Capitolo 9

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Adrien

Stavo per svegliare Ezechiele per riportarlo a casa quando mi squillò il telefono.

Si era addormentato dopo pranzo e dopo aver chiacchierato per un po' sulla questione padre/figlio, ma era ora che lo riportassi a casa altrimenti Marinette mi avrebbe ucciso e poi dovevo parlargli di quello che era successo con Ezra.

Risposi al telefono.

- Adrien sei tu? - chiese una voce di donna che mi sembrava di conoscere - Sono Sabine -

Mi ero accorto che la sua voce era strana.

- Si signora...va tutto bene? - chiesi.

- N...no....puoi tenere Ezechiele per la notte? - mi chiese con la voce rotta.

- Si ma...che succede? - chiesi cominciando a preoccuparmi.

Quando mi raccontò sentii la terra cadermi sotto ai piedi.

                              ***
Alla fine avevo chiamato l'ultima persone che avrei mai chiamato.

Chloè era arrivata in ospedale prima di me e mi stava aspettando davanti alle porte del pronto soccorso.

- Cholè...ti ringrazio - dissi stringendo la mano di Ezechiele.

- Per così poco... - disse lei sorridendo a mio figlio - Allora... Ezechiele dove vuoi andare? -

Lui mi guardò con i suoi occhioni.

- Verrò a prenderlo prima di cena - gli dissi - Farai il bravo? Me lo prometti? -

Mi inginocchiai davanti a mio figlio e gli presi il volto tra le mani.

Lui sembrò dubbioso ma poi guardò Cholè.

- È amica tua no? - mi chiese.

- È stata la mia prima amica - dissi.

Ezechiele annuì e mi abbracciò.

- Salutami la mamma - mi sussurrò.

- Lo farò e... andrà tutto bene, hai capito? -

- Si -

Era forte. Mio figlio era forte come la sua mamma.
Era più forte di tutti noi messi insieme.

- Andiamo Ezechiele? - chiese Cholè allungando una mano verso Ezra.

- Aspetta - dissi.

Mi tolsi l'anello del gatto nero e glielo misi al dito, poi gli chiusi la mano a pugno.

- Non toglierlo finché non verrò a riprenderlo - dissi.

Cholè distolse lo sguardo. E io ne approfittai per aprire la giacca e mostrargli Plagg.

- Lui ti proteggerà, tienilo nascosto però -

Feci un cenno a Plagg ti raggiungerlo e il mio kwami si mise nella tasca della felpa di mio figlio.

- Lui si chiama Plagg e non preoccuparti, starà con te tutto il tempo. Ti proteggerà e sa essere simpatico a volte - dissi sorridendo.

Mio figlio sbirciò nella tasca e mi guardò incredulo.
Poi si avvicinò al mio orecchio.

- Quindi tu sei Chat Noir? - mi chiese.

Rimasi sorpreso da quella domanda.
Non me l'aspettavo proprio!

- Cosa ti ha raccontato tua madre? - chiesi curioso.

Ezechiele ridacchiò.

- È un segreto però - dissi facendogli l'occhiolino - Ora va con Chloè -

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