Stupido Riccio

Attesa

"Si vede bene solo con il cuore.
L'essenziale è invisibile agli occhi"
Antoine de Saint-Exupéry
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Ehilà ragazzi. Scusate questa piccola intrusione a inizio capitolo, ma ho appena scoperto una cosa interessante. Per scrivere questa storia sto rileggendo il manga per assicurarmi di fare le cose come si deve. C'era qualcosa però che non mi tornava in concetti di tempo. Ho scoperto che le scuole giapponesi iniziano ad aprile e finiscono a marzo. Insomma hanno un sistema abbastanza diverso dal nostro. Per questo la mia storia è sbagliata con i tempi. Ma facciamo finta che tutto questo non sia successo. Quando finirò il libro farò una revisione totale e sarà ancora più bello e scritto nei giorni esatti.
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Sono in casa senza fare niente da giorni e sto aspettando questa cavolo di risposta della scuola. L'attesa è snervante e la mia agitazione sta crescendo.

Sono seduta in camera mia sul mio letto. Stavo leggendo un libro non proprio felice (Il Ritratto Di Dorian Gray di Oscar Wilde) e piuttosto inquietante.
Chiudo il libro. In questi giorni ho provato a distrarmi con qualsiasi cosa: libri, film, riviste varie, musica...
Eppure sono sempre agitata, non riesco a rilassarmi.

Mi alzo dal letto e vado verso la finestra aperta. Mi appoggio sul davanzale.
Da qui riesco a vedere un po' del tetto della scuola media. Ero andata in quella scuola solo per la vicinanza con la casa senza far caso a che tipo di gente ci andasse. Mia madre invece si era informata. Le avevano detto che era una normale scuola media con delle recensioni abbastanza buone e professori abbastanza validi. Poi alla fine si è scoperto che la qualità era molto più bassa.

All'inizio venivo ignorata da tutti, ma poi qualcuno ha deciso di intromettersi nel mio angolino di solitudine in modo abbastanza discutibile. Un gruppetto di 4 ragazzi ha iniziato a darmi fastidio ve l'ho già detto che tipo di fastidio e non ho voglia di ripeterlo.

Ripensando queste cose mi riviene in mente il ragazzo che ho 'incontrato' all'esame. Quello sicuramente era un bulletto. Si vedeva benissimo. Arrogante, egoista e presuntuoso! Spero tanto di non ritrovarmelo in classe se venissi presa. Non penso riuscirei a sopportarlo.

Ad un tratto vedo passarmi davanti un gatto, IL MIO GATTO!

"Ojou-Sama! Che cosa stai facendo sul tetto?!"

La prendo e la rimetto dentro casa

"Devi spiegarmi come hai fatto ad arrampicarti sul tetto!"

E adesso voi starete pensando "ehi! Ma questa scema parla con i gatti!"

Tranquilli sono cosciente che non potrà mai rispondermi. Parlare al gatto è un'abitudine che mi è rimasta da quando ero piccola.

Mia mamma, dopo la morte di papà, è stata licenziata e per lei è stato molto difficile trovare lavoro e occuparsi di una bambina piccola. Oh...forse dovrei dirvi come si chiama mia madre...si credo di sì. Mia mamma si chiama Akemi, Akemi Hori. Quando andavo in prima elementare faceva un lavoro che la teneva occupata tutto il giorno ed io restavo sola. Così una sera quando è tornata a casa, dalla sua borsa è uscita una piccola gattina di un anno. Era molto graziosa, era bianca con una macchia nera sul lato sinistro della testa.

"Come si chiama?"

"Sei tu che devi darle un nome"

"Beh...allora...la chiamerò Ojou-Sama!"

Così le ho dato questo nome (Ojou-Sama= signorina/regina).

Dato che stavo da sola tutto il giorno ho iniziato a parlarle e questa abitudine mi è rimasta fino ad oggi.

Mi metto a fare un po' di coccole al gatto. Adesso è un po' vecchiotta, ha quasi nove anni ma continua ad avere un pelo meraviglioso.

Comunque tornando a noi, sto ancora aspettando questa stramaledetta lettera. Ma perché devono metterci così tanto?! Io voglio la mia lettera!

Presto arriva l'ora di cena e scendo giù a mangiare. Sta sera riso. Io amo il riso! Sta bene con tutto, posso metterci qualsiasi cosa. Solo che oggi non mi sento molto in vena di condirlo con anche un filo di olio.

"Yui che cosa stai facendo?"

Alzo lo sguardo verso mia madre e mi accorgo di essermi persa per un po' nei miei pensieri.

"È da dieci minuti che giri le bacchette nel riso, non hai mangiato nemmeno un boccone"

"Scusa mamma adesso mangio"

Lei mi guarda preoccupata "sei sicura di stare bene?"

"Si, sto benissimo"

Dopo cena me ne torno in camera e mi metto a dormire.

C'è un enorme gatto che mi sta inseguendo lungo un tunnel. Vedo la fine del tunnel ma per quanto io corra non riesco a raggiungerla. Poi ho questo enorme felino dietro che mi rincorre. Oddio mi ha raggiunto oh no! Adesso mi mangerà!

Mi sveglio di soprassalto. Ma guarda te che razza di sogno... Ma che ore sono?
Le 11:06, è un po' tardi ma vabbè.

"YUI YUI! SBRIGATI! VIENI GIÙ PRESTO!"

Sento mia madre urlare. Oh mio Dio che cosa è successo adesso!?

Mi precipito giù ancora in pigiama
"COSA, COSA È SUCCESSO!?"

Mia madre mi guarda con una faccia tra il felice e lo psicopatico. Tiene in mano una busta di carta. No...non ci credo

"FINALMENTE È ARRIVATA!" urlo in preda all'agitazione. Mia madre mi passa la lettera e io mi precipito in camera a leggerla.

Akemi (mamma di Yui) POV.

Sono un paio di minuti che Yui è chiusa in camera sua. Finalmente è arrivata la lettera da parte della Yuei. Si è impegnata così tanto per l'esame di ammissione. Non riesco a pensare a cosa potrebbe succedere se la rifiutassero. Sono sicura che il suo esame sia stato un successo e se non vorranno prenderla per via di suo padre...beh allora se la vedranno con me.

Se dovesse succedere andrò lì a lamentarmi anche se Yui non me lo permetterebbe mai. È troppo orgogliosa. Ma non riesco a smettere di pensare a cosa potrebbe succedere se la rifiutassero.

Oooh non ne posso più di aspettare, voglio sapere cosa sta succedendo.

Ad un tratto vedo Yui scendere lentamente le scale.

"Allora come è andata? Ti hanno preso?"

Lei alza lo sguardo. Ha gli occhi pieni di lacrime e un'espressione sconvolta sul viso.

"Oh no... non dirmi che ti hanno bocciato! Oh non è possibile! Ma come si permettono! Ooh vedrai come si pentiranno dopo che io-

"Mamma..." mi interrompe e fa un piccolo sorriso.

"Mi hanno preso."

Hello my pretty babies! Come va? Yui è stata ammessa alla Yuei? E ora cosa succederà? Boh non lo so neanche io... vabbè! Lo scopriremo solo vivendo! Alla prossima bambini!
~Omega🦄~