Sotto le palbebre
Se scavo col dito
Cavo fuori
Due biglie colorate.Non mi occorrono
Sono difettose
Abbasso le serrande
E osservo in un altro modo.Odo il passo strascicante di lui
Quello agitato di lei
Il russare profondo
Il riso innocente.Mani che si muovono scattanti
Perchè il tempo è poco
E gli acari si accumulano
Senza nemmeno avvisare.Queste mura che mi riparano
Odorano di loro stesse
Un profumo dolce
Che mi concilia il sonno.Certe volte volano parole taglienti
Che mi squarciano la carne
E sanguino sorridendo
Perchè l'amore non si puó ricucire.Quello stereo a cui non arrivo
Fa girare i dischi
Che tanto mi fanno bagnare le guance
Scandendo il ritmo
Della mia malinconia.Delle mani, quelle così familiari
Mi stringono
Fermandomi quando tremoQuesta è casa
Dove quando vorrei solo
Fracassarmi la testa
Mi viene messo sotto un cuscino
Per proteggere i miei sogni.
STAI LEGGENDO
Pillole di poesia
PoetryUna raccolta di poesia, per sopravvivere alla quarantena con l'arte tra le mani