Capitolo 3

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Le luci soffuse e colorate del Premier mi costringono a socchiudere gli occhi, mentre trangugio l' ennesimo cocktail alcolico.
Il locale è già gremito di gente che  balla, beve e si struscia l'una con l'altra, mentre una musica commerciale assordante rimbomba nella sala.
-hei frena, la serata è appena iniziata baby boy-mi rimprovera Nancy la mia migliore amica.
-basta con sto baby boy-la guardo male, continuando di nuovo a bere.
-ma poi perché lo chiami così? - chiede Lucas, aggrappandosi al suo inseparabile fidanzato Simon per dargli un altro bacio sulla bocca.
-perché era così piccolo quando l'ho conosciuto, pensate che era alto solo 1:65 ed era così magrolino-gli risponde, strizzandomi le guance.
-Nancy oggi te le prendi-le tolgo le mani dalla mia faccia, lanciandole uno sguardo torvo.
-qualcuno oggi si è svegliato con la luna storta-si intromette Simon che fino a poco fa aveva spiaccicato sì o no due parole, al contrario del fidanzato che non aveva fatto altro che parlare.
Quei due sono la coppia più strana che io abbia mai visto:sono gli antipodi, ma nel contempo si completano l'uno con l'altro.
Lucas é un ragazzo solare, socievole e intraprendente, mentre Simon al contrario è solitario e di poche parole.
Fisicamente il primo è molto più basso e magro del suo fidanzato che invece è alto e atletico. L'unica cosa che li accomuna sono gli occhi castani e i capelli tenuti corti che nel caso di Lucas sono rossicci, mentre in quello di Simon sono di un nero scuro. Da da quando si sono conosciuti 3 anni fa nello studio veterinario di Simon, quando Lucas era andato a fare controllare Cindy, la sua cagnetta, tra loro è sbocciato l'amore e dopo anni io e Nancy ne paghiamo ancora le conseguenze. Ogni santa uscita li troviamo avvinghiati a pomiciare o a scambiarsi carezze, come due ragazzini, mentre noi al contrario di loro andiamo a divertirci in ben altri modi: da anni ormai Nancy è diventata la mia compagna di bevute e di cazzate.
Proprio in questo momento mi sta scrutando con i suoi grandi occhi color nocciola, allisciandosi i suoi capelli lunghi lisci, per cercare di capire cosa avessi che non andava. E ci sarebbe riuscita, ne sono sicura, perché nessuno mi conosce meglio di lei. Lei è l'unica persona capace di scavare dentro la mia anima nera e di ritrovarne i cocci perduti. Lei è l'unica che è riuscita a salvarmi dal baratro più oscuro.

Inizio flashback

Erano già trascorsi sei mesi da quella notte, quella maledetta notte in cui persi l'unica persona che avessi mai amato nella vita e adesso a distanza di tempo, mi ritrovavo a camminare solitario per i corridoi dell'università con lo sguardo perso nel vuoto.
Con una pila di libri sotto il braccio che mi sarebbero serviti per le lezioni successive, mi dirissi in mensa per stuzzicare qualcosa, anche se non avevo realmente fame.
Mi sistemai davanti ad un tavolo vuoto, cominciando a mangiare un po' di insalata che dopo qualche forchetta decisi di lasciare nel piatto, perché il mio stomaco si rifiutava di mandarla giù. Ormai erano mesi che non riuscivo più a mangiare niente, erano mesi che passavo le notti insonni, cercando di scacciare il suo pensiero dalla mia mente ed erano mesi che non facevo altro che studiare e andare a lezione, senza parlare con nessuno. Non ci ho nemmeno provato a fare amicizia, non avevo più la forza di fare nulla.
Per fortuna il mio compagno di stanza al campus era un tipo festaiolo e poco studioso e quindi ho dovuto avere a che fare poco con lui, visto che passava poco tempo nel dormitorio e ho potuto trascorrere il tempo da solo a deprimermi senza che nessuno invadesse i miei spazi.
-hei-si rivolge a me una ragazza snella poco più alta di me e con i capelli lisci scuri.
Io la guardo spaesato, non credendo che qualcuno mi avesse davvero rivolto la parola, dopo tutti sti mesi
-ciao-gli rispondo a bassa voce
-ti va di diventare amici? - mi spiazza, sorridendomi-é da mesi che ti osservo. Giri sempre da solo con quello sguardo triste e non fai altro che studiare. Hai un peso nel cuore che forse io non potrò mai capire, ma se mi darai il permesso ti giuro che da adesso in poi non sarai più solo: io sarò la tua ombra, il tuo braccio destro, la tua migliore amica e tutto quello che vorrai. Da adesso in poi non dovrai più preoccuparti di niente, perché ci sarò io con te.
Ascoltai le sue parole incredulo con le lacrime che avevano cominciato a sgorgare incessanti dai miei occhi e con il sorriso sulle labbra, finalmente dopo tanto tempo.
Ed è così che conobbi colei che mi ha aiuto ad alzarmi e a ricominciare a vivere. Colei che è ancora al mio fianco, nonostante siano passati gli anni.

Le cicatrici del passato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora