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Vago per la città senza una meta precisa, non ho voglia di tornare in hotel e preferisco restare un po' all'aria aperta. Ripenso alle parole di mio padre e di Claire, da lei mi sarei aspettata di tutto ma da mio padre un comportamento così non lo avrei mai immaginato.

Quando mia madre morì ero sicura che mio padre non avrebbe cercato un'altra donna, ma non fu così. Mi presentò Claire. All'inizio lei sembrava carina e gentile, cercava di farmi sorridere e passavamo molto tempo insieme.  Cambiò tutto quando si sposarono. Il giorno del matrimonio fu il più brutto della mia vita: non accettavo di vedere mio padre felice con una donna che non fosse mia madre. Dopo il matrimonio Claire venne a vivere con noi e si dimostrò come la matrigna di Cenerentola. Era antipatica ed era interessata solo a sè stessa e ovviamente mio padre la assecondava in tutto.Io mi sentivo sola, ma cercavo di andare avanti e nel frattempo il mio cuore diventata sempre più duro e si pietrificava. 

Per tutti questi motivi sono diventata la Victoria che tutti conoscono: dura, senza sentimenti e senza pensieri. In realtà sono piena di emozioni e di pensieri e un giorno esploderò colpendo tutti quelli intorno a me.

Per il momento, però, a colpirmi è un ragazzo che mi afferra per il braccio e mi fa fermare.

Mi volto velocemente pronta per litigare, ma appena mi giro mi perdo in quei bellissimi occhi.

Quegli occhi visti venti minuti prima che ora, alla luce del sole, sono quasi verdi.

"Che vuoi?" Cerco di tornare in me e rispondo acida.

"Voglio solo sapere come stai, te ne sei andata piangendo."

"Sto bene grazie per l'interesse, ora puoi tornare da tutti i tuoi amici."

"Se ne sono andati subito dopo di te."

"Potevi seguirli, invece di perdere tempo con me." Dico mentre mi allontano e mi avvio verso la strada per tornare in hotel. 

Sento i passi del ragazzo sempre più vicini e cerco di aumentare il passo, ma ovviamente lui è allenato e mi raggiunge velocemente.

"Io non ho voglia di ascoltare le loro chiacchiere, tu mi sei sembrata molto più interessante"

"Bhe come puoi vedere mi cercano e devo andare" Dico mostrando il telefono che squilla.

"Allora ci si vede in giro" Dice, ma io non rispondo e me ne vado ringraziando mio papà che mi ha chiamato, che fortuna!

No, ma quale fortuna: è ovvio che volevo rimanere con lui! 

Quando arrivo in hotel, vedo mio padre e Claire nella hall. Mi raggiungono subito e le loro facce non mi piacciono per niente. 

"Finalmente, eravamo preoccupati. Dov'eri?" Domanda mio padre con tono decisamente arrabbiato.

"Lontano da voi" Rispondo nervosa.

"Victoria, non parlarmi così e ora vai in camera a preparati per la cena di stasera. Mangeremo con tutta la squadra, inclusi i piloti. Quindi vedi di non farmi fare brutta figura."

Prendo l'ascensore mentre penso al fatto che stasera lo rivedrò e non sono assolutamente pronta.

Rinascere~Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora