Evolutio

18. Il tuo Nome

Dal momento in cui ho ricordi di questo mondo, tutto ciò che ho fatto è stato adattarmi e sopravvivere.

Da entità informe, ho assunto le sembianze di una Formica e ho in un certo senso scalato la gerarchia sociale della razza, fino all'avvicinarmi alla Regina e diventare una guardia reale.

Sfruttando l'assorbimento e Binge Eater  ho acquisito frammenti del potere di creature ben più potenti, elevandomi.

Ricordo bene il terrore causato dal Formichiere delle profondità, al nostro primo incontro. Ancora meglio ricordo il piacere di averlo sconfitto.

Per non parlare della trappola preparata al grande gruppo di Formiche nemiche sfruttando la forza lavoro dei miei compagni e la Manipolazione del Fuoco.

Speculandoci sopra, sembra che tutto sia avvenuto in davvero poco tempo. Potrebbero essere state poche ore, ma anche un'intera Vita. 

La presenza di una statistica nascosta, il [Peccato] mi preoccupa. Non ho idea di come possa influenzarmi, ma per adesso sembra apparire quando compio scelte moralmente dubbie, senza alcun ruolo aggiuntivo.

..E onestamente, non sento alcun peccato gravare su di me. 

Ho fatto ciò che è stato necessario dall'inizio fino ad ora, e continuerò a farlo.

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Finalmente, sto prendendo coscienza.

I miei sensi tornano a inviare segnali ed immediatamente entro in uno stato di alto allarme.

Perché?

Sento voci, voci umane.

Sono attorno a me e sono tante. Decido di mantenere gli occhi chiusi, con la possibilità di analizzare la situazione in cui mi trovo.

<  Maestro, cosa ci faceva una ragazza all'interno della torre? Sola, per giunta. >

Una voce maschile apre il dialogo, sembra appartenere ad un giovane ragazzo. Segue dal suo interlocutore una tonalità profonda e saggia.

< Ne so quanto te, Lucas.   Ma che gli dei mi maledicano se non assomiglia a.. >

Viene interrotto da un terzo figuro.  Sempre un ragazzo, ma ben più meschino per le sue intenzioni.

< Forse dovrei toccarle il petto per vedere se le batte il cuore.. >

Sento un fiato pesante che s'avvicina ed immediatamente apro gli occhi, ritrovandomi  al centro del campo visivo un giovane umano dal viso rotondeggiante e dai capelli castani.