-Day 2

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(T/n)'s POV
Appena sentii la voce di mia mamma chiamarmi mi svegliai molto velocemente e non con la mia solita lentezza, quel giorno avrei iniziato una nuova vita. Una nuova scuola, finalmente sarei diventata chi sono realmente, chi sono adesso. Un hero. Misi su la divisa della scuola composta da: gonna corta verde, camicia bianca, cravatta rossa e una ghiacchettta grigia e verde. La gonna era troppo cotta per i miei gusti, però non potevo mettermi di certo i collant, faceva un caldo! Corsi le scale e al piano di sotto trovai mia mamma, la colazione era sul tavolo ma non avevo il tempo per mangiarla, così mi limitai a due biscotti. Li presi e salutai mia mamma velocemente per poi uscire di casa come una saetta. Durante il tragitto ero immersa nei miei pensieri quando non sentii qualcosa (o meglio qualcuno) sbattermi contro. Subito mi scusai ma quando la ragazza si girò io rimasi bloccata.

Momo's POV

Stavo camminando verso scuola, quando sentii dietro di me una persona sbattermi contro, mi girai e vidi una bella ragazza, giovane, con i capelli (c/c) e gli occhi (c/o). Era alta e magra, timida, lo vedevo perché continuava a scusarsi.

Momo: <Non fa nulla tranquilla> le dissi sorridendole. <Piacere sono Momo Yaoyorozu, e tu? Sei una faccia a me familiare...SEI QUELLA CHE ANDRÀ ALLA GARA DI SCI DEL MONDO!!!> strillai appena la riconobbi. Lei mi zittì pregandomi di non urlare. <Scusa è che sono eccitata! Dove andrai a scuola?> le chiesi mentre ci incamminavamo.

(T/n): <Alla Yuuei e tu?>

Momo: <Pure io! Speriamo di finire insieme in classe...>

Lei sorrise e insieme arrivammo davanti al cancello della scuola.

Era pieno di ragazzi di ogni tipo, chi alto, chi basso (c'erano dei tappi!) chi intermedio e chi invece se ne stava per i conti suoi. Io e (T/n) eravamo sperse così decidemmo di seguire la massa.

Per quasi tutto il tragitto la fissai senza che lei se ne accorgesse. Era davvero carina, con quei lineamenti perfetti...quel sorriso dolce, la risata e...tutto era perfetto in lei.

Poco dopo...

Molti furono costretti a fare un esame di ingressi o, io ed altri no, non ce lo fecero fare, una di queste persone era appunto (T/n). Non sapevo come mai ma ero contenta di essere assieme a lei, almeno avrei avuto tempo per conoscerla meglio.

Con noi c'era un ragazzo alto, bellino ma non il mio tipo: sono lesbica. Si, lo sono. Questo ragazzo aveva i capelli perfettamente divisi a metà tra il bianco e il rosso, un'ustione sull'occhio sinistro e gli occhi eterocromatici, uno era azzurro come il ghiaccio, l'altro era grigio come l'argento.

Gli brillavano, se ne stava per i conti suoi. (T/n) passò tutto il tempo a fissarlo, quando c'è ne andammo sfruttai l'occasione: la spinsi su quel ragazzo, lei mise le mani proprio sui suoi pettorali e si scusò almeno un milione di volte, io ridevo sotto ai baffi. Ovviamente avevo filmato tutto ma lo tenni per me. Poco dopo quando lei tornò da me le chiesi di scambiarci i numeri per tenerci in contatto, lei accettò è quella sera la videochiamai.

Shoto'S POV
Quella giornata non poteva cominciare peggio: mi ero svegliato con l'urlo di mio padre. "Quanto lo odio quando urla..." pensai scendendo dal letto e dirigendomi verso la cucina dove quel fiammifero vivente di mio papà stava facendo colazione e come sempre mi sgridò:
Endeavor: <SHOTO! SVEGLIATI QUANDO TI CHIAMO!>

Io non gli risposi, mi limitai ad un cenno della testa per poi prendere due biscotti e tornare su per cambiarmi; senza salutare mia sorella e quel fiammifero rosso uscii di casa sbattendo la porta.

Lungo il tragitto andai a sbattere contro un maledetto palo, non c'era mai stato prima d'ora eppure sembrava nuovo: ripercorrevo quella strada ogni giorno, passavo sempre davanti ad un musicista di strada molto bravo e gli lasciavo sempre qualcosa, lui un giorno mi promise una roba:
"Un giorno, ti prometto che porterai qui la tua ragazza è le suonerò qualcosa, voi ballerete e io suonerò e canterò. Così tu le farai la proposta di matrimonio. Ci stai?"

Io annuii senza pensarci perché sapevo che non avrei mai trovato una fidanzata, infatti tutt'ora sono single. Solo da piccolo mi sono innamorato: era una bella ragazza bionda, con gli occhi chiari ma eterocromatici come i miei, solo che lei ne aveva uno azzurro è uno verde. Era la mia migliore amica, un giorno però per errore applicai un incendio in casa sua, lei non si salvò e da quel momento in poi non utilizzai mai più la mia unicità del fuoco.

A quel ricordi i sensi di colpa mi afflissero e camminai con la testa china. Quando arrivai alla Yuuei incontrai di fronte al cancello un ammasso di ragazzi, erano tantissimi, c'era chi si era già fatto il suo gruppo, io me ne stetti per i cavoli miei come sempre.

Quella mattina avrei dovuto affrontare un test ma non lo feci perché entrai senza farlo, così come altre due ragazze. Una era mora e con i capelli corvini, gli occhi castani e delle tette enormi, ma si vedeva che era lesbica perciò la ignorai subito, l'altra invece era più timida, chiusa, sembrava una bambina, non era come le altre ragazze, lei aveva qualcosa di diverso.

Quei suoi capelli (c/c) erano magici, riflettevano la luce. I suoi occhi (c/o) brillavano di sogni e speranze, la riconobbi solo dopo che mi venne addosso: era la ragazza che sarebbe andata ai mondiali di scii.

Quella notte la sognai, era sulle piste, al blocco di partenza, io ero assieme alla ragazza di oggi la sua amica, a fare il tifo dal pubblico, eccola che scendeva, colpiva tutto, non si fermava ma qualcosa dentro di me mi diceva che non ce l'avrebbe fatta, ma si sbagliava. Arrivò al primo posto piangendo come una fontana, io, la sua amica, sua mamma, la sua allenatrice e la sua squadra le andammo in contro correndo, eravamo tutti così felici di quella vittoria che neanche ci accorgemmo di una cosa: lei stava piangendo e non per la felicità, invocava qualcuno ma non sapevamo chi fosse, dopo due secondi ci ritrovammo tutti a sprofondare dentro ad un enorme buco nero, tutti eccetto sua mamma.

Dopo quell'incubo mi sveglia di colpo ansimando, ero sudato, andai in bagno e mi asciugai la faccia quando nel riflesso dello specchio vidi un ombra, mi girai per attaccarla ma dietro di me non c'era nessuno. Mi ributtai nel letto: erano le 03:30. Ero traumatizzato, tra 3 ore avrei avuto la sveglia. Mi riaddormentai male.












































Author's note
Alllooooooora, HO TROVATO DEL TEMPO PER AGGIORNARE WOW DOMANI NEVICA- no seriamente da me domani danno neve XD. Coooomuqnue vi chiedo di perdonarmi se non aggiorno più così tanto è che purtroppo con le scuole chiuse devo studiare come un matto e non ho mai tempo per scrivere qwq

Torniamo a noi

Ebbene sì, Momo è lesbica, COSÌ NON VI ARRABBIATE PER LA TODOMOMO CHE IO STESSO ODIO.

Shoto: awe che cucciolo che sei~

Shoto non è il momento adatto- DOMANDE DEL GIORNO...

Che succederà nella videochiamata tra voi e Momo?

Siete contente che Momo è lesbica?

Credete che vi ami? 😏

Rispondete nei commenti e lasciatemi una stellina, appena potrò riaggiornerò.

A prestooooooo

Pikachiuboy

ℍ𝕠 𝕡𝕒𝕦𝕣𝕒 𝕕𝕖𝕝 𝕘𝕙𝕚𝕒𝕔𝕔𝕚𝕠-𝕋𝕠𝕕𝕠𝕣𝕠𝕜𝕚𝕩𝕣𝕖𝕒𝕕𝕖𝕣-(conclusa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora