Quella mattina era piú fresca delle altre, i raggi del sole erano come freddi per la terra anche se, di nuvole, non ce n'erano molte nel cielo.Il paesaggio, però, era lo stesso luminoso e, per le strade, ce n'era di gente che passava a destra e a sinistra. Mitsuki, quella mattina si sveglió presto e, cosí, ebbe il tempo per prepararsi comodamente. Dopo essersi sistemato, come lui preferiva, uscí di casa salutando suo padre, intento a lavare la cucina, prese la macchina e si recó all'Uzumaki Kanpanī. Parcheggió e, con calma, si diresse verso l'entrata.le porte si aprirono e subito il celeste intravide una sagoma nera con chioma bionda spettinata e sguardo assonnato, quel ragazzo era Boruto. Era strano vederlo assonnato, sicuramente era ridotto in quelle condizioni a causa della serata precedente. Il ragazzo, ancora all'entrata, gli si avvicinó e con lui vide anche Sumire.
-Buongiorno a tutti e due-li salutó con sorriso.
-Buongiorno anche a te-
Rispose sorridente la viola.-Buongiorno Mitsu oaahhh-
Rispose Boruto per poi sbadigliare non curandosi di tapparsi la bocca.-Ti vedo stanco Boruto-
Gli chiese il celeste.-Si, ieri non sono riuscito a dormire nel migliore dei modi-
Rispose stiracchiandosi il biondo continuando a sbadigliare
-Oggi Sarada non c'é quindi posso aiutarti io a lavoro, che ne dici? Ti fa piacere una mano?-
Continuò.-Certo, mi fa piacere, peró se hai da fare non preoccuparti troppo, ieri sono andato abbastanza bene-
Rispose Mitsuki.-Ma che! Io non ho mai nulla da fare di cosí importante e poi, me l'ha chiesto mio padre, quindi, é come se fosse un ordine-
Disse Boruto come offeso.-Va bene, va bene, grazie-
Rispose infine, con sorriso, il ragazzo non volendo farne una discussione.Salirono all'ultimo piano e, mentre il celeste entrava nella stanza n. 1,Boruto andó a prendere i fogli di esaminazione e, quando ritornò, posò ben 23 fogli sul tavolo dove si erano posizionati.
-Abbiamo un bel po di lavoro da fare eh Mitsu? -
Chiese il biondo sia stanco che sorridente(non so se si é capita la sua espressione).Iniziarono con il primo batterio e ci impiegarono un'ora e mezza, per poi continuare, questa volta però, piú veloci. Erano arrivati al settimo foglio quando la campanella suonó e,tutti gli impiegati, uscirono per fare la pausa mattutina.Anche i due ragazzi uscirono e si recarono al bar del piano. Si sedettero e iniziarono a parlare.
-Stamattina mia madre mi ha ucciso-
Inizió il discorso il biondo tremando al solo ricordo.
-Mi ha fatto la solita ramanzina che non dovevo esagerare,che dovevo andarci leggero ecc ecc.. -
Spiegò con pochi dettagli scocciato.-Bhe, in effetti, vi eravate ubriacati tutti-
Rispose il celeste.-Si ma era la tua festa cavolo! Dovevamo festeggiare! Perché tu non ti sei lasciato andare?!-
-Perché sapevo già l'effetto che mi procurava l'alcol, per questo non ho esagerato, era una fortuna che Sarada abitava belle vicinanze, cosí non aveva bisogno di aiuto, mentre io ti ho dovuto riportare a casa, dato che sicuramente combinavi macelli-
Spiegó ridendo infine.-Si, mia madre me l'ha detto, grazie comunque -
Rispose sorridendo il biondo all'amico che ghignò come rrisposta.La campanella risuonó e i due si rimisero all'opera, non riuscirono ad esaminare tutti e 23 i fogli, date le ore che bisognavano impiegarci, la cosa positiva, peró, e che ne analizzarono 14. La campanella risuonó, segno di dover andare via, e subito Boruto si recó fuori dalla stanza trascinando per il braccio il compagno. Una volta usciti dall'edificio il biondo e il suo amico si misero su un muretto che recintava il grattacielo.
-Che ne dici di venire a casa mia domani? Non dobbiamo nemmeno andare a lavoro -
Disse Boruto tenendo lo sguardo alzato osservando il chiaro cielo.-Perché no-
Rispose il celeste facendo la stessa azione dell'amico.-va bene, allora é deciso! Domani vieni a casa-
Disse sorridendo L'Uzumaki.-Eh eh va bene-
Rispose ridendo Mitsuki.-Borutoooo??? Vieni dobbiamo andare-
Gridò una voce familiare al destinatario del messaggio.I due abbassarono lo sguardo e video che il padre del biondo, Naruto Uzumaki, stava chiamando il figlio per andare a casa. Boruto scese dal muretto e salutó l'amico.
-Non ti scordare miraccomando, domani a casa mia e se ti dimentichi sono guai-
Disse sicuro di sé e fiero dell'ultima frase.-Non mi dimentico, ciao Boruto, buon pranzo-
Rispose sorridendo il celeste
Il biondo gli fece un sorriso e si allontanó andando dal padre gridando al compagno augurandogli buon pranzo.Mitsuki rimase ancora un po di tempo seduto sul muretto guardando come la macchina dell'amico si allontanava dall'edificio e da lui. Il biondo era sempre stato al suo fianco quando aveva bisogno di aiuto e anche lui fece lo stesso, anche adesso, si aiutano a vicenda, come migliori amici, anche se il celeste non credeva in essi, ma solo ad amici stretti come lui e Sarada.Diede un ultimo sguardo al cielo e dopo si recó in macchina, accendendola e avviandosi verso casa.
Continua...
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~𝐼𝐿 𝑀𝐼𝑂 𝑆𝑂𝐿𝐸~[𝑀𝐼𝑇𝑆𝑈𝐵𝑂𝑅𝑈]
FanfictionSalve a tutti, la storia che ho scritto é una Mitsuboru, ovvero, una ship yaoi tra Mitsuki e Boruto, vi dico sin da subito che presenta varie parole scritte male e per questo scusatemi,solo che i capitoli sono abbastanza lunghi e non ho il tempo di...