Tteok-bokki

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"Avete già scelto cosa mangiare?" La cameriera era arrivata al tavolo.

Ancora non ci stava credendo, Moonbyul era allo stesso tavolo con Solar.

Si erano dirette al bar di fiducia della boxer: nessuno le avrebbe disturbate e neanche interrotte. Finalmente erano solo loro due.
YongSun, e Moonbyul.

Byul era troppo presa dalla situazione, non riusciva manco a leggere il menù. Sentiva il suo cuore battere in continuazione. Batteva e batteva, senza però una risposta.
Gli occhi le si incrociavano tra una riga e l'altra.

"Uh si.. io prendo la sua stessa cosa." Arrivò alla conclusione che qualsiasi cosa le potesse andare bene. In fondo era con lei.

"Non sei mai venuta qui?" Solar timidamente si fece avanti.

"No, è la prima volta. Vado sempre al bar davanti alla piazza principale.. non so se ci sei mai stata. Però fa dei pancake da urlo."
L'ultima volta che c'era stata era con.. Yooa.
I ricordi di quell'incontro e della loro litigata fecero rabbuiare il viso di Byul.
Aveva iniziato a pensare di nuovo a lei, oltretutto davanti a Solar.

Prima che potesse chiederle qualcosa, la cameriera arrivò portando l'ordine: due porzioni di Tteok-bokki. Delle dedicate torte di riso con un salsa piccante e speziata.

Appena sentì quell'odore, pensò alla sua famiglia. Si ricordò di tutte quelle sere passate insieme, quando ancora non poteva immaginare dove sarebbe arrivata.
Erano le classiche serate dove raccontava ciò che voleva fare da grande con uno sguardo spensierato e sognatore. I suoi genitori sapevano che ce l'avrebbe fatta e per questo la incoraggiarono.

Quella sensazione di calore e amore, le mancava.

Vivere da sola non era mai stato facile. Ecco perché passava la maggior parte del tempo a casa di Wheein.

Moonbyul aveva paura di stare da sola.

Pensava alla sua famiglia, a Wheein, e poi a Yooa. Non si rendeva conto che si stava giocando il suo primo, e probabilmente, ultimo appuntamento con Solar.

Il piatto di Tteok-bokki le fumava in viso, ma nonostante ciò lei non reagì.

Ma perché sono così..?

"Byul-ah..?" Solar la stava accarezzando le nocche della mano. Non capiva cosa ci fosse che non andava. Il suo sguardo era spento, ma dopo quel tocco sembrava avesse ripreso vita.

Nessuna risposta.

"È tutto okay?" Inclinò il viso di lato, e la guardò negli occhi ancora più preoccupata.

"Io.. non capisco. Perché siamo qui..?" La voce era roca, sembrava stesse trattenendo le lacrime.

"Come perché siamo qui..?" Prima che finisse la frase, Moonbyul glielo chiese di nuovo.

"Perché YongSun, perché io..? Sono un disastro.. non concludo niente. Voglio arrivare in cima alla vetta, ma guardami, sono sotto terra.. Non ho niente. Non ho nessuno. Non sono nessuno. Allora perché io..?" Moonbyul stava lacrimando sulla ciotola fumante.

Il locale era affollato, la gente attorno a loro era vivace: rideva, beveva e scherzava. Tutto era perfetto. Così sembrava.

"Perché non è così. Vali molto di più di ciò che hai appena detto.. e sono sicura che molte persone vorrebbero stare al tuo fianco. Sai perché? Perché sei determinata, forte, e credi in ciò che fai. Sei caduta tante volte e guarda dove sei adesso. Sei ancora qui.. non è così?" Solar stringeva la sua mano più che mai.
Il suo viso era arrossato dall'imbarazzo.
Non capiva più cosa stesse dicendo, il suo cuore aveva preso il sopravvento.

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