La verità fa male

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Tornammo finalmente a casa, dopo quella maledetta giornata da dimenticare.
-Oscar, cara, tuo padre ti desidera nel suo ufficio.-
-Mio padre?-
-Si, e c'è un ospite. Pensa, mi ha ordinato di servire il miglior vino che abbiamo.- disse tutta entusiasta.
È strano. Avrà sicuramente qualcosa in mente. Chi poteva essere? Forse il generale Bouillè.
-Nanny...chi è...l'ospite?-
-Il conte de Girodelle.
Ancora piú strano.
-Andrè, per favore se puoi porta in camera mia dei secchi d'acqua...so già che appena usciró da quell'ufficio...neanche un sonnifero potrà calmarmi.-
-Qualcosa non va Oscar?-
-Qualcosa?...noo. No, nulla.-
Cosí lasciai li dove mi trovavo, e mi diressi verso l'ufficio di mio padre, bussando, per poi entrare e dire cordialmente buona sera.
-Oscar, eccoti. Ben tornata. Come mai cosí tardi?-
-Sono stata trattenuta in caserma per lavoro.-
-Si, ma è davvero molto tardi. Non sei stanca?-
-Al dire il vero si. E vorrei andare in camera mia. Ma se avete qualcosa da dirvi, vi ascolto.-
-Bene. Siediti cara.-
-Cara? Padre cosa vi prende sta sera? Avete bevuto per caso?-
-Oscar, come ti permetti di insinuare tali assurdità?Ehm... Non fare l'ipocrita e siedi.-
Qui...c'è qualquadra che non cosa!
Decisi di non iniziare una discussione sconsiderata, e mi sedetti di fronte a lui.
-Presto, ditemi cosa c'è, padre. Sono molto stanca e domani devo alzarmi all'alba per tornare nuovamente in caserma.-
-Oscar...a tal proposito...vorrei che tu lasciassi il comando. Riconosco...che sei una bella donna, e che la vita da soldato, non è per te.-
-Eh? Padre ma cosa dite? State dando i numeri a lotto sta sera!-
-Figlia cara, cerca di mantenere la calma e...-
-Siate chiaro, parlate con franchezza, non ho tempo da perdere.-
-Beh...Girodelle ha chiesto la tua mano...e io ho acconsentito. È un ottimo partito, e questo suggellerà a riappacificare le nostre due famiglie, I Girodelle e i Jarjayes da anni in conflitto.-
-Cosa?!?-
Forse sembrai scortese in quel momento, ma stavo quasi per scoppiare a ridere.
Mi limitai a sorridere divertita.
-Mh...certamente. Io dovrei sposare...voi Girodelle...che fino a poco fa eravate un mio subalterno...e il vostro scopo padre, è legato sicuramente a...un eventuale erede, o mi sbaglio?-
-Beh... no...non ti sbagli, spererei anche a quello. Ma non principalmente.-
-Padre...mi dispiace ma io non intendo sposarmi. Non sono quel tipo di donna da "accalappiare"!-
-OSCAR!Modera i termini!-
-Non mi pare di aver detto nulla di offensivo.-
-Oscar... tu...da erede dei Jarjayes devi accettare il matrimonio. So che non mi deluderai! Non mi hai mai deluso!-
La famiglia, il nome, l'onore...io non voglio sposarmi. Non provo amore per Girodelle. Non provo alcun sentimento. Io...io l'unico uomo che potrei sposare...è Andrè.
Se fossi stato tu, Andrè, avrei accettato volentieri.
Mi alzai a testa bassa come segno di resa e mi congedai.
-Sono molto stanca, mi ritiro. Vi auguro una buona notte.-
-Aspettate Oscar. Permettetemi...- si avvicinò prendemi la mano destra posandovi un bacio. La cosa mi schifava.
Ma...non avebo altra scelta. PERCHÈ NON HO SCELTA?!?
Sospirai controllando il mio nervosismo e un potenziale attacco d'ira, e scansandomi subito, me ne andai.
Già...era questo che voleva mio padre. La fama e la gloria.
Uscii dalla stanza abbastanza innervosita e incrociai Andrè.
-Cosa c'è?-
-Non conta a nessuno il mio pensiero. Ne cosa voglio...-
-Ma che dici ora?-
-Dico...che sono abbastanza stufa di questa vita priva di libertà.-
Mi allontanai.
Poi uscí a sua volta dall'ufficio, il conte Girodelle.
-Andrè...-
-Conte de Girodelle...-
I due hanno semlre avuto ostilità nei confronti l'uno dell'altro. Non capisco perchè.
-Sarete contento, che non intendo rompere l'amicizia che c'è tra voi e la mia futura moglie.-
Ascoltare quelle paroli, mi faceva salire un nervoso incredibile.
-Sono disposto a offrirvi il posto di servitore della contessa, dopo il nostro matrimonio.-
Andrè non ci vide piú.
Gli rovesció addosso il vono che nel calice che teneva in mano da prima.
-Io ve lo sconsiglio conte. Come vedete...il vino mi rende villano.-
-In quel caso potrei...tirare fuori dalla mia manica uno stiletto d'oro- cosí fece -E piantarlo nel vostro cuore!- fece la mossa, ma poi lo rimise a posto -Ma dato che sono raffinato...non mi sporcheró di sangue.-
Osservai la scena dalle scale, e poi Girodelle se ne andó tutto altero e orgoglioso, gonfio come un pallone.
Vidi Andrè voltarsi verso di me. -Hai intenzione di accettare il matrimonio?-
-Accettare?...Hanno già...fatto tutto loro.- trattenni il pianto isterico -Te l'ho detto. Sono solo una pupattola da usare. Anche se lascio la caserma...ci sarà sempre qualcuno che...- mi scappó un singhiozzo e delle lacrime salate. Non volemdo farmi vedere cosí da Andrè, corsi via nella mia stanza, e rimasi li vicino la finestra a piangere.
Toc. Toc. Toc.
-Oscar...-
È Andrè.
No, amore mio, no. Va via.
Non aspettó altra risposta ed entró chiudendosi la porta alle spalle.
-Ascoltami, tu hai una volontà tua, e puoi decidere!-
-No, non posso. È questo il destino di ogni rosa. Destinate a un matrimonio combinato, che neanche gradiscono.-
-Oscar.-con voce roca e spezzata dalla tristezza.
Si avvicinó a me.
-Perchè non rifiuti? Non hai mai rifiutato di combattere, e ora...ti arrendi.-
-Sapevo...che prima o poi sarebbe venuto questo giorno. Come ogni donna...dovró sposare un uomo che non amo.-
-E tu davvero vuoi arrenderti cosí?-
-Non ho altra scelta.-
-Ti sbagli. Tutti hanno il diritto di scegliere.-
Andrè...
-Io...non voglio sposare Girodelle...ne nessun altro...che non sia...-
-...Fersen?-
-No. È un capitolo chiuso ormai da tempo a dietro della mia vita.-
-E allora...chi?-
Soffri? Pensi che io sia innamorata di qualcuno...è giusto. Quel qualcuno sei tu amore mio.
-Tu.-
-Tu...io?-
-Si.- dissi abbassando lo sguardo.
In effetti sarebbe proprio da scemi, ora che ci amiamo, farci separare cosí da un matrimonio combinato.
Mi mise una mano sullanspallane sentii il cuore battermi all'impazzata.
-Andrè...
-Combatti per la libertà. Non arrenderti...Oscar, amore mio.-
-Oh Andrè.- le lacrime mi sceseró incontrollate, mi girai e mi gettai fra le sue braccia. Mi strinse forte accarezzandomi il capo e mi diede un bacio fra i capelli.
Ha ragione. Io devo comandettere. Non posso rinunciare a lui...a noi.
Oscar, combatti. Resisti.
Devo resistere.

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Angolo autrice
Riuscirà Oscar ad imporsi sul padre e far annullare il matrimonio?
Beh...si è quasi dichiarati ad Andrè, il che è un passo avanti...

•Se volete qualche modifica, scrivetemelo nei commenti e io esaudiró ogni vostra richiesta (tipo il genio della lampada)

Perdonatemi se il capitolo è un po' corto.

Arriveduerciiiiii...

L' Amore Non Va In Vacanza || Lady oscar X Andrè Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora