La sensazione di qualcosa dentro quel buco la confondeva, sentiva dolore e piacere, ma era troppo grosso. A Sydney poco importava, decise di spingersi più a fondo e penetrarla ancora di più. Piangeva, motivo per cui ci stette poco in quel buco. Una volta slacciato lo strap-on toccava alla ragazza vendicarsi, legò i polsi di Sydney ed iniziò a toccarla con tremenda voglia, a stimolarla con diversi dildi e giocattoli. Inoltre la fece bere come Sydney chiedeva, fino a farle perdere del tutto la cognizione delle cose. L'unica cosa, oltre a questo che ricordava, era la ragazza che tentava di infilarsi la bottiglia in un buco chiaramente troppo stretto, sotto le risate esagerate delle due.
Era mattina.. forse sera, la gola era estremamente secca e la testa gli scoppiava. Portò le ginocchia sul petto, rannicchiandosi lentamente e si massaggiò le tempie che sembravano esplodere. Faceva freddo, quindi si accarezzò la pelle morbida e quasi insensibile per colpa di quella gelida corrente che proveniva da qualche finestra lasciata aperta. Aprendo lentamente gli occhi si accorse della situazione. Di fronte a sé c'era l'ennesima ragazza abbordata in chissà quale discoteca e si trovava in un garage.Guardandola meglio si rese conto che era una ragazza un po' bruttina, doveva aver esagerato per averla portata a letto. Molto minuta e con curve presenti, un seno a pera e un culo così sodo che istigava violenza. Il problema era più su'.. sembrava gli avessero schiacciato il naso a suon di pugni e quegli zigomi così prorompenti e la mascella storta la rendevano inguardabile in viso. Piano piano si ricordò il ricordabile, dello strap-on che Sydney gli aveva infilato nel buco sbagliato per finire alla scena della bottiglia, qualcosa che si sarebbe ricordata a vita.
Lentamente Sydney decise di svegliarsi e sentì un piccolo dolore in mezzo al sedere; aveva ancora infilato un piccolo dildo, quindi lentamente lo tolse senza far rumore. La ragazza si era chiaramente vendicata.
<< Cavolo.. e così la prima volta nel culo me la prendo mentre sono ubriaca marcia e neanche lo ricordo... >>
Si mise una mano sulla bocca, pentendosi di aver quasi svegliato la ragazza e prese i vestiti di corsa correndo verso il bagno. Mentre respirava a fatica si guardò allo specchio. Era sempre bella come ogni giorno: lineamenti gentili, occhi neri, labbra carnose e capelli corti neri come la pece. Aveva i capezzoli turgidi e dei graffi sul collo con del sangue rappreso. Aveva diversi odori addosso, ma decise ugualmente di vestirsi per scappare il più velocemente possibile da quel garage inospitale. Proprio mentre stava per andarsene notò all'uscita la ragazza, ancora nuda, vicino la porta.
<< Dove vai? Non mi hai neanche dato il tuo numero.. non ti va di rifarlo?>>
Cazzo. Era l'unica cosa che riusciva a pensare Sydney. Era sempre così, si innamoravano di lei e doveva trovare una scusa per andarsene senza dar numero o nome.
<< Ecco.. in realtà sono fidanzata, potremmo rifarlo ma il cellulare me lo controlla spesso. Mi chiamo Eleanor, mi farò viva ok? Ora devo andare, mi staranno cercando!>>
La ragazza bruttina si fece da parte con uno sguardo un po' rattristato e Sydney ne approfittò per filare via. Era riuscita a sfuggirle.
STAI LEGGENDO
Sydsex
RomanceLa storia narra di Sydney, una sesso-dipendente alla ricerca però di una relazione stabile con le sue manie violente e molto particolari.