DATA 01: "Una bizzarra quotidianità"

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Viviamo in un mondo dominato dai quattro elementi: Acqua, Terra, Aria e Fuoco.

Gli esseri umani sono dotati della capacità di domare uno di essi e di avere abilità speciali affini. Queste, la società, aveva iniziato a chiamarle Quirk.

Da quando si ha memoria, non è mai esistito un umano che ne fosse privo e, forte o debole che sia, veniva utilizzato dal suo possessore per semplificare la vita.

C'era chi sfruttava le proprie dita umide d'acqua per innaffiare i campi, chi accendeva una flebile fiammella per illuminare la via, chi sfruttava le correnti aeree per svolazzare nel cielo e chi comunicava con la terra per sentirne ogni sua linfa vitale e aiutarla.

Nonostante ogni elemento si manifestasse in maniera opposta all'altro, gli umani erano uniti dalla Natura che, generosa, concedeva a loro questi poteri col compito di farne tesoro e usarli per innocenti scopi.

Eppure, in una società come quella in cui viviamo oggi, questa fondamentale regola sembra essere stata dimenticata.

Il potere dei quattro elementi sono capaci di sopraffare il corpo della persona che lo ospita, se quest'ultima non impara a gestirlo e ad accettarlo.

E alcuni, pur di raggiungere il proprio obiettivo, si lasciavano soggiogare dall'elemento trasformandosi in esseri composti interamente di acqua, fuoco, aria o terra.
Era così che nascevano gli Elementali, creature senzienti col solo scopo di far prevalere la propria potenza sopra gli altri elementi. Una volta trasformati non vi era più punto di ritorno: l'unica via d'uscita era la morte.

Ed è per questo motivo che, negli anni, piccoli gruppi di persone avevano iniziato a contrastare la minaccia con i propri Quirk, sputando sangue, sudore e diventando loro stessi degli Elementali accecati da un obiettivo nobile, che, nonostante la trasformazione, accompagnerà i loro cuori eroici fino al loro ultimo battito.

Per questo, per onorare quegli umani che si batterono per ottenere il mondo in cui viviamo oggi, assunsero il nome di Hero.

Questo, prima, divenne un mero nominativo per ricordare le loro gesta, poi qualcuno iniziò a prendere spunto dai loro principi, la voce si sparse, persone da tutto il mondo erano entusiasti di ciò che era stato e di ciò che sarebbe potuto essere fino a rendere quel nome una vera e propria professione per contrastare il male che si cela nell'ombra.

Il mondo in cui viviamo oggi ne ha bisogno, necessita di una luce potente che accechi la più infima minaccia di morte.

Ha bisogno di eroi, di Hero, formati, brucianti di passione e volenterosi.

Ed è a questo scopo che nacque la Yuuei.

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Sentire le doghe del suo letto urlare non era proprio il genere di risveglio che si aspettava Izuku.
 
"Dannazione, ma ti vuoi svegliare!?" l'oggetto fece stridere i denti legnosi producendo un suono che disturbò molto l'udito del ragazzo.

"Non si può neanche dormire in pace..." Midoriya spalancò la bocca in un sonoro sbadiglio, rilassato come non mai.

Del resto, che senso aveva ascoltare il suo vecchio e rumoroso letto in legno?

"Te lo lascerei fare, se non dovessi andare a scuola! Dimentichi sempre che sei stato ammesso alla prestigiosa scuola di eroi, la Yuuei?"

Al sentire quel nome, il giovane scattò in piedi ignorando i muscoli stirati e volò in bagno. Maledizione, Aizawa era molto più cattivo di quel che si aspettasse e metteva sotto la sua classe con allenamenti ben più che intensivi: facevano un male cane, diavolo!

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