Le sorelle Jarjayes

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mancavano circa tre giorni alla promozione di Andrè, tutto filava liscio in caserma. Nulla di strano, niente allarmismi, e presto ci sarebbe stato il processo contro i due aggressori che hanno cercato di violentare il loro comandante.

Oscar era seduta sulla sua adorata poltrona a bere un calice di vino, mentre fissava il nulla, pensando al più e al meno.
Mentre Andrè era nelle scuderie a curare i cavalli. Se non lo faceva lui, non lo faceva nessuno.
"Andrè.
Stai sempre nele scuderie a prenderti cura di Cesar e Alexander.
Anch'io voglio le tue cure!
Vieni un po' qui da me.
O forse...potrei venire io da te.
Potrei aiutarti. In due si fa prima.
Ma si. Andiamo.
Convinta e decisa si alzó e posò il calice sul tavolino, per poi dirigersi veloce nelle scuderie.
-Oscar, dove vai?- incroció suo padre per le scale, che la fermó.
-Sto cercando Andrè.-
-Credo sia nelle scuderie.-
-Lo credo anch'io.-
Non voleva attaccare discorso, ma solo andare dal suo uomo.
-Aspetta Oscar, devo dirti una cosa.-
-Cosa?-
-Tra domani e dopodomani dovrebbero arrivare le tue sorelle e...-
-EH?!?-
"Mio Dio non è possibile. So già che mi litigherò con mia sorella maggiore. Quella è invidiosa peggio della du Bary.
-Beh? Non vuoi rivedere le tue sorelle?-
-Una in particolare. Se Clotilde comincia a fare le sue solite sparate da viziata, giuro che mi trasferisco in caserma finchè non se ne va. Vi avviso.-
-Cosa? No no! Tu rimani qui!-
-Ho trentadue anni, non posso fare neanche ora come dico io?-
-Oscar, sta calma. Vedrai che Clotilde starà al suo posto.-
-Lo spero. E ora scusatemi.-
-Va pure...Ah Oscar, aspetta. Quindi...vuoi sposare Andrè, si o no?-
Lei prese un respiro profondo e poi guardó dritto negli occhi suo padre.
-Posso rivelarvi una cosa?-
-Si. Devo preoccuparmi?-
-Non so. Fate voi. Io...ho sempre amato Andrè, peró...ho sempre pensato che voi l'avreste presa male...meglio dire malissimo. Quindi il fatto che voi vogliate concedere la mia mano proprio a lui...beh...non posso far altro che ringraziarvi di tutto cuore.-
-Quindi è un si?- chiese tutto speranzoso con un sorriso gigantesco dipinto in volto.
-Si.-
-SIII! Figlia mia ti adoro!-
"Ma da quando mio padre fa queste sparate da...o Dio...stiamo messi proprio male.
Finalmente riuscí a sfuggire da suo padre e corse dritta, dritta nelle scuderie.
La porta di legno era aperta, cosí entró senza farsi scorgere.
Ma Andrè riesce a capire quando è lei.
-Oscar.-
-Ah...ma...-
-Come ho fatto a riconoscerti?- sorrise -Amore mio, dovresti sapere ormai che ti riconosco anche quando ti muovi.- lasció tutto, e si alzò da in ginocchio, ci gendo per la vita la sua amata e stringendola a se, con il volto distante solo un millimetro dal suo.
-Perchè...sei sempre nelle scuderie? Voglio stare un po' con te.-
-Anch'io amore, peró...i cavalli non si lavano da soli.-
-Ahhh...e va bene. Allora ti aiuto. In due si fa prima!-
-Ma no, non è un compito adatto ad un colonnello del vostro rango comandante.-
-Se per questo nemmeno a voi capitano Grandier.- gli rubó un bacio.
-Ahh ti amo Andrè.- stringendosi a lui -Voglio stare un po' da sola con te, prima che arrivino le mie sorelle. Dopo non avremo un attimo di pace.-
-Le tue sorelle?!?-
-Arriveranno domani.-
-Oh signore pietà. Hai intenzione di litigare con Clotilde?-
-Tutto dipende da lei.-
-Ho capito...dovró stare attento a te che non commetti qualche omicidio.-
-Parlando di omicidio...tra qualche giorno processeranno Pascàle e...-
-Non nominarli per favore. Non voglio sentire i loro nomi neanche da lontano.-
-D'accordo.- gli diede un'altro bacio.
...
Bussano alla porta. Nanny, e tutti gli altri erano li all'ingresso ad accogliere le figlie del generale, mentre Oscar e Andre erano fuori a cavallo.
-Padre, madre! Che bello rivedervi dopo tutto questo tempo!- esordí Hortence la primogenita.
-Hortence, cara...ben arrivati. Avete fatto buon viaggio?-
-Si, certamente.-
-Non proprio con la piccola Mary che piangeva sempre.- si lamento Clotilde.
-Ah, Clotilde, bene arrivata. Come sempre ti lamenti su tutto.- esordí il generale.
-Lasciatela stare, padre. È fatta cosí. Ditemi, come state, padre, madre?-
-Molto bene Mari Anne, grazie figliola.-
-Voi madre, vi vedo pallida, vi sentite bene?- si preoccupò.
-Si, non preoccuparti cara. È solo la stanchezza.-
-Scusatemi, ma dov'è nostra sorella Oscar?- chiese Josephine.
-Oscar?...Bella domanda. Nanny, hai visto Oscar?-
-No signore, al dire il vero un attimo fa era in camera sua.-
-Ohhh possibile che scompare sempre?- disperato.
-Vostra figlia Oscar è inafferrabile e imprevedibile signore. Ihih...- esordí Charlie, il marito di Josephine.
-Ehhh, Charlie.-
-E Andrè invece?- domandó Clotilde.
-A questo punto credo che siano usciti a cavallo.- disse Hortence.
-Già. Credo tu abbia ragione Hortence.-
-Nonnooo!-
-Oh oh ma guarda chi si rivede! Il piccolo Leonard. Stai diventando un ometto!- sorrise.
Leonard è il secondogenito della secondogenita, Mari Anne. Era un piccolo con i capelli paragonabili a quelli del conte di Fersen. Era robusto, un ometto, sempre in buona salute.
In quel momento si vide entrare dai cancelli due cavalli sormontati appunto, da Oscar e Andrè.
-Andrè sono arrivate.-
-Tu sta calma.-
-Ci provo.-
Arrivarino dinnanzi al portone e scesero dai loro destrieri.
-Oscar!-
-Josephine!- un largo sorriso si dipinse sul volto di entrambe. Erano molto legate.
-Che piacere rivederti!- esordí Josephime correndo da lei, e si abbracciarono.
Il colonnello Oscar, freddo e gelido che abbraccia sua sorella...beh...anche lei ha un cuore.
-Come stai, Jo?-
-Bene. E tu sorella? Sempre a fare il comandante?-
-Diciamo che in caserma c'è bisogno di qualcuno che drizzi le ossa a quei soldati irriverenti.-
-Ihih...immagino.-
-Oscar, quanto tempo è passato dall'ultima volta. Sei diventata una donna!-
-Oh, Hortence.-
-Eri piccolissima quando ti ho vista l'ultima volta.-
-E anche dispettosa, vero?-
-Senz'altro. Ahahah...- esordí Mari Anne -Ho ancora i cocci di tutte le bambole di porcellana che hai usato come bersagli per la tua fionda. Ahahah...-
-Ahah, già. Scusami, ho fatto una strage di bambile di porcellana.-
-Sei sempre piú bella, sorella mia. Ma perchè non indossi un abito? Sei una bella donna. Dovresti toglierti gli abiti maschili.-
-No, Mari Anne. Non rinuncio alla comodità dei pantaloni. Non riuscirei ad indossare un abito neanche per un ora, credimi.-
-Ehi, Andrè, quanto tempo.- esultò contenta Clotilde.
Purtroppo il marito di lei era in missione militare, e quindi lei era allo sbaraglio...forse un po' troppo. Ha sempre avuto un debole particolare per Andrè, anche se piú giovane di lui di ben quattordici anni.
Col tempo l'ostilità tra le due sorelle, crebbe sempre di piú, e tutt'ora si odiano.
-Ah ciao Clotilde. Forse io non esisto?-
-Ah...ciao Oscar. Che piacere vederti. Dimmi, Andrè come stai?-
"Cavolo, Clotilde...Oscar si sta i gelosendo. Ti conviene allontanarti da me, se non vuoi una strigliata da tua sorella.
Oscar non resisteva nel vedere quanto ci provasse con il suo uomo, e nessuno le diceva niente.
-CLOTILDE! Allontanati dal mio Andrè! Ti ricordo che sei una donna sposata!-
-Ma che hai capito sorella? Io stavo semplicemente salutando il...tuo Andrè, che per me è sempre stato come un fratello.-
-Si certo...fratello...certo. Sta attenta a quello che fai o dici, Clotilde.-
-Cos'è una minaccia, forse?!?-
-Ma si puó sapere dov'è tuo marito?!?-
-In missione. Non tornerà prima di una settimana.-
-Bene, questo non ti autorizza a fare la cascamorta con il MIO Andrè. Intesi?!?-
-Si ma calmati!-
-Calmati lo dici a tuo marito! Non a me!-
-Oscar, sta calma.- cercó di dire Andrè.
-Andrè, perdi ancora tempo appresso a mia sorella? Io fossi in te sarei fuggita.-
-CLOTIILDEEE!- cercò quasi di avventarsi Amdrè la afferró per le spalla bloccandola.
-No, no! Sta calma. Calma tigre furiosa. Commettere un omicidio non è la migliore delle soluzioni. Stai calma. È tua sorella.-
-Potrà anche essere mia sorella, ma il suo comportamento è discutibile. Mi spiace per Maxim che ha dovuto accollarsi tale peso!-
-Come osi?!?- si scandalizzó.
-Oso, come tu osi fare la bella con il mio uomo! Vedi di sparire dalla mia vista, non ho voglia di perdere tempo inutilmente ad arrabbiarmi per te.-
-Oscar, calmati. Non attizzare il fuoco.- le mormoró sotto voce.
Decise di dar conto alle parole del suo uomo, e si calmó, mentre madame Jarjayes, il generale e nanny erano rimasti ad assistere a bocca aperta, stupiti.
-Oh celo, che situazione.- si disperó il generale.
-Sorella perchè non vai a sistemarti su in camera, dai.- la trascinó con se, Hortence.
Rimasero li nell'atrio ancora per un po'.
Oscar si vide tranquillizzata vedendo sua sorella allontanarsi.
-Diamine, tua sorella Oscar e Clotilde si odiano davvero molto.- disse Charlie alla sua adorata Josephine.
-Sinceramente neanche a me piace tanto Clotilde. È invidiosa e stra invidiosa di mia sorella Oscar. Si comporta come un'arpia con lei.-
-Zia Oscar...perchè urlavate? Siete arrabbiata?-
-Oh...Leo, no no sta tranquillo. Io e la zia Clotilde abbiamo solo avuto una discussione tutto qui.-
Il piccolo di sei anni si avvicinó ad Oscar alzando le braccia per essere preso in braccio. Leonard è molto affezionato a sua zia Oscar.
Lei sorrise e cedette al suo istinto femminile, e lo prese in braccio.
-Stai diventando grande, eh?-
-Zia Oscar, io voglio diventare un soldato come voi da grande, forte e coraggioso.-
Tutti rimasero strabigliati da quanto materno fosse il comportamento della donna di ghiaccio.
"Amore mio sarai un ottima madre.






Talia Ed eccoci alla fine di un'altro capitolo.
Cleo Certo che Clotilde è davvero antipatica!
Talia Uhhh! Per non parlare poi di come se la tira con Andrè. Ihih... e naturalmente la nostra cara Oscar si è ingelosita.
Cleo Eh già!
Oscar Mi pare ovvio! Io non permetto certi comportamenti con il mio uomo. Il MIO Andrè.
Talia, Cleo Uhhh che gelosonaaa!
Andrè Madames vi prego, non fatemela arrabbiare.
Cleo Ma noi non la facciamo arrabbiare. Comunque a breve, Andrè, verrete nominato capitano.
Talia Eh già. Scommetto che in alta uniforme, farete strage di cuori!
Cleo Ahhh, un sogno.
Oscar Basta! Non costringetemi a sguainare la spada.
Talia Non alzereste la lama contro due donne indifese, madamigella Oscar.
Oscar Ne siete proprio sicure? Ho avuto l'onere di sparare al cavaliere nero, disarmato e alle spalle, sono capace anche di puntare la lama contro di voi.
Andrè Calma. Sta calma, piccola tigre inferocita.
Oscar Come posso stare calma, con tutte queste dame che ti gironzolano attorno, dimmi?!?
Andrè Ma cosa dici Oscar?
Oscar Dico ció che vedo.
Cleo Vi prego, adesso calmatevi madamigella Oscar. Noi scherzavamo.
Talia Forse tu si, io no!
Cleo Talia!
Talia No, non scherzo affatto. Andrè è un bonaccione della miseria! È piú bello di Bread Pitt! Ahhh...
Cleo TALIAA!
Oscar Andrè, ma la senti?!? Razza di sgallettata!
Talia Ahhh si, è davvero un bell'uomo.
Oscar Arghhh
Talia Peccato che sia già preso.
Cleo, Oscar Ah m'beh!
Talia Ma cosa vi pensate? Che sia davvero tanto sfacciata da rubare un uomo già preso? State tranquilla madamigella Oscar, qui tutti vogliamo vedere voi come donna di Andrè Grandier.
Oscar Buon per voi.
Talia Cos'è, una minaccia?
Oscar Puó darsi di si...e puó darsi di no...boh, chi lo sa.
Andrè Oscaaar.
Oscar Si, mi chiamo cosí.
Andrè Che ne dite di chiudere qui e ci vediamo al prossimo capitolo, eh?
Cleo Concordo con monsieur André.
Talia, Oscar Puuuuf e va bene.
Talia Mi dispiace ma...dobbiamo chiude qui.
Cleo Mi raccomando votate...
Andrè Lasciate un commento...
Oscar E noi ci vediamo al prossimo capitolo.
Tutti Ciaoooooo!
😎😱😯😜😘😉😂

L' Amore Non Va In Vacanza || Lady oscar X Andrè Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora