9

244 13 0
                                    

Questa volta il Soldato d'Inverno ha portato me e mia sorella nel bosco, anche se ignoro il motivo. Che altro vorrà sapere? Siamo appena fuori dalla città e si intravede casa nostra. Mi appoggio a un albero mentre Andrea si siede sulle foglie per terra. Invece, l'amico d'infanzia di Steve sta in piedi e guarda il cielo leggermente annuvolato. -Mi dispiace di avervi portate via di nuovo da Elanor ma ho bisogno di risposte che solo voi potete darmi.- Mia sorella ruota gli occhi. -Oh, insomma! Ti abbiamo detto tutto quello che sappiamo.- Scuoto la testa. -No, non tutto.- Andrea inarca un sopracciglio. -Tu sai tutto su questo qui?- Incrocio le braccia. -No, ma Steve mi ha parlato tanto di lui.- Andrea alza la voce e indica Bucky con un dito. -Cioè, voi 2 sapete chi è questo qua e non lo avete mai detto né a me né ad Elanor?- Faccio un cenno a mia sorella per zittirla. -Cosa vorresti sapere ancora?- Lui si volta verso di me e mi guarda in faccia. Nei suoi occhi vedo il mio riflesso. -Io chi ero prima?- Abbasso lo sguardo e scuoto di nuovo la testa ma cerco di dargli una risposta plausibile. -Devi chiederlo a Steve, non a me. Ma da quel che so, tu eri un buonissimo amico, lo difendevi dai bulli ed eri un sergente. Steve ti ha visto per l'ultima quando eravate in una missione su un treno e tu eri caduto in un burrone.- Bucky accenna un sorriso e con una mano mi sfiora il mento, in modo che lo guardi nei suoi occhi color del mare. -Come avete fatto tu e Steve a mettervi insieme?- mi chiede. Andrea annuisce. -Eh, sì, me lo sono sempre chiesto anch'io.- Faccio spallucce. -Ultimamente ci sono un po' di... divergenze tra me e il capitano Rogers.- Racconto di come mi innamorai di Steve finora. Andrea si tappa la bocca per non vomitare, mentre il Soldato d'Inverno non reagisce. -Quando ci rivedremo, dovrò parlargli.- dico alla fine. Bucky annuisce ma poi qualcosa lo colpisce al collo. E' una freccetta che forse contiene del cloroformio o qualcosa per farlo obbedire. Io e Andrea ci abbassiamo e tiriamo fuori le nostre armi. Ma dei coltelli possono fare pochissimo se i nemici sono lontani. Strisciando sulla pancia, ci nascondiamo dietro a delle rocce. Sentiamo il Soldato d'Inverno fare delle urla strazianti come se lo stessero torturando. Gli si avvicina un uomo che ha l'uniforme dello SHIELD. Non riuscendo a sopportare quella vista, esco dal nascondiglio e lo attacco da dietro. Andrea mi sta dietro e si assicura che non ci siano altri intrusi. Tronco il collo all'aggressore di Bucky. Il Soldato d'Inverno mi guarda come se non mi avesse mai vista e mi si avvicina lentamente, alzando il braccio di metallo. Mia sorella gli tira un sasso alla guancia, ferendolo. Lui scuote appena la testa e si gira verso il paesaggio della città. Sembra quasi che qualcuno lo abbia chiamato, sebbene non abbia sentito niente. Andrea si pulisce la mano e prende un altro sasso. Le blocco il braccio. -Ma lo vuoi ammazzare?- Lei lascia cadere la pietra, sbuffando. -Volevo solo tramortirlo. Non ci si può fidare di lui.- dice. Bucky è sparito dalla vista. All'improvviso, il lago della città trema e si apre una specie di passaggio. Ma, essendo troppo lontana, non so cosa stia succedendo. Andrea aggrotta la fronte e mi mette una mano sulla spalla. -Farah, ma che sta accedendo laggiù?- Continuo a fissare la città. Ci sono 3 helicarrier che si stanno librando in aria. -Il progetto Insight è compiuto e noi non possiamo fare niente per fermarlo.- Andrea mi prende per un braccio. -Sì che possiamo fermarlo. Noi insieme. Dobbiamo tornare alla sede dello SHIELD e bloccare i velivoli. E anche se dovessimo fallire, allora verremo ricordate come le uniche agenti che non sono mai state corrotte da nessuno. L'Agente X e l'Agente 4. Ci stai?- Mi porge la mano e gliela stringo. -Sì, ci sto.-

Torniamo in città il più in fretta possibile. Non abbiamo ancora incontrato Steve né nostra sorella. Invece, vedo Sam con una strana tuta alare che spara a degli agenti dello SHIELD. Arriviamo all'ingresso del quartier generale, dove mia sorella scorge Aragorn, che sta attaccando un altro agente dello SHIELD. L'husky ha la sua pettorina da vero agente dello SHIELD. Alla fine, lascia l'uomo sanguinante sul terreno e corre da noi, scodinzolando. Accarezzo in fretta l'husky. -Sono felice di rivederti, piccolo, ma ora dobbiamo continuare la missione.- Sam atterra davanti a noi e chiude la sua tuta alare. Pare guarito del tutto. -Salve, ragazze.- Faccio un cenno di saluto. -E' un piacere rivederti, Sam.- Andrea mi fa il verso. -Piuttosto, come facciamo a fermare il progetto Insight?- chiede mia sorella. Il nuovo amico del capitano ci fa l'occhiolino. -Nick e Steve sanno come fare ma ci servirà anche l'aiuto di Maria e di Sharon.- Quando sento il nome dell'Agente 13, aggrotto leggermente la fronte. -Nick è morto.- dichiara Andrea. Sam scuote la testa. -Ha dovuto fingere la sua morte. Ve lo spiego poi. Adesso andiamo.- Detto questo, entriamo nel quartier generale, forse per l'ultima volta. E' giunta la resa dei conti.

Ci siamo divisi. Ho mandato Andrea nella sala informatica, dov'è anche Maria Hill. Sam, invece, è tornato fuori ed è salito su uno degli helicarrier, nonostante il pericolo. Sono in un corridoio con Aragorn e davanti a noi c'è il capitano Rogers. Ha una nuova uniforme ma ha sempre il suo immancabile scudo di vibranio, sistemato sulla schiena. Persino Aragorn non si muove. -Allora, Steve? Da che parte stai?- Lui inclina la testa. -In che senso da che parte sto? Io e Sharon siamo solo buoni amici.- Faccio una risata di scherno. -Si vede, è così evidente.- Il capitano mantiene la voce calma. -Non dirmi che sei venuta qui solo per litigare.- Ruoto gli occhi. -Ho di meglio da fare, hai ragione. A te la scelta, Steve. O me o l'Agente 13. Non puoi tenere il piede in 2 scarpe.- Steve si spaventa. -Attenta, Farah!- Sento un dolore bruciante a una gamba e cado a terra. Qualcuno mi ha sparato. Aragorn uggiola e ringhia alle mie spalle. Steve lancia il suo scudo e sento un tonfo. L'husky mi si avvicina e mi lecca la ferita. Stringo i denti per non urlare. Il capitano si ferma e mi da delle bende. -Rifletterò su quello che hai detto ma prima lascia che affronti Pierce. E' lui ad averti sparato.- dice. Mi sistemo le fasce sulla gamba ma qualcuno mi dovrà togliere il proiettile. A questo avrei pensato più avanti. Aragorn si accuccia accanto a me. -Grazie, piccolo.- Poi l'Agente 13 viene verso di me. -Lascia che ti aiuti, Farah.- Mi prende per un braccio e le do uno schiaffo su una guancia. -Lasciami in pace!- Aragorn ringhia verso di lei, che si sta massaggiando la guancia. -Ti voglio aiutare, Farah. Devi fidarti di me.- Tremo dalla rabbia e mi scaravento addosso a lei. -E' colpa tua se Steve è così! Solo tua!- Inizio a darle dei pugni, che evita e mi tira i capelli. Persino Aragorn si unisce alla rissa. Io e Sharon lottiamo per un po' e ci scordiamo completamente della nostra missione.

Nota dell'autrice: buon pesce d'aprile a tutti :) come vedete ora si passa davvero all'azione (e a qualche rissa di "rivalità" LOL), descritta dal punto di vista di Farah. Originariamente, non volevo fare questa cosa del triangolo amoroso ma la mia migliore amica ha tanto insistito perché la inserissi, per cui ecco il risultato (ti voglio bene lo stesso <3) 

Un'ultima cosa; questo è il terzultimo capitolo, per cui prima della metà di aprile dovrei finire di pubblicare la storia per intero. Intanto vi auguro un buon inizio del mese ^^ statemi bene :)

Il soldato d'invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora