3 mesi dopoQuel giorno rimase perfettamente impresso nella mente di Izuku, come una stampa.
Già...
Perché aveva decretato l'inizio del suo gigantesco, faticosissimo e isolatissimo inferno!
Gigantesco perché era talmente vasto e lungo che non vedeva mai la fine, faticosissimo perché allenarsi tre ore la mattina presto e due la sera più la giornata scolastica era impensabile, isolatissimo, beh, perché...
Non parlava con qualcuno da almeno 3 settimane.
Fatto salvo del pomeriggio (unico suo tempo libero) dove si trovava con Todoroki per spiegargli inglese; riusciva a malapena ad interagire con Uraraka e Iida.
A scuola rimaneva costantemente concentrato sullo studio e nelle pause sfruttava quei pochi minuti per schiacciare un pisolino. Non che intendesse dormire, solo non ce la faceva: prendeva il suo katsudon, lo mangiava in fretta e furia e si addormentava con ancora le bacchette in mano.
I suoi due amici erano gli unici a sapere di questo allenamento speciale con All Might, benché fosse difficile nascondere che Midoriya si stava allenando più degli altri e in maniera anche un po' autolesionista.
Alla comparsa dei primi cerotti nessuno si era posto domande, del resto alla Yuuei erano la cosa più normale che esistesse.
Però quando i cerotti si trasformarono in bende e le ferite divennero profonde cicatrici l'occhio di chi era interessato era già stato posato su Izuku.
Però non poteva dire nulla, neanche di cosa faceva la sera quando usciva e ritornava dopo le undici tutto ammaccato.
All Might aveva preferito non divulgare la scelta del suo nuovo pupillo, d'altronde avrebbe coinvolto numerosi questioni su di lui che avrebbe volentieri evitato.
Come per esempio il suo fisico.
Vederlo senza la "Stone Form" la prima volta, per Midoriya, fu come trovare il Santo Graal.
La figura gracile dell'insegnante, i capelli biondi ammosciati su sé stessi e gli occhietti piccoli davano più l'impressione di trovarsi di fronte ad un vecchietto arrabbiato con la vita.
Fu così che non imparò solo una cosa nuova sul suo idolo, ma anche come egli si lasciasse avvolgere dalla roccia senza timore di essere travolto dall'elemento.
Osservare le piccole pietre crescere pian piano sulla pelle dell'insegnante, ricordò molto ad Izuku la sua prima manifestazione dell'elemento alle elementari. E della sua paura.
All Might, agli inizi, gli aveva spiegato per bene come superare il suo blocco psicologico, che il timore era comprensibile, ma che era d'obbligo superarlo per diventare un eroe. Quello sarebbe stato il suo primo requisito per arrivare in cima.
Il professore era stato molto chiaro: la mattina sarebbe stato presente ad allenarlo, mentre la sera Midoriya si sarebbe dovuto gestire autonomamente.
L'obiettivo era uno solo: non perdere il controllo.
Gli era stato fornito, in via del tutto eccezionale, il blocca-quirk che All Might aveva utilizzato quando si allenava e per Izuku fu un altro colpo al cuore: un finissimo anello di un metallo pregiatissimo, contente un particolare microchip che, superata una certa soglia di potere, si attivava, ora abbelliva il suo dito.Uno strumento fondamentale per chi, come lui, era alle prime armi, ma era inutile quando si voleva innalzare il bisogno di potere perciò, prima o poi, Deku si sarebbe dovuto confrontare con i fantasmi del suo passato.
Il ragazzo quasi si era sciolto quando se lo era messo al dito.
Non poteva essere vero che lo Hero numero 1 gli avesse ceduto il suo preziosissimo e carissimo blocca-quirk!
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Fiori bagnati
Fiksi Penggemar[Tododeku] [4Elements!AU] "Viviamo in un mondo dominato dai quattro elementi: Acqua, Terra, Aria e Fuoco. Gli esseri umani sono dotati della capacità di domare uno di essi e di avere abilità speciali affini. Queste, la società, aveva iniziato a chia...