Rachel

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Entrammo in stanza. Mi buttai immediatamente nel letto in mezzo agli altri due.

<<Questo è il mio>> dissi con la faccia immersa nel cuscino.

<<Come vuole lei, ragazza-demone>> disse Jason con un ghigno sul viso.

<<Non chiamarla così>> mi difese immediatamente Gar.

<<Lascia perdere. Lo fa apposta>> dissi stancamente.

<<Perspicace>> concesse Jason.

Si coricarono anche loro nei rispettivi letti e ci fu un attimo di silenzio, quasi imbarazzato. Non mi immaginavo di certo che sarei finita con loro due. Anche se devo ammettere che l'idea non mi dispiaceva.

Dopo quella che a me parve un eternità sentimmo la porta della stanza accanto sbattere. Poi sentimmo dei gemiti e non ci volle molto per capire cosa stava accadendo.

Jason si drizzò subito a sedere.

<<Oddio ma chi è che si sta dando da fare nella stanza accanto?>> chiese divertito.

<<Non lo so e non ci tengo a saperlo>> rispose disgustato Gar, coprendosi le orecchie con il cuscino.

<<Idem>> concordai.

<<E se fossero...>> mi rivolse un ghigno e afferrai la sua idea. 

Da quando io e Jason ci capiamo con uno sguardo?

<<Non pensarci nemmeno! Siamo venuti per riposare...non per questo>>.

<<Noi tre siamo venuti per riposarci...loro magari avevano altri piani>>.

<<No, aspettate, non sto capendo>> disse Gar con la faccia corrucciata,<<State insinuando che quelli sono Dick e Kori>>.

<<Jason lo sta insinuando. Io no>> lo corressi.

<<Dai, non fate i finti tonti. Quei due si mangiano con gli occhi ogni volta che si guardano. Mi state dicendo che sono l'unico ad essersene accorto?>>

<<Certo che no. Non sono mica scema. Solo mi viene difficile immaginare che proprio in questo momento lo stiano facendo>> anche solo l'idea mi faceva arrossire.

<<Non capisco come mai vi sconvolge tanto l'idea. A voi non è mai successo?>>.

Abbassai lo sguardo e rimasi in silenzio. Gar uguale.

<<No, ma siete seri?>> chiese Jason, incredulo.

<<Senti, sono una ragazza-demone, come dici tu. Chi vorrebbe mai stare con una come me?>>.

<<Non è mica così impossibile sai>> replicò Jason. Lo guardai e alzai un sopracciglio. <<Okay, va bene. Tu, Gar?>>.

<<Io ero barricato in casa per colpa della mia famiglia. Prima che Dick mi trovasse, io non conoscevo quasi nulla del mondo esterno.>>

<<Caspita...che sfigati>> commentò Jason, facendomi sbuffare.

<<Scusa se non siamo alla tua altezza>> dissi nervosa. Non mi era mai venuta voglia di stare con qualcuno in quel modo, e il fatto che di punto in bianco Jason mi ci stesse facendo pensare e soprattutto mi stesse facendo vergognare per quello mi dava fastidio.

<<Ma almeno un bacio con qualcuno? Una relazione? Che ne so...una semplice cotta? Niente?>> 

<<Io in realtà un ragazzo ce l'ho avuto. Era uno trasandato quanto me. Solo che le cose non sono finite molto bene...>> dissi un po' a disagio.

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