Ai draghi piacciono le...

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È ridicolo. 

Sono un mago del fuoco e sto sudando come un dannato in chiesa.

Mantieni la calma! È solo Lucy per l'amor del cielo. Cosa potrà mai fare?

-Puoi chiudere la porta- comanda la maga degli spiriti stellari dopo un lungo mutismo. 

È la prima volta che parla da quando abbiamo iniziato a salire verso il patibol... a salire le scale verso l'infermeria.

Cazzo.

-Sarebbe meglio lasciarla aperta- mormoro con la maniglia ancora in mano. 

Ho il volto verso la porta di legno ma sento perfettamente che dietro di me Lucy si sta muovendo. 

Il coraggio di voltarmi a guardarla? Sparito come il mio sangue freddo.

Non essere ridicolo! Quando mai ho avuto sangue freddo?

Ma del resto temporeggiare mi farà guadagnare tempo! Ed il tempo è esattamente quello che non ho ma di cui, dio mi è testimone, ho disperatamente bisogno.

Mi verranno a salvare. Non mi abbandoneranno qui... giusto?

-Vuoi che gli altri sentano-

Per l'amor di dio: cosa devono sentire?

-Cosa? –

-Noi che facciamo sesso-

Il fiato mi rimane incastrato in gola, insieme a saliva, cuore, anima e fegato.

-Io pensavo a qualcosa di meno... si, insomma, diretto-

-Noi che: "facciamo l'amore"? – ritenta interpretando male le mie parole.

-Non intendevo diretto in quel senso-

Ho il volto in fiamme, le orecchie bollenti e la maniglia ancora in mano.

-Oh-

Ha capito! Gioisco

Ti prego non piangere.

-Possiamo masturbarci a vicenda! Ho sempre voluto fare un pompino-

D.I.O.

-Non intendevo nemmeno questo! –

-Giusto, giusto. Natsu... -

Oddio

-Si? –

-Ho sempre voluto farti un lavoretto di bocca-

Questo non aiuta!

Si sta addentrando in un argomento molto duro. Cioè spinoso! Non duro, duro no. Spinoso si. Molto, molto spinoso.

Non devo pensare al suo viso, alla sua bocca e men che meno alle sue labbra.

Le sue labbra su di me.

Le sue labbra molto calde e molto bagnate su di me...

Nel silenzio che si dilata tra di noi la maniglia inizia a scricchiolare pericolosamente. 

Con il sudore che mi cola sulla tempia abbasso lo sguardo solo per ritrovarmi le nocche sbiancate.

-Natsu? – sussurra languidamente.

La sua mano destra si posa, con estrema lentezza, sul mio addome.

Accidenti, quando si è avvicinata?

Le do ancora le spalle ma non riesco a voltarmi. 

Non posso, perché: come una versa seduttrice ha premuto il suo petto contro la mia schiena.

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