Capitolo 5.

16 2 0
                                    

Era lí a terra e non sapevo cosa fare.. Non sanguinava, ma era solamente la a terra con gli occhi chiusi, ma non sentivo il suo respiro.. Ho paura.

Chiamai il 118, diedi tutte le informazioni possibili e dopo una trentina di secondi erano già arrivati, che rapidità!

Mi dissero di allontanarmi da Liam ma ero troppo disperato per allontanarmi da lui così rimasi comunque accanto a lui mentre i dottori facevano i loro controlli. Alla fine lo posizionarono nella barella e lo misero dentro il mezzo, io andai con lui.

Era già la seconda volta che andavo in ospedale per lui, era la seconda volta che aveva avuto problemi gravi.

Arrivammo il ospedale e lo misero in una delle stanze più vicine per controllarlo, ma mi fecero rimanere fuori per una questione di sicurezza..

Poco dopo arrivò una donna molto preoccupata che andò verso la stanza di Liam, molto probabilmente era la mamma. Andai da lei e cercai di farla tranquillizzare anche se le sue lacrime scendevano a fiumi.. Non capiva chi fossi infatti mi chiese chi ero, io risposi che ero un suo amico, anche se volevo dirle che ero follemente attrato fa suo figlio e lo volevo solo per me, ma va bene, cercavo di trattenermi.

Poco dopo uscì il dottore che disse a quella signora che Liam stava bene e che adesso era cosciente ma non sapevano dire le cause di quello svenimento,sempre se era uno svenimento..

Lei entrò, ma io no, andai via. Non so perché l'ho fatto ma non mi sentivo di vederlo un altra volta in quel lettino d'ospedale.. Così corsi per andare verso casa di Ariana, era sicuramente preoccupata infatti non appena arrivai c'era lei fuori dalla porta che si mangiava le unghia per la paura.

"MI VUOI SPIEGARE DOVE SEI STATO? MI È QUASI VENUTO QUALCOSA!"

"Entra Ariana sto bene, solamente un piccolo avvenimento, nulla in particolare"

"Nulla in particolare", si, era una bugia, ma non volevo pensare per ora a Liam, forse avevo come quella sensazione che mio padre mi odia sempre più proprio perché frequento lui, ma non facevo altro che pensarlo.

Era peggio della droga, forse nessuno mi poteva capire, ma io sapevo quello che significava guardarlo e non potergli dare un fottuto bacio..

Passammo l'intera giornata insieme e non fecimo che scherzare a altre cose del genere. Un bel pomeriggio anche se ormai era quasi finito. E beh, come al solito ecco che arriva la chiamata di papà, con la solita domanda è la solita risposta, ormai non ne potevo più di lui! Le zecche, uguale! Solo che le zecche si tolgono, lui no! Così gli staccai in faccia perché ne avevo abbastanza di lui è quello stalkerismo che usava su di me, non ne potevo più!

****

Erano quasi le 08:10 e la scuola stava per iniziare; io ed Ariana eravamo quasi arrivati e tutto sembrava andare liscio.. Entrammo e mi diressi verso la mia classe lasciando Ariana che si dirigeva per la sua.

Arrivai in classe e non c'era nessuno..ma come? Impossibile, oggi è lunedì e c'è scuola! Come mai nessuno è presente? Dopo sentí una voce provenire da destra e vidi Liam messo all'angolo come se stesse aspettando qualcuno, credo che stesse aspettando me. Ma non capisco ancora perché in classe non ci sia nessuno!

"Uhm ciao Liam, ti sei ripreso a quanto vedo!"

"Si"

"Sai qualcosa riguardo alla classe? Non c'è nessuno !"

Non rispose, ma semplicemente afferrò il mio braccio sinistro e mi tiró. Non so dove mi stava portando, ma la scuola era come se fosse deserta, era come se ci fossimo solo noi due, beh alquanto strano.

Mi portò in palestra e mi fece sedere sulle panchine, voleva semplicemente stare con me, perché il giorno prima non ha avuto la possibilità.. Che dolce, beh stesi con piacere con lui, stare con lui era qualcosa di magico è meraviglioso messi assieme, era bellissimo.. Non facevo che guardarlo con il suo sguardo rivolto sempre verso il basso e tutte le volte che alzava il suo io cambiavo direzione del mio sguardo per non incominciare ad arrossire. Ad un tratto, il silenzio si ruppe

"Allora, dimmi qualcosa di te!"

"Liam, ti ho detto anche tanto, non pensi?"

"Ma io voglio sapere molte più cose di te!" mi afferrò per le spalle e il suo viso era vicino al mio, la voglia di baciarlo era pari all'esplosione del Big Ban. "Sei interessante e ho bisogno di sapere più cose di te Rosario!"

Rimasi incantato il quei suoi occhi, sapevano sempre incantarmi, erano peggio delle anestesie pre operazione che ti fanno addormentare in soli pochi minuti, quegli occhi sapevano farmi incantare in pochi secondi.

"Rosario?!"

"Scusami..pensavo..cosa dovrei dirti?"

"Quello che vuoi"

Gli raccontai di mio padre, dei miei tagli, di altri argomenti poco importanti come cosa mi piaceva ascoltare o le cose che adoravo fare. Non appena gli dissi che la mia passione fosse il ballo lui fece una sottospecie di faccia interessata e ricambio dicendomi che lui sapeva cantare e che mi avrebbe aiutato a trovare una scuola di ballo. Beh molto gentile da parte sua, anche se ormai ero molto vergognato, ero forse un peperone in faccia.

Lui lo notò e mi abbracciò per darmi un po' di conforto e cercare di abbassare la tensione..

Quell'abbraccio? Qualcosa di fantastico..

Forse quella era l'unica mattina scolastica andava la pensa veramente alzarsi da quel letto e dirigersi verso quell'edificio infernale.

"Liam? Ma mi spieghi perché non c'è nessuno a scuola?"

"Beh ho detto a tutti di rimanere a casa, così potevo stare con te senza che nessuno disturbasse!"

A quel punto diventai ancora più rosso anche se tutto ciò era fottutamente dolce e non avrei smesso di ascoltarlo. Erano ancora le 8:40 ed eravamo soli in quel luogo e non sapevo cosa fare o cosa dire , era tutto troppo imbarazzante.

Poco dopo Liam si allontanò e lo sentì parlare con qualcuno al cellulare, diceva..

"Si!...si!...quasi compiuta la missione!....tranquillo, riusciremo a farlo stare una merda....a più tardi bro..."

Missione? Che missione? Ma okay, no mi stavo preoccupando..

Riusciremo a far stare male chi ? Ma Liam non era un ragazzo dolce? Boh, forse ho sentito male io.

Non dai molta importanza a ciò che disse, gli chiesi però con gli stesse parlando, lui rispose solamente con un 'un amico'. Mi stava nascondendo qualcosa, ma siccome non voglio essere troppo invadente, evito di fare l'appiccicoso e cerco di sorvolare a tutto ciò! Non credo stava tramando qualche piano diabolico per qualcuno! Non l'avrebbe mai fatto!

Passammo tutta la mattinata insieme, ma nessun bacio, nulla .. Ci speravo tantissimo nel suo contatto con le mie labbra, anche se sembrava non venire mai.

Dopo la "scuola" tornai a casa e come al solito le urla del babbo ci stanno, anche se ho fatto finta di nulla e sono andato avanti a testa alta.

****

Passò un'altra settimana dà quando sono arrivato a Brixton e un venerdì sera qualcosa sconvolse me stesso..

Okay, questo capitolo è una merda, speriamo che i prossimi vi piacciano.
Se vi piace la storia, fatela leggere in tanti ci tengo tanto!

Grazie a chi lo fa, baci!

|| Stole my heart ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora