2

448 14 0
                                    

E' passato qualche giorno da quando Pierce ci ha mostrato il nuovo progetto dello SHIELD. Oggi la vice di Nick, Maria Hill, nonché migliore amica di Farah, mi sta insegnando a sparare con il mitra. Il fucile è abbastanza pesante e fatico a ricaricarlo ma riesco lo stesso a colpire il bersaglio, un manichino con la faccia rossa senza naso. Stavolta faccio attenzione che il rinculo non mi colpisca il viso. Finora ho preso il manichino alle parti intime. -Se miri alla testa, il nemico muore quasi subito. Ma se spari ai suoi cosiddetti, soffre di più ed è più lento a morire.- mi dice Hill. Faccio spallucce e questa volta cerco di mirare alla testa. Invece, lo prendo alla gola. -Niente male, Elanor.- mi loda la vice di Nick. Poso il mitra su un tavolo e osservo un altro fucile lì accanto. Lo indico a Maria. -Questo cosa fa?- Lei sorride. -Quello non spara proiettili ma reti molto pericolose. Parecchi uomini hanno riportato ferite gravissime grazie a quel gioiellino.- Guardo con avidità quell'arma. Non vedo l'ora che arrivi il giorno in cui posso usarla. All'improvviso, il cellulare di Maria squilla. Inclino la testa e sento qualche straccio di conversazione. E' un qualcosa del tipo "SHIELD compromesso". Non capisco perchè. Dove sono le mie sorelle quando servono? La vice riattacca e si volta verso di me. -Andiamo dalle tue sorelle, Elanor. Dobbiamo raggiungere Nick. E' appena fuori Washington.- Annuisco e la seguo. Guardo per l'ultima volta il fucile che spara reti ma Maria lo prende comunque prima di uscire. Lei sospira. -Va tutto bene?- le chiedo. Hill annuisce. -Sto bene, non preoccuparti.- Usciamo dal quartier generale e troviamo le mie sorelle. Sembrano aspettare da ore. -Ce ne hai messo di tempo, Maria.- dice scherzosamente Farah. Ha uno zaino piuttosto grosso sulle spalle, come se volesse andare in campeggio. Andrea indugia sull'arma di Maria. -Posso prenderla io?- Tiro in fuori il petto. -Tecnicamente, l'ho visto prima io quindi è mio.- Hill ruota gli occhi e lo da a Farah. -Fammi un favore, amica mia. Assicurati che le tue sorelle non ci giochino.- La mia sorella più grande annuisce e mi guarda. -Non scordarti dell'incidente, Elanor.- Sbuffo e annuisco. -Ok, ho capito.- Farah nasconde il fucile nel suo zaino. -Venite, dobbiamo incontrare Nick ai confini della città.- dice Maria. Il fucile fa rallentare un po' Farah ma riesce comunque a starci dietro.

Incontriamo Steve, che tiene Aragorn al guinzaglio, fare jogging insieme a un altro uomo dalla pelle scura. Indossa dei pantaloni grigi e una giacca scura quasi quanto la sua pelle, ha dei auricolari e porta gli occhiali da sole e un cappello da baseball con la visiera al contrario. Pare che Farah lo conosca, al contrario di me ed Andrea. -A sinistra!- dice Steve ma poi si ferma quando ci vede. Aragorn tira così forte che riesce a scappare. Il nuovo amico del capitano si toglie gli auricolari e gli occhiali e ride quando l'husky salta addosso a Farah e le lecca il viso. L'uomo dalla pelle scura si avvicina con calma e ci saluta. -Lui è Sam Wilson, ragazze.- dice Farah. Lo guarda come se ci volesse fare a botte. Il capitano la guarda con espressione imbecille. -Io e Farah abbiamo fatto una scommessa. Io sono più veloce di lei a bere il tè. Vogliamo verificarlo?- propone Wilson. Andrea riprende il guinzaglio di Aragorn e lo coccola. Il capitano ha sentito tutto e ci indica un bar nelle vicinanze. -In quel posto lo fanno buonissimo. Perchè non provate lì?- Sorrido e mi sfrego le mani. Maria Hill mette una mano sulla spalla di Farah. -Andate pure a divertirvi con Sam, mentre io e Steve aspettiamo Nick. E' in ritardo.- Io e le mie sorelle li salutiamo e raggiungiamo Sam al bar, dove prima mangiamo un paio di fette di pizza e poi beviamo il tè.

Naturalmente Farah ha vinto la scommessa. Ha bevuto 3 tazze di tè in un paio di minuti mentre Sam è solo a metà della seconda tazza. Io e Andrea ci stiamo sbellicando dalle risate. Aragorn fissa i 2 come se stessero facendo qualcosa di stupido. Guardo fuori dalla vetrina del bar. Il sole è quasi tramontato dietro le nuvole. Mi sembra strano che Maria e Steve non siano ancora tornati con Nick. Poi intuisco che sia successo qualcosa. Qualcosa di grave. Dovevamo ritrovarci al quartier generale quando uno dei 3 ci avrebbe telefonato ma ancora niente. Farah si pulisce le labbra con il polso. -Visto che ho vinto io, mi spettano di diritto almeno 20 dollari.- Sam scuote la testa. -Credi di passarla liscia così, Farah? Solo perchè sei fidanzata col mio nuovo amico.- La mia sorella più grande sogghigna e allunga una mano. Wilson sbuffa e tira fuori il portafoglio. Andrea fissa i 20 dollari con avidità. Le do una gomitata. -Proviamo a chiamare Nick? Sono piuttosto in ansia.- dico. Lei ruota gli occhi. -Tu e il tuo pessimismo. Saresti la fidanzata perfetta di Giacomo Leopardi, visto che brami così tanto l'amore.- La guardo male. -E grazie al cavolo, è solo che sono preoccupata. Dovrebbero essere qui da ore ormai.- Farah e Sam si voltano verso di noi. Persino Aragorn ha smesso di scodinzolare e uggiola. -Calma, piccolo, che succede?- chiede mia sorella più grande. Wilson guarda l'orologio. -E' stato un piacevole pomeriggio, ragazze, ma devo andare. Ci vediamo presto.- Lo salutiamo ma non ci muoviamo dalle nostre sedie. Alla fine, Andrea decide di telefonare a Nick. Nessuna risposta. Le mie preoccupazioni aumentano. -Ok, Farah, chiama Steve o Maria.- Lei fa come le dico. Anche stavolta non risponde nessuno. Poi sento il mio cellulare vibrare. Il capitano mi ha mandato un messaggio. "Ma perchè a me e non a Farah?" Informo le mie sorelle sull'SMS. -Dovete venire al mio appartamento. Nick è ferito gravemente.- Aragorn cerca di uscire dal bar. Andrea riesce a trattenerlo. -Andiamo da lui e in fretta.- dice mia sorella più grande, determinata a scoprire che ferite abbia Nick. Anche se scommetto che sia interessata a sapere chi ha fatto del male al nostro padre adottivo.

Siamo arrivati all'appartamento di Steve in pochi minuti, correndo. Nick è seduto su una poltrona, che ha sporcato di sangue. Lui si tiene con le mani il torace e il capitano gli preme una ferita sul braccio destro. Tiene il pugno destro chiuso, come se avesse qualcosa in mano e lo volesse nascondere. Io e le mie sorelle sussultiamo. Aragorn ulula come se fosse ferito anche lui. Il direttore dello SHIELD ci mostra il cellulare con la mano libera. Sul display c'è un messaggio che dice "orecchie dappertutto. Lo SHIELD è stato compromesso." Non riesco a capire cosa stia accadendo. Farah ed Andrea sbuffano. -Sapevamo che quel progetto Insight non portava niente di buono.- Mi guardo intorno. Stranamente non vedo Maria Hill. -Dov'è la tua vice?- chiedo. Lui scuote la testa debolmente. -E' al quartier generale. L'ho mandata lì per...- tossisce sangue. -...per tenere d'occhio gli agenti al mio posto. E poter...- All'improvviso un boato rischia di spaccarmi i timpani. Il nostro padre adottivo cade sul tappeto di pancia, sporcandolo di sangue. Farah ed io lo prendiamo per le spalle ma lui ci allontana. -Devo dire a Steve...- Il capitano gli si avvicina ma il direttore non dice nulla. Anzi, gli consegna una chiavetta USB. -Non fidatevi di nessuno...- dice e subito dopo perde coscienza. Rabbrividisco. In queste situazioni, non so cosa dovrei fare. Poi una ragazza bionda entra nella stanza. -Sono l'Agente 13, ho il suo ordine di proteggere voi e il capitano Rogers.- Steve è sorpreso. Non si sarebbe mai aspettato che la sua vicina di casa fosse un'agente dello SHIELD. Io e le mie sorelle non l'abbiamo mai vista prima. Vedo il muro bucato in più punti, dov'è schizzato il sangue di Nick. L'Agente 13 telefona a qualcuno, usando dei numeri in codice. Vedo lo zaino di Farah posato a terra e tiro fuori il fucile. Steve prende il suo scudo. -Devo scoprire chi è stato.- dico. Il capitano annuisce. -Vengo con te, Elanor.- Farah ci guarda con le lacrime agli occhi. -Fate presto. Tra pochissimo portiamo Nick all'ospedale.-

Io e Steve iniziamo a correre lungo il condominio. Sto dietro al capitano, che rompe le pareti col suo scudo. Poi usciamo all'aperto sulla terrazza. Un uomo veloce e dal fisico forte cerca di allontanarsi di nascosto per evitarci. Steve gli lancia lo scudo ma il fuggitivo si gira e lo prende al volo con una mossa quasi istantanea. Noto che l'ha bloccato con il braccio sinistro, che è di metallo. Mi blocco e lo fisso un attimo. Indossa una maschera che gli copre quasi tutto il viso e vedo solo i suoi occhi. Sono del colore del mare e sembrano sofferenti e leali, come se fosse ipnotizzato. Scuoto la testa e carico il fucile. Lui lancia lo scudo al suo proprietario e salta verso il tetto inferiore. Ma prima di farlo, sparo con la mia arma e sento un urlo lacerante. Mi sporgo a vedere insieme a Steve. Sta scappando, trascinandosi sulle ginocchia, intrappolato nella rete. Il fidanzato di Farah mi loda. -Sei stata coraggiosa, Elanor.- Accenno un sorriso. -Chi è quell'uomo?- Lui fa spallucce. -Chi lo sa? E' buio e aveva una maschera. Magari lo scopriremo più avanti.- Sento le sirene di un'ambulanza. -Vieni, accompagniamo Nick all'ospedale.- Abbasso lo sguardo e seguo il capitano.

Nota dell'autrice: buon pomeriggio ^^ anche stavolta non ho molto da dire, se non che per la gara su chi beve più the ho preso ispirazione da una scena estesa del ritorno del re (la gara di birra tra Gimli e Legolas) e anche introduzione di Sam Wilson e... di un'altra bella "personcina" (chi ha visto il film sa di chi parlo).  Il capitolo 3 sarà pubblicato nel weekend, fino ad allora buona lettura a tutti ^^ 

Il soldato d'invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora