Capitolo 4

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Scacciò subito questi pensieri dalla testa ed entrò in sala grande recuperando la sua bacchetta ed uscendo frettolasemente. Percorse i corridoi velocemente, aveva solamente voglia di rimanere da solo a riflettere su cosa gli stava succedendo, quando si ricordò che la prima sera di ogni anno lui e i suoi amici facevano dei giochi, tenendosi svegli fino a notte fonda.
Non aveva minimamente voglia di fare degli stupidi giochi, erano grandi ormai per queste cose. Così pensò che doveva semplicemente spiegare loro che era infantile quella tradizione; era più che sicuro che lo avrebbero capito.
Arrivò velocemente nei sotterranei e, una volta trovatosi di fronte all'entrata della sala comune, si stupì di non trovare i suoi amici che lo stavano aspettando. Effettivamente non si erano mai detti che si sarebbero incontrati lì, ma Draco pensava fosse sottinteso.
"Ambitiose Anguis" disse freddo in direzione del muro in pietra davanti a lui, che iniziò pian piano a svanire fino a creare un passaggio che portava alla sala comune dei Serpeverde.
Bisogna sapere che la loro parola d'ordine cambiava ogni 2 settimane e che il primo giorno di scuola si utilizzava sempre la stessa, ovvero AMBITIOSE ANGUIS, che in latino significava "serpente ambizioso".

Appena entrato i suoi occhi si posarono sul tappeto verde-argento davanti al fuoco del camino a sinistra. Le poltrone erano state spostate verso i dormitori femminili e il tavolo in legno d'ebano era stato messo vicino alla finestra.
Sopra al tappeto c'erano vari giochi, delle cioccorane, delle caramelle tutti i gusti +1, una ciotola di bolle bollenti, un sacchettino di api frizzole, un pacchetto di zuccotti di zucca, una ciotolina di calderotti e dei bicchieri contenenti della burrobirra.
"Ti piace?" chiese Daphne avvicinandosi da dietro a Draco.
Adesso come faceva a dirgli che secondo lui dovevano smetterla di passare la prima sera ad Hogwarts a giocare? Come faceva a dirgli che per lui era solamente una tradizione infantile?
Si limitò ad annuire e a girarsi verso Daphne, notando che insieme a lei c'erano anche Pansy e Blaise.
"Questa sarà la nostra penultima "serata giochi" qui ad Hogwarts... Non vi mette tristezza?" domandò Pansy malinconica mentre guardava il fuoco che piano scoppiettava nel camino.
"Non pensiamoci ragazzi, insomma mancano ancora due anni!" disse Blaise alzando le mani al cielo, facendo ridere le due ragazze.
Passare ancora due anni lì? Ma se lo potevano scordare.... Pensava intanto Draco.
"Seriamente avete intenzione di rimanere qui altri due anni!?" chiese sfacciato senza pensarci due volte.
Le risate dei suoi amici cessarono di colpo mentre sui loro volti appariva un'espressione preoccupata.
"Beh sì..." rispose timidamente la bionda.
"Dove vuoi che andiamo Draco? Poi dobbiamo finire gli studi e io non voglio nemmeno pensare a quando dovrò stare tutto il tempo, che ora passo ad Hogwarts, a casa mia..." disse Pansy, irritata e triste.
"Starà scherzando ragazze!" cercò di rassicurarle il moro.
Passarono alcuni secondi di silenzio che sembrono un'eternità...
"Vero Draco?" aggiunse poi preoccupato, puntando i suoi occhi in quelli del biondo.
Malfoy non aveva nemmeno le forze di rispondere, così scosse semplicemente la testa in segno di negazione. Poi abbassò lo sguardo e ripeté a sé stesso che era stato uno stupido a dire quelle cose, ma poi la rabbia prese il sopravvento...
"Questa scuola è sola una perdita di tempo. Siamo qui ad imparare incantesimi inutili quando là fuori c'è voi-sapete-chi che non vede l'ora di poterci attaccare. Grazie a Dio abbiamo delle famiglie che sono dalla sua parte e quindi non rischiamo ogni minimo secondo di essere uccisi. Il mondo, il nostro mondo, sta crollando a pezzi e voi pensate ad organizzare una stupida serata giochi e a passare i prossimi 2 anni della vostra vita in questa schifossisima scuola..." disse Draco mentre guardava i suoi amici e ogni tanto indicava la finestra o il tappeto che avevano preparato con cura solo qualche minuto prima.
Aveva gli occhi lucidi, sapeva di aver esagerato...
Per sua fortuna o sfortuna non c'era nessun'altro nella sala comune; magari se ci fosse stato Draco non avrebbe fatto quella scenata. Ma ormai il danno era fatto...

"Ti credevo diverso sai..." furono le uniche parole che Daphne riuscì a dire prima di andarsene.
Pansy la seguì con lo sguardo, per poi, quando sparì dietro alla porta del dormitorio femminile, posarlo su Malfoy.
Gli si avvicinò a passi lenti e, quando si trovò esattamente davanti a lui, permise a una scintillante lacrima di rigarle il volto.
"Per tua informazione stiamo tutti vivendo un'inferno. Ma almeno cerchiamo di scacciare via i pensieri in questo modo..." disse piano indicando il tappeto.
"Sei solo uno stronzo che pretende che la vita sia bella, giusta...Ma sai una cosa? La vita non è giusta e non risparmia nessuno..." aggiunse poi asciugandosi la guancia con la mano.
Dopo pochi secondi se ne andò ma, prima di sparire dietro alla porta del suo dormitorio, si girò in direzione del banchetto che avevano preparato e gli puntò la bacchetta contro.
"Evanesco..." disse in modo sofferente la ragazza, facendo così sparire i vari dolciumi, i giochi e la burrobirra. Osservò il biondo, per poi guardarsi di nuovo attorno.
"Ut Prius..." aggiunse poi, facendo tornare al loro posto le poltrone e il tavolo. Guardò per un'ultima volta Draco e poi se ne andò.
Si sentivano i suoi singhiozzi mentre si recava nella sua stanza, ma ben presto non si udì più nulla, vedendo che ormai era troppo lontana.

I due ragazzi si guardarono negli occhi.
"L'hai fatta grossa stavolta, Draco.." disse Blaise, per poi andarsene silenziosamente.
Era riuscito a rovinare un'amicizia durata per anni in pochi minuti. Aveva esagerato e questo lo sapeva bene, ma non pensava se la potessero prendere così tanto...
Poi quello che gli aveva detto Pansy...
Sei solo uno stronzo che pretende che la vita sia bella , sei solo uno stronzo che pretende che la vita sia bella, giusta...

Quelle parole lo avevano ferito, e non poco...




*Spazio Autrice*

Come potrete ben notare, miei cari furetti e furette (d'ora in poi vi chiamerò così), ho spostato la "discussione" tra Draco e i suoi amici un po' più avanti nella storia, potendo così avere un pretesto per mandarla avanti e aggiungendo così anche Daphne al suo gruppo di amici più stretti.
In più ho inventato la tradizione tra Draco, Pansy, Blaise e Daphne, la parole d'ordine dei Serpeverde e le regole legate ad essa e l'incantesimo "Ut Prius" (in latino significa torna come prima e serve, appunto, a far tornare gli oggetti al loro posto originario). Ho dovuto inventare questo incantesimo perché, nonostante avessi sfogliato vari siti e libri, non ne trovai nessuno che soddisfacesse i miei bisogni da Potterhead.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se è così vi prego di lasciare una stellina, mi rendereste veramente felice!

Alla prossima!!!!!

Emma💚

Tutti possono amare, anche Malfoy (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora