Capitolo 3.

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Il giorno dopo presi l'autobus per andare a scuola e mi diressi verso la fermata ancora con un occhio aperto ed un'altra chiuso.
Lí vidi solamente una ragazza dai capelli lunghi e lisci, era veramente una bellissima ragazza.. Riuscivo a captare la sua meravigliosa bellezza nonostante fossi gay.
Mi sedetti sulla panchina e lei mi vide. Fece un piccolo cenno con la mano per darmi un buongiorno e dopo si sedette accanto a me.

"Ehy, piacere sono Ariana!"

"...piacere mio Ariana, sono Rosario"

"Non sei di qua vero? Il tuo nome è strano!"

"Sono italiano infatti"

"Ah ecco"

Stemmo zitti per un attimo. Era un silenzio piacevole, non come quello che c'era tra me e mio padre... ma sempre a lui pensavo?? Era la persona che mi faceva sempre soffrire e ci pensavo? no okay..
Poco dopo arrivò l'autobus e ci portó fino a scuola. Entrai nell'istituto e mi diressi verso la classe, fin qua tutto normale. Entrai e mi sedetti al mio solito posto..era il banco in fondo all'aula ed ero isolato da tutti.. aspettavo che magari qualcuno si avvicinasse a me, ma nulla.. Pensavo però a Liam.. Chissà come sta, e se lo rivedrò ..

****

Durante la ricreazione non vidi traccia di lui e ciò mi fece preoccupare..andai alla sua ricerca nel piano delle classi quarte e cercai la 4C .. Dentro c'erano alcune persone e domandai di lui..la risposta? Beh aveva subito un incidente il giorno prima con il motore ed è il ospedale.. All'impatto ci restai molto male..vorrei tanto andarlo a trovare, peccato che non so dove si trovi questo caspita di ospedale!
Suonó la campanella e tornai in classe.

Non appena finite le lezioni tornai a casa correndo sperando che mio padre non mi avesse picchiato o cose del genere, ma in realtà mi aprì mio fratello e mio padre non era in casa.. Ebbi un attimo di salvezza e cercai la mamma in casa ma non la trovai.. Bene, speranze di andare in ospedale sono zero! Mi dovevo farmi una ragione...dovevo.
Così presi il mio telefono e cercai tutti gli ospedali più vicini per vedere dove poteva essere Payne. Ho trovato un ospedale che era anche qua vicino casa mia e non feci altro che direzionarmi verso l'edificio, domandai di Liam e mi diressi nella sua stanza.

Lo vidi sdraiato sul letto con una flebo che filtrava nel sangue una strana sostanza..accanto a lui c'era il cardiofrequenzimetro che contava ogni suo battito..per trovarlo in queste situazioni doveva essere stato un incidente molto duro.

Mi avvicinai a lui e sembrava senza forze, ma in realtà era vivo e vegeto, stava solo dormendo, così mi misi accanto a lui e gli diedi un bacio. A tale azione lui si svegliò e non appena mi vide accanto a lui mi scambio per sua madre, ma in realtà ero io a stargli accanto. Aprì quegli splendidi occhi color nocciola che erano lo specchio della sua anima, un'anima dolce e premurosa, e non appena ebbe affuocato la vista,mi riconobbe e il suo viso si è come illuminato.

"E-ehy..che ci fai tu qua?"

"E me lo chiedi pure? Hai avuto un incidente e non dovevo venire a vederti?"

"Oh...grazie mille"

Stemmo per un attimo a fissarci ed era tutto così magico e beh..strano per un ragazzo che fosse etero.. Ma un etero non credo si soffermasse così tanto a fissare i miei occhi.. Era tutto così strano, ma era piacevole, una sensazione che a me piaceva..

"Liam, perché continui a fissarmi?"

"Beh, mi piacciono i tuoi occhi, esprimono sicurezza, coraggio, forza"

Cosa? Gli piacciono i miei occhi?? E poi quegli aggettivi riferiti a me? Mh no! Assolutamente no! Io non sono forte.

"Mh beh...grazie Liam, ma io non sono forte e neanche sicuro di me stesso.."

Tutto ad un tratto si avvicinó ancora di più a me e mi ripeté la frase detta precedentemente e averlo così vicino in quel momento mi faceva uno strano effetto allo stomaco, ma non ci feci tanto caso, non volevo dargli troppo peso, un'altra illusione non la volevo ricevere.

Poco dopo mi squilló il telefono ed era mia mamma ..

"Rosario, dove sei?"

"Sono in ospedale , una persona ha subito un incidente e gli sto accanto visto che non c'è nessuno con lui!"

"Mh okay!"

Staccai il telefono e lo vidi con gli occhi chiusi, si addormentò.. Era un angelo quando chiudeva quegli occhi.. Va be, lui era sempre un angelo, sempre..
Ho incominciato ad accarezzargli i suoi capelli e stesi accanto a lui per un bel po' di tempo..

****

Non appena tornai a casa vidi del fuoco, del fuoco ovunque, un incendio, il mio incubo peggiore. Stava andando tutto in fiamme e non so se qualcuno è dentro casa o se non c'è nessuno..ero terrorizzato, non sapevo cosa fare.
Alla fine decisi di sfondare quella porta ed entrare dentro. Coprì la mia bocca e vidi mia madre con mio fratello distesi a terra, erano svenuti. A momenti stavano per morire se non ero arrivato in tempo io.
Lì presi e li portai fuori per poi chiamare i pompieri. Arrivarono in men che non si dica e la casa era fortunatamente salva, tranne per qualche mobile ormai perduto...mia mamma e mio fratello erano ancora in coma totale e non sapevo neanche dov'era mio padre, così provai a chiamarlo ma nessuna risposta..
Nonostante erano sotto il controllo dei medici, erano ancora in coma e avevo paura che non potevano svegliarsi.. Piangevo, piangevo e piangevo. Era l'unica cosa che sapevo fare in quel momento, avevo paura di perdere tutto.

Dopo cinque minuti li vedi prendere conoscenza ed ero felice, veramente tanto felice e li abbracciai più forte che potevo continuando a lacrimare..erano salvi.

****

Passó una settimana da quando ero arrivato a Brixton ed avevo ormai preso sempre più amicizia con Liam e anche con quella ragazza che avevo conosciuto alla fermata dell'autobus, Ariana.
Era sabato pomeriggio e mi arriva un messaggio da quello splendido ragazzo che stava facendo il massimo per me..mi ha aiutato ad imbientarmi a scuola e in classe, mi aveva fatto alcuni regali e mi aveva anche portato ad un centro commerciale la vicino e ovviamente mi aveva pagato tutto lui, anche se in controvoglia..
Mi aveva chiesto di andare con lui a Londra visto che sapeva che era il mio sogno visitarla anche solo per poche ora , alla fine io accettai. Avevo anche il dubbio su come andarci, cioè non aveva la macchina, solo il motore e non credo che aveva tutta sta voglia di andare a Londra con quel mezzo. Alla fine gliel'ho chiesto..lo chiamai e gli ho chiesto tutte le informazioni

"Pronto? Liam?"

"Ehy, devi dirmi qualcosa?"

"Si ehm..come dovremmo andarci oggi pomeriggio?"

"Sh, sorpresa!"

Staccò senza salutarmi. Okay, era tutto troppo strano, speriamo che sia almeno una cosa positiva.

Posso solo dirvi che Liam è proprio bravo con le sorprese! Per ora è tutto!
Grazie a chiunque legga la storia! Baci!

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