i suoi demoni interiori e deve imparare a convivere con il fatto di essere un mangiamorte, capisce di amare la Granger. Hermione, intanto, pass...