T.n's pov
Quell'arco di tempo passato fuori,durò troppo poco per i miei gusti: rientrare in quella casa mi trasmetteva solo un senso di fastidio e irrequietezza enorme..e in tutto questo,i suoi piani riguardo a me mi sono ancora sconosciuti..
"Pensavo che volesse vendicarsi o qualcoda del genere,ma perchè è così calmo?..la cosa non mi rassicura affatto e non fa che creare altri dubbi.."
Sono seduta sul letto con le gambe tenute strette al petto e lo sguardo perso a guardare il vuoto. Non riesco a pensare a niente,di nanzi a me mi si presentano solo scenari drammatici..
"A questo punto non so se sperare ancora di essere salvata..potrebbero finire nei guai,o peggio, essere feriti,non me lo potrei mai perdonare se succedesse.
Adesso che poi ho trovato la mia luce,non voglio assolutamente rovinare tutto come sempre..
Ms più tempo passa,più mi illudo in speranze fasulle costruite sulla fiducia che ho in lui.
Non so cosa debba pensare più."Guardo sull'orologio attaccato al muro e noto che son le 19:20,la sera è già calata da un pezzo ma io me ne rendo conto solo ora che giro lo sguardo verso la finestra.
《È già sera..?》
Mi sembra di essere stata in tutt'altra dimensione per non so quanto tempo.
...《te che dici bella addormentata? 》
"Perchè devo avere proprio lui a sorvegliarmi adesso?
Almeno l'altro era leggermente più sopportabile.."...《tra un po' dovrai scendere nella sala da pranzo,non obiettare e stai a quello che ti dico.》
《Digli pure che io resto qua,e che si sogni che io scenda da lui.. preferisco di gran lunga restare a digiuno.》
...《cos'è che non ti funziona in quella testa che ti ritrovi? Non capisci le parole "è un ordine"?》
《Tu sembri non comprendere invece le mie parole.
No,anzi,starò nello stesso tavolo di quello stronzo solo da morta ma fino a che avrò vita,non avrà modo di vedermi ubbidire come un cane》
Il tipo sembrò innervosirsi ulteriormente
a questa mi affermazione e si avvicinò verso di me.....《senti,qui andremo d'accordo solo se per una cazzo di volta chiudi quella bocca che ti ritrovi e stai a ciò che ti viene detto.
Vuoi fare tanto la coraggiosa? Lo vuoi fare?》È come se mi stesse dando un avvertimento,più che cercare di mettermi paura.
Si alzò la manica della felpa nera mostrando delle cicattici che sembravano essere anche abbastanza profonde..
....《obbietta,e il tuo corpo sarà il prossimo.》
"..quello è un mostro..fare del male anche a chi lavora per te...devi essere malato.."
《Quella però,non è una cicattice data da un colpo di pistola..?》
Chiesi rivolgendomi al segno che riportava sull'avambraccio.
....《quello non è opera sua.》
Riabbassò la manica e ritornò vicino alla porta restando sempre a controllarmi.
《Chi è stato allora?》
....《è diventato parliamo dei cazzi miei ora? Non sono tenuto a dirti tutto di me. Quella ferita me la sono fatta fuori di qui,punto. Ritorna in silenzio come eri prima.》
《Fino a prova contraria posso parlare quanto voglio..》
....《vediamo se ci riesci anche con un cuscino sulla faccia allora.》