Quel pomeriggio, Bill e Beverly stavano ripassando la lezione per il giorno dopo quando al ragazzo tornò in mente una domanda che gli vorticava in testa da tempo ormai.
"Lo hai notato anche tu che Richie e Eddie sono strani ultimamente?" Domandò Bill mentre finiva di sottolineare le ultime righe di un paragrafo.
"Cosa intendi?" Chiese lei a sua volta cercando di non sembrare agitata.
"E' solo che... Non lo so. - Disse il ragazzo. - Lo sai come sono no? Tutti insulti e botte, spinte e cose così, poi ad un certo punto avevano smesso anche di guardarsi e ora hanno ricominciato e sono ancora peggio."
Beverly annuì. "Magari avevano litigato."
Il ragazzo, a quelle parole, scosse gravemente il capo. "Quei due litigano anche per l'aria che devono respirare ma non riescono a stare arrabbiati per più di trenta secondi tra loro."
"Magari, - Disse Beverly. - e dico magari, potrebbero essersi resi conto di qualcosa che noi non sappiamo."
"Hanno dei segreti dici?"
"Come tutti? - Rispose lei. - A me per esempio viene in mente che per un po' io e Ben vi abbiamo tenuto nascosto che stavamo insieme."
Bill sorrise. "Magari hanno capito che sono fatti per stare insieme quei due coglioni."
La ragazza rimase stupita da quelle parole.
Sapeva bene che Bill era una delle persone più gentili del mondo, ma era vero anche che una relazione tra due ragazzi non è così facile da accettare, nemmeno se si è tra amici di così vecchia data come loro.
"Perchè mi guardi così? - Domandò il ragazzo. - A te non andrebbe bene?" Chiese.
"Oh no, sarebbe perfetto." Disse lei mentre un enorme sorriso le iniziava ad illuminare il volto.Qualche pomeriggio dopo, il club dei Perdenti stava andando verso Barrens con passo lento a causa delle infinite chiacchiere ma, per loro sfortuna, incontrarono la banda di Bowers che, prontamente, li fermò.
"Oh guarda te, la ragazzina si sta ancora lamentando." Rise Belch.
Eddie, che pensava di aver superato l'odio per quel soprannome, si ritrovò immensamente disgustato e cercò prima di fermarsi e, poco dopo, di passargli il più lontano possibile.
"Magari dovresti farti i cazzi tuoi Huggins." Quasi ringhiò Richie.
"Guarda che è a te che piace il cazzo frocetto. - Disse Moose, la sua voce più simile al latrato di un animale che ad altro. - O magari ti piace il cazzo perchè il tuo è lungo quanto una tic-tac."
A quelle parole gli altri della banda di Bowers si ritrovarono a ridere anche se, sopra alle loro risate, si sentì la voce di Richie. "Già, è per questo che l'alito di tua madre ha sempre un buon odore."
Moose non sembrò capire immediatamente la frecciatina ma, purtroppo per Richie, ci pensarono gli altri che iniziarono ad avvicinarsi a passo svelto e, ben presto, i Perdenti iniziarono a pedalare molto più in fretta di quanto non avessero mai fatto.
Arrivati alla loro base segreta ripresero fiato dopo la fuga, o come avrebbe detto Eddie ritirata strategica.
"Sei un coglione Boccaccia. Un. Dannato. Coglione." Disse Mike mentre ancora boccheggiava.
"Ma solo io mi sono concentrato sul fatto che Richie ha difeso Eddie?" Domandò Ben.
Tutti lo guardarono in silenzio per alcuni attimi, Richie, tra l'altro, in cagnesco, tanto che il povero ragazzo si trovò a pensare se fosse meglio essere picchiato da Richie o dalla banda di Bowers.
Poco dopo tutti si concentrarono su Eddie e Richie, non sembravano arrabbiati, più che altro sorpresi.
"Lo sapete com'è Richie, lo chiamiamo Boccaccia mica per niente..." Cercò di giustificare la situazione Eddie anche se con scarsi risultati.
Bill stava quasi per dire che la situazione era chiusa. "Mi dispiace che ti abbiano insultato."
"Be'... In realtà non è un insulto, nel senso, lo è ma è anche vero." Rispose Richie rivolgendo lo sguardo verso un punto indefinito sul pavimento.
Si creò un profondo silenzio, nessuno si aspettava una dichiarazione del genere, non in quel momento e non con quelle parole.
"In effetti avrei una cosa da dire anche io. - Disse Eddie attirando tutta l'attenzione su di sé. Richie gli disse, in labiale, che non era obbligato. - Anche a me piacciono i ragazzi." Sussurrò.
Il silenzio si fece ancora più pesante, sembrava quasi che nessuno osasse neanche respirare, l'unico rumore era quello della pioggia che aveva iniziato a cadere a fiotti.
"Cavolo ragazzi pensavo che fosse successo qualcosa di grave." Disse Ben tirando un sospiro di sollievo e appoggiandosi ad una colonna.
"Ma infatti, vi fate tutti questi problemi per una cazzata del genere? Scopatevi un po' chi vi pare. - Disse Stan prima di andare a sedersi sull'amaca. - E' mia per i prossimi dieci minuti."
Bill li osservò per qualche attimo. "Se ci dite anche che state insieme così facciamo bingo e la finiamo?" Chiese con una nota di bonario sarcasmo.
"Be' potremmo dirtelo..." Disse Eddie.
"... Perchè sarebbe vero." Concluse la frase Richie.
"Ok questa giornata mi ha dato troppe emozioni non credo di starci capendo più nulla." Disse Mike lasciandosi scivolare contro una delle colonne.
Alla fine, quel pomeriggio, lo passarono a fare giochi da tavolo rintanati sotto le coperte calde che avevano portato nella loro base segreta, risero e scherzarono come se non fosse successo nulla perché in fondo, Richie ed Eddie, si comportavano da fidanzati già da molto prima di rendersi conto di amarsi.
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Some of us are looking at the stars || REDDIE || It
FanficDi quando Eddie disse due parole che non avrebbe mai voluto dire, se ne pentì e poi si pentì di essersene pentito perchè a Richie, probabilmente, quelle parole piacevano. I capitoli che iniziano con una parola in grassetto sono il presente.