Yui Hori

361 18 9
                                    

"Fa ciò che senti giusto nel tuo cuore, poiché verrai criticato comunque.
Sarai dannato se lo fai, dannato se non lo fai."
~Eleanor Roosevelt~
🌸🌸🌸




"Yui, vieni a fare colazione!"

Mi metto seduta sul letto stropicciandomi gli occhi, ma che ore sono? Mi sembra di aver dormito così poco... controllo la sveglia sul comodino...le 09:21.....poco male....

ASPETTA!

LE 09:21?! CAZZO!

Provo a scendere velocemente dal letto con l'unico risultato di aggrovigliarsi nelle coperte e cadere rovinosamente per terra portando il lenzuolo con me. Subito sento un aggressivo miagolio a qualche centimetro da me.

Mi metto subito in piedi, sollevo la mia gatta dal pavimento e le do un bacetto veloce sulla testa "mi dispiace di averti fatto cadere Ojou-Sama" poi la poso sul letto.

Mi precipito verso l'armadio e prendo la divisa per poi indossarla in tempo record. Sono in mega ritardo, i professori mi uccideranno!

Scendo giù dalle scale correndo mentre continuo a ripetere "sono in ritardo, sono in ritardo, sono in ritardo!"

Entro in cucina, metto una fetta di pane tostato in bocca e scappo verso la porta di casa mettendomi lo zaino in spalla.

"Yui ma dove stai andando così di fretta?" Mi chiede mia madre con una faccia perplessa e confusa. "Secondo te? A SCUOLA, È TARDISSIMO!" Le urlo contro.
Per tutta risposta scoppia a ridere e mi guarda come se fossi la cosa più divertente al mondo.

"Cosa c'è?"

"Yui la scuola è finita ieri ahahaha!"

Ah....giusto

"Sei sicura di voler entrare allo Yuei? Sai, se neanche sai distinguere un giorno da un'altro non so quanto tu possa essere pronta per diventare un'eroina ahahaha!"

Ridacchio leggermente "smettila di prendermi in giro mamma, mi sono distratta un attimo".

Magari non è un inizio molto originale per una storia ma in qualche modo doveva pure cominciare, no?

Mi chiamo Yui Hori e vivo in questa casa con mia madre e la mia gatta se non si fosse capito. A novembre compirò 15 anni. Non sono ne bassa ne alta, sono di statura media si può dire...credo, sono abbastanza magra, non sarò un chiodo ma credo di aver raggiunto il mio peso forma ideale. Ho i capelli lunghi e lisci, sono castani. Ho gli occhi ambrati.
Non so perché mi sto presentando, mi sembra anche una cosa molto stupida da fare ma boh...mi sembra di parlare da sola. È strano presentarsi a degli spettatori che non puoi ne vedere ne sentire...mi mette un po' a...disagio, come tante altre cose del resto.

Finita la colazione me ne ritorno in camera dove sistemo l'enorme caos creatosi dopo il mio risveglio abbastanza turbolento. Mi tolgo la divisa della scuola e la ripongo nell'armadio. Dio se odio quell'uniforme, mi fa ricordare cose che avrei voglia di dimenticare. Non è neanche nella migliore delle condizioni: ha uno strappo sul polsino sinistro e mia madre ha dovuto cucire una toppa sul fianco della gonna dato che si era strappata...anzi.....me l'hanno strappata.
Nella mia scuola media non avevo molti amici, no forse è meglio dire che non avevo amici, non che io fossi intenzionata ad averne.
A me andava bene restare nel mio angolino come alle elementari, quando i bambini mi ignoravano su ordine delle loro madri.
Inizialmente ci rimanevo male, ma poi ho imparato a farci l'abitudine. Be forse neanche io se fossi stata una mamma avrei permesso ai miei figli di fare amicizia con la figlia di un ex villain.

Si avete capito bene
Ex villain, mio padre per l'esattezza. Ma tranquilli è morto quando avevo 5 anni in circostanze che ora non ho voglia di descrivere.

Come stavo dicendo alle medie non sono stata del tutto ignorata, anzi mi venivano dedicate attenzioni speciali da parte di alcuni miei compagni di classe, tipo botte, insulti e cose di questo genere. Ma io non sono depressa per questo no no, oddio forse un pochino si, ma più che depressa sono arrabbiata.

Arrabbiata con il mondo, perché si ferma solo alle apparenze.
Si, mio padre era un villain, ma era cambiato, aveva capito che la strada che aveva intrapreso non era quella giusta. Ovviamente nessuno lo ha mai riconosciuto...

Sono arrabbiata perché tutti hanno sempre pensato che anche io avrei finito per diventare una villain, senza mai provare a conoscermi veramente e capire che tipo di persona sono.

È per questo che ho deciso che sarei diventata un eroina, per smentire tutti quanti e per far capire al mondo che le persone cambiano.

Oh si gente state molto attenti perché da oggi inizio a giocare anche io!

Ehilà Ehilà miei dolci cupcakes alla vaniglia! Spero che questo capitolo iniziale vi sia piaciuto! Geniale l'idea delle citazioni all'inizio dei capitoli vero? Si lo so sono un genio, oh non c'è bisogno di adularmi così tanto, così mi fate arrossire! Un ultima cosa! Ci sarà un disegno per ogni capitolo! I disegni sono stati realizzati da me su iPad a volte con una base per aiutarmi! Se vi piacciono, avete la mia autorizzazione per fare screen e cose varie!
Ci vediamo al prossimo capitolo, ciaooooo!
~Omega🦄~

Stupido RiccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora