Rimasi sul letto al mio fianco. Cercavo conferma di quello che mi stava succedendo. Sospira profondamente, prende fiato.E con occhi chiusi mi baci di nuovo.
- Non voglio perderti, vorrei fondermi con te, fare parte di te!
Leggero imbarazzo conferma la nostra attrazione. E ora che succederà? Mi domando.
- Sai che siamo in ritardo per il Gala! - mia razionalità sovrasta miei pensieri.
- Non c'è fretta. - risposi - ho fatto del mio meglio per resisterti ma senza successo.
Mi hai stregato.!
Lo bacio e mi alzo andando verso bagno.
Faccio una doccia veloce ed esco.
Sul letto trovo un bellissimo vestito e una collana.
Mi vesto cercando di chiudere la cerniera che è sulla schiena.
- Jooheon mi aiuti con la lampo - chiesi
Mi provoca brividi lungo tutta la mia schiena solo sfiorando mi.
Mi abbraccia accompagnando mi dolcemente.
Mi bacia collo, mi continua a sfiorare provocando in me piacevole reazione di eccitazione.
- Smettila subito!- dissi sospirando.Non è momento adatto. Risposi con freddezza. Forse non è momento adatto per intraprendere una sana relazione. Devo stare già di mio molto attenta.
- Ma non posso farmi vedere così! - indicando pantaloni gonfi in basso.
-Honey fatti passare bollore e andiamo, abbiamo da fare.- risposi senza neanche guardarlo in faccia.
Ecco la scalinata, la porta che si apre ed entriamo.
Che spettacolo incredibile.
E un gala ufficiale per salvaguardia degli animali in via di estinzione. Hanno proposto un gioco, mettano in vendita le persone per una serata.
Che gran figata. Annunciatrice propone vari personaggi di spettacolo disponibili per una serata a farci compagnia. Partono offerta a dismisura.
Tantissime persone partecipano divertendosi.
- Ora Tocca A ! Lee Jooheon! Membro di Monsta X - annuncia presentatrice elencando tutte o quasi le sue qualità.
Rimango scioccata quando mi mette nelle mie mani blocchetto con assegni firmati, sussurrando al mio orecchio. " Prendimi".
- Forse - rispondo.
La lotta e spietata. Tantissime giovane donne in compagnia offrono loro soldi per passare una serata con lui, mentre io aspetto momento giusto. Mi piace vederlo teso, si morde leggermente Labro, supplicandomi con lo sguardo.
Sono arrivati offerte altissime, chi non vorrebbe averlo, aspetto. Mi diverto vederlo così in ansia, fissando me e poi banditore.
Ultima offerta è? Uno, due. . .
Mi alzo in piedi e raddoppio la cifra.
- La signorina in blu offre 150.000, qualcuno offre di più? - silenzio in sala assoluto vieni interrotto da un colpo di martello di banditore chiudendo l'asta. Partono applausi e tutti sguardi sono rivolti a me.
Piena d'imbarazzo vado ritirare il mio premio che mi aspetta, consegnando assegno vuoto.
All'addetto di asta sussurro di fare un addebito sul mio conto privato, dando istruzioni di proposito. Purtroppo dovevo rivelare la mia vera identità, mostrandomi disposta a tutto pur di averlo solo per me.
- Sei tutto mio ora. Che dici di andare via! - domando.
- Tuo dici? - rispose con quel sguardo malizioso.
- Mi sei costato caro! - sussurro al suo orecchio.
- Ne valgo così tanto per te? - risponde sorpreso.
- Ora di scoprirlo! - rispondo.
Prendo sua mano e mi dirigo in verso il bagno. Non posso più trattenermi. La mia eccitazione mi fa stare male. Indicò bagno per diversamente abili, e chiudo la porta dietro di noi. Mi bacia collo per poi arrivare pian piano alla mia bocca.
Non oso guardare, sento solo sue mani che con frenesia cerca di aprirsi un varco fra le mie gambe, mentre io cerco con disperazione di slanciarsi pantaloni.
In un attimo eravamo di nuovo nel nostro mondo, aggrappati uno ad altro. Chiudo le mie gambe, dietro la sua schiena, appoggiando mi al lavandino.
Ritmo sinuoso del suoi fianchi e le mani calde fanno contrasto con umide labbra sue, mi bacia soffocando la mia voce. Vorrei urlare, quando raggiungo il massimo del piacere ma cerco di sopprimere quel istinto morendo lo leggermente sul collo. Mi stringe ancora di più a se, nell'ultimo atto di puro piacere. Sì abbandona completamente a quel piacere immenso, aggrappandosi ancora più forte a me.
- Honey - sussurro - stanno bussando alla porta.
- Un attimo - risponde con fiatone.
Ci proviamo in tutta fretta a sistemarsi al meglio.
Ma vedendomi allo specchio sarà davvero difficile. Lui tutto pieno di rossetto e non solo in faccia, io con tutti capelli spettinati.
Ride.
- E tutta colpa tua - disse baciandomi di nuovo.
- Non posso resisterti - rispondo dandogli un leggero morso sulla spalla.
Forse meglio tirare la leva - dissi uscendo dal bagno, guardando allarme antincendio.
Non possiamo farci vedere così - ribatto.
Lo feci.
Suono dell'allarme e acqua che comincia a cascare coprendo perfettamente il nostro disastro.
PS. Scusate errori.
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"A-more" "Ciò Che Non Muore" .
Short StoryImmaginate di vivere in una bellissima casa con ogni tipo di comodità, ma preferite comunque scappare da essa nascondendovi. Vivere per me significa essere libera. Voi cosa avreste fatto? quale scelta avreste intrapreso? Quella piena di emozioni, fo...