Capitolo 2.

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Il resto della giornata passò tranquillamente, ma poteva mancare mio padre che mi urlava contro? Non credo. E poi il motivo? Perché sono IO. Ecco come la mia autostima se ne va a farsi fottere..
Lui non è quel tipo di padre che si preoccupa per me, lui si è sempre preoccupato per il mio fratello minore,Mattia, perché ha la passione del calcio ed è molto più mascolino rispetto a me. Si può dire che ho solo mia madre come sostegno morale, forse è l'unica in questa famiglia che può apprendermi al 100%, lei c'è sempre stata, in qualsiasi momento e per qualsiasi cosa.

Mi addormentai consapevole che domani dovevo riandare a scuola, di nuovo. Ed era solo martedì!

****

Finì la scuola e Liam mi fermó con un braccio prima che mi incamminai verso casa.

"Ehm, Liam,qualcosa non va? Come mai mi hai fermato così di colpo?"

"Non lo so di preciso nemmeno io, ma ho bisogno di stare accanto a te"

Di stare accanto a me? Che ho fatto di tanto per stare accanto a lui?

"Liam, sicuro che sono io la persona che cercavi?"

"Ehm si, perché dovresti dubitare di ciò ?"

"Perché non merito di stare con te, sei popolare, sei carino e sei anche cento volte meglio di me!"

"Smettila e vieni!"

Mi prese per la mano e mi portò dove aveva parcheggiato il suo motore, credo che era un Liberty, non mi intendevo molto di motori e avevo anche un po' paura a salire sopra ad uno di essi.
Si mise il casco e si sedette sul sellino accendendolo però ad un tratto si fermò.

"Cosa fai?" mi disse

"Semmai cosa stai facendo tu!"

"Sali no?"

"Uhm, non ho il casco e poi ho una certa paura dei motori.."

"Ahahah dai tranquillo ,sali!"

Salì e incominciò ad andare verso un luogo a me sconosciuto ovviamente. Mi portò quasi fuori paese in un piccolo parchetto dove tutto era molto tranquillo,era deserto.. Forse era un luogo dove andava lui per rilassarsi. Parcheggió e mi fece scendere dal motore, lo ringraziai e mi accompagnò in una piccola casetta su un albero

"Liam? Dove stiamo andando?"

"Vedi quella casetta là sopra? Beh io là ci sto quando voglio pensare, riflettere sulle scelte della mia vita ed altro, la mia vita non fa parte solamente della popolarità ed essere circondato da persone conosciute da tutti, sono anche questo"

A sentire tutto questo stavo quasi per emozionarmi ma mi trattenni.

"Oh fantastico!" risposi "quindi saliremo lassù ?"

"Oh si! Vieni con me! Aggrappati!"

Gli tenni la mano e mi aiutò a salire su quella casetta. Appena entrai trovai tante scritte di canzoni attaccate ai muri, ognuno diversa da un altra.. Sembrava di stare in una sala di registrazione con tutte quelle canzoni scritte..mi girai verso sinistra e trovai un'enorme finestra che si affacciava verso l'orizzonte dove proprio tramontava il sole.. Era tutto meraviglioso la!

"Cos'è? Ti affascina la vista?"

"Uhm si, non ho visto nulla di più bello a dir la verità!"

"Anch'io non ho visto nulla di più bello guardando t- uhm uhm ...."

Per un attimo pensavo che avevano fatto le orecchie , ma Liam si era fermato dicendo qualcosa che non avevo capito molto bene, feci finta di nulla e continuai a guardare.
Ovviamente chi rovina tutto ciò? Mio padre! Sento il mio cellulare vibrare e risposi.

"MI SPIEGHI DOVE SEI?!"

"Scusa papà , ho fatto conoscenza con un ragazzo e sono con lui in giro per il paese..."

"NON MI INTERESSA, TORNA IMMEDIATAMENTE A CASA, E SBRIGATI PURE!"

"Ma...ufh,okay.."

Staccai e dissi a malincuore a Liam che dovevo scappare a casa prima che mio padre mi avrebbe staccato la testa, ma secondo me mio padre l'avrebbe fatto a prescindere.
Mi aiutò a scendere e mi riportò a casa. Lui mi salutò con un bacio sulla guancia ed io come al solito arrossì ..

Non appena entrai a casa vidi mio padre con una paletto di ferro fra le mani... io mi paralizzai a quella vista. Si avvicinò a me e incominciò ad urlarmi contro e tirarmi colpi di quell'oggetto fatale. Io urlavo dal forte dolore, ma era come se nessuno poteva sentirmi e mi trovassi in un ampolla di vetro.
Alla fine riuscì a liberarmi e mi chiusi in camera a pensare solamente Liam.. Non so, era la prima volta in tutta la mia vita che mi sentivo veramente bene accanto a qualcuno. Delle sensazioni strane avvenivano dentro di me, era tutto una prima volta.. non capisco cosa stesse succedendo..

Dopo dopo un messaggio su whatsapp..

Da Best❤️:

"eila!! Come va la vita lì in Inghilterra? Qua ci manchi da morire e vorremmo vederti il prima possibile! Un bacio, ci manchi!"

A Best❤️:

"besttt!!!❤️ mi manchi da morire anche tu e tutto il resto del gruppo... Qua più o meno tutto bene.. e ho "conosciuto" un ragazzo.. Liam Payne.."

Dopo buttai quel telefono sul letto e mi affacciai alla finestra e ammirai quel clima britannico e pensavo all'Italia .. Quella era la mia terra natale e mi mancava tutto di la.. Specialmente la mia amata e fortuitissima pizza. Quei pensieri però vennero interrotti da una sirena dell'ambulanza .. Non capivo cosa stesse succedendo perciò feci finta di nulla, mi stesi sul letto e provai a chiudere gli occhi.

Ovviamente quell'attimo venne interrotto dal mio fortuitissimo padre che sbatteva forti pugni alla porta minacciandomi di aprire, ma io facevo finta di nulla, volevo solamente stendere le mie menti e calmarmi..

Okay, questo capitolo è un po' azzardato. In futuro ci saranno cose migliori ahah
Cattivo papà!!

Grazie a chiunque legga questa storia!

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