La nostra notte

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Angolo autrice
ATTENZIONE Questo capitolo si basa su contenuti EROTICI. Sconsigliata la lettura ai -16.
Se non siete sedicenni e leggete comunque, e vi verranno dei traumi, la responsabilità NON È mia.

Quindi vi prego se pensate di non reggere il disagio, non leggete e non addossatemi colpe. Io vi ho AVVISATO.
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(Narratore esterno)

-Dove andiamo? Tuo padre ha sentinelle dappertutto.-
-Beh...io ho le mie risorse. C'è un passaggio segreto alla quarta porta ovest di Parigi. Quel passaggio conduce a una casa fuori le mura della città. Apparteneva a mia sorella Josephine, lei ha voluto lasciarmela in eredità, mio padre non lo sa, e non gli verrebbe mai in mente di cercarmi li.-
-Oh madonna. Oscar certe volte fai paura. Sei una vecchia volpe furbastra! Ahah...-
-Dai...in fondo non sono poi cosí...avanti con l'età!-
-Che vuoi che siano trent'anni?-
-Trentatrè!-
-Peró me dimostri venti!-
-Smettila adulatore. Ihih...-
-Ihih...giovane e bella. Già. Ma non bisogna spttovalutare l'intelligenza straordinaria che possiedi.-
-Daiii. Ihih...-
Non è abituata lei a ricevere tante adulazioni. In un certo senzo, peró, riceverli da Andrè gli faceva piacere.
Attraversarono un lungo percoso per poi arrivare dalle segrete sotterrane al cancello di cantina della casa.
Oscar con se aveva le chiavi, e cosí aprí ed entrarono.
-Wuao. È bella spaziosa e arredata.- commentó Andrè.
-Già. Brrr.- rabbrividí.
-Fa giusto un po' freddino.- osservó il suo amato.
Lei sorrise maliziosa e gli giró attorno tirandolo con se in una stanza da letto, baciandolo con foga.
Lui la guardó negli occhi, la prese per la vita e guardabdo le sue labbra si morse il suo, inferiore. Non resistette all'impulso, e avvicinó nuovamente le sue labbra a quelle del suo amato, ora unite in un caldo e dolce bacio che racchiudeva in se quell'amore, quella passione sfrenata che neanche Dio in persona poteva placare.
L'intensità aumentava sempre di piú, fino a diventare una richiesta di entrambi; avevano bisogno di amarsi, di perdersi l'uno nell'altro...e lo avrebbero fatto. Nulla poteva impedirglielo.
Serviva un solo gesto da parte di lei per dare il consenso.
Lui non avrebbe mai osato sfiorarla se non fosse stata lei a chiederglielo.
Fece scivolare le sue snelle dita sulla chiusura della giacca del suo uomo, e la sbottonó con lentezza che quasi lo fece morire dal desiderio, talmente lo eccitava.
Gliela tolse lasciandolo a petto nudo, e rimase estasiata dalla bellezza del suo Andrè. Era forte, i muscoli ben scolpiti, la tartaruga e i pettorali ben definiti...sentiva di morire dal desiderio. Aveva le guance rosse che le bruciavano. Era terribilmente eccitata come lo era lui. Si sbottonó la divisa rimanendo solo con le fasce al seno e riprese a baciare il suo uomo. Ma in tutto ció Andre si preoccupava terribilmente per lei, e voleva essere certo che lo voleva -Sei sicura? Una volta accaduto...non si torna indietro.- le sussurró guardandola dritta negli occhi. -Mai stata piú sicura. Voglio essere tua. Prendi ció che ti appartiene.-
Lei era sua. Non lo era ancora di fatto, ma lei si sentiva sua, del suo Andrè.

Le diede un bacio con passione sulla fronte, e poi le sue mani accarezzarodo il suo corpo, arrivarono al gancio delle fasce. Gliele tolse con delicatezza, e gli si strinse il cuore in una morse guardando come quelle maledette avevano lasciato segni sulla pelle candida e ora arrossata della sua splendida Oscar.
Perchè maltrattava cosí il suo corpo femminile? Si odiava cosí tanto?
-Non indossarle piú.- le supplicó mormorandó al suo orecchio, lasciandole un bacio leggero sul collo.
Lei annuí leggermente, promettendo di non indossarle piú, e avere meno ostilità nei confronti del suo corpo fragile.
Con sicurezza sbottonó i suoi pantaloni, togliendoseli, e prostandosi al suo uomo come su un piatto d'oro e d'argento. Andrè era di fronte a lei ammaliato dalla bellezza di lei. Si trovava di fronte a una dea: Afrodite, nata dalla spuma del mare. Ogni suo lineamento era perfetto, neanche un solo pelo osava innalzalsi su quel campo di pelle liscia di seta pura e fresca.
Oscar con tanta audacia, rimase compiaciuta dalla reazione del suo uomo, e si avvicinó di piú prendendo le sue mani e guidandole sul suo corpo nudo. Lei aveva bisogno di quelle mani forti che la toccassero. Aveva bisogno che il suo uomo la coccolasse un po'.
Finalmente si convinse, e da li proseguí lui a guidare.
Poggióla sua fronte sul seno della sua donna, e vi posò mille piccoli baci intensi da lasciare rossore, regalandole momenti di piacere eccitante.
Sospiró rilassata e compiaciuta nuovamente dal suo uomo che con tanta cura e devozione trattava il suo corpo, come se fosse il piú prezioso dei tesori da custodire segretamente.
Con ugual bisogno e desiderio, lei arrivó a sfiorare in basso il suo uomo provocato che rimase sorpreso, lei stessa si meraviglió del suo gesto tanto spudorato e audace. Nessuna barriera si poneva tra loro. Lei badava a patti chiari e amore sincero.
Il fiato rimase sospeso ad entrambi come sotto shock, talmente eccitati, talmente innamorati. E prese a baciarla nuovamente con passione.
Lei voleva donarsi al suo uomo. Un conto è essere presa contro la propria volontà, un'altro è donarsi al proprio uomo per amore.
Cominció a baciarla dappertutto, trascinandola sul letto...sul collo, sul seno, sul vemtre caldo_che presto avrebbe alcolto la vita.

L' Amore Non Va In Vacanza || Lady oscar X Andrè Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora