Da Un Compito Per Domani Ad Un Possibile Invader Zim X Reader Oneshot 😂

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Un compito per domani diventa magicamente un crossover-oneshot pazzesco con Invader Zim, sopra la pagina un artwork stupendo disegnato nientemeno che dalla grandiosa Vivziepop (Vivienne Medrano).E tutto grazie a me, LouJ3st3r! Godetevelo ragazzi!

•Avviso: Nessuna menzione di sezioni legate a [Y/N]

Dib X Invasore Irken! Lettrice

–Ah, finalmente... La sedia era decisamente troppo scomoda. Da segnalare al mio agente.–
Scendo dalla mia navicella e metto piede su una specie di tappeto verde. Al tatto sembra liscio. Un secondo, devo vedere che cos'è. Non è quello il motivo per cui sono sbarcata su questo pianeta? Sono un invasore proveniente da Irk, ovvio che devo analizzare quello che mi trovo davanti. Altrimenti come farò ad utilizzare efficientemente le risorse e a conquistare la Terra? Cosa saprà la stazione delle mie scoperte? Come farò a ricevere dei prestigiosi premi di ricerca?!
A-hem. Tornando a noi, siccome non ho mai visto una cosa del genere sul mio pianeta che, al contrario, è tutto roccia e sabbia, prendo uno dei fili verdi che si trovano a terra e lo porto nella cabina. Sullo schermo compare la scritta "erba sintetica".
–Perché, esiste anche quella vera?– borbotto, scendendo di nuovo dalla navicella. Già non ce la faccio più. La mia prima missione, di cui dovrei essere orgogliosamente fiera, sembra in procinto di uccidermi. Non dovrebbe essere così. Ma poi perché pensare proprio ora alla... Come si chiama... All' erba sintetica, quando posso vedere tutte le cose che questo posto ha da offrire? Non sembra una cattiva idea. –All'erba penserò più tardi.– dico, e premendo un tasto su uno dei miei bracciali, sembro un essere vivente della Terra. Devo ammetterlo, anche i vestiti cambiano ed è veramente fastidioso. Ma non è un difetto, quindi devo per forza arrangiarmi.
Se guardo in alto, il cielo è blu chiaro con chiazze di fumo bianco ben visibile e il Sole è grande quanto un bignè.
Sarà giorno magari... Ho sentito dire che la Terra subisce molti cambiamenti climatici: è soleggiato, "piove" o "nevica". Altre volte "grandina". Direi che questa volta c'è solo un po' di vento. Apparte lo smog che domina un quarto della vista magnifica.
Guardandomi intorno, oltre l'erba sintetica che senza dubbio rovinerebbe la ricerca di qualsiasi invasore Irken (comincio a credere che i miei colleghi non abbiano avuto problemi come questo), trovo grattacieli enormi e reti ferroviarie di ogni genere. Non me l'aspettavo. Accidenti a quelli che dicevano "gli umani non sono così moderni cone noi e non possiedono tecnologie avanzate come le nostre".
–Alla faccia delle tecnologie avanzate!– dico ad un ragazzo con gli occhiali che si trova accanto a me, mentre scatto qualche foto da inviare alla stazione. Nessuno si gira a guardarmi. Tranne lui. Niente, anche se provo a non ricambiare lo sguardo.
Quello continua ancora a fissarmi. Che vuole? Non sa che in questo preciso momento la mimetizzazione gli fa credere che io sia un suo simile? Che scemo.
–Tu non sei una di noi, non è così?
Che genio.
–Sto raccogliendo delle informazioni da inviare al... Governo! Al governo americano, precisamente!– dico io, mentendo. Se scopre che sono un alieno per me è finita.
–Non mi pare invece.– continua lui. Oh mamma, comincia a rompermi le scatole questo qui. –E sai come ho fatto ad indovinare? Perché non sei da sola! Purtroppo, intendo.
Io provo ad allontanarmi da lui, ma per sbaglio comincio a fluttuare. Lui DEVE seguirmi, così dice, perché non si sa mai se conquisterò la Terra.
Ed è esatto, mio caro. Io voglio finire il lavoro dove un mio collega non è riuscito (ma non doveva neanche iniziarlo, il lavoro, è stato bandito qui per un'altra ragione). Perché mi vuoi fermare? Non sei neanche maggiorenne, come farai piuttosto! Non sai neanche dove si trova la mia navicella, se ho delle armi appresso...
–Il tuo nome è formato solo da tre lettere?– mi chiede. Io nego. Ma ti sembra il caso di chiedere domande del genere ad un invasore come me? Eh no. Sto cercando di capire perché lo smog continua a consumare il vostro ricco ecosistema. Fammi domande su quello con la tua conoscenza umana, magari.
Neanche me ne accorgo e siamo entrati in un... "Acquario".
Un luogo pieno di esseri viventi senza gambe né braccia, ma con "tentacoli, quame o pinne" che necessitano di acqua per vivere, altrimenti sono da mangiare. No, sul serio, io ne ho mangiato uno. Vivo. Che ho dovuto poi sputare e rilasciare nella vasca. Di solito vengono molte persone ma, siccome è sabato, è difficile anche uscire dall'edificio.
Poi andiamo sopra un treno. Non serve sapere come funziona, anche su Irk ci stanno mezzi del genere, basta che si possa dormire in pace finché non si arriva a destinazione. Anch'esso pieno di pendolari.
In una "sala giochi" si può giocare a diverse situazioni simulate, come il simulatore di guerra che ho sconfitto con la mia pistola laser ad acidi con conseguente reazione cutanea. Molti ragazzi vengono qui per sfogarsi, ma io sono... Un caso speciale. Devo assolutamente aggiungere una sala giochi nella nuova stazione che verrà (forse) costruita sulla Terra.
–Io non pago, non è colpa mia. Poi non ho soldi, quindi paghi tu.
E il ragazzo paga. Bravo bambino. Macché, ce la siamo svignata a gambe levate. Io mi sono divertita però.
Infine un "parco", luogo di svago, relax e divertimento. Povera palla nera e bianca che viene calciata da altri esseri come lui.
–Scusami, quella è una palla, ma non è viva.– dice, piuttosto seccato.
Allora... Niente povera palla.
Ho raccolto tutte le informazioni necessarie, il resto avevo visto già tutto da sola con siti di ricerca. Ma non ho ancora capito né perché la natura è scarsa, né come si chiama il rompiscatole. L'ho chiamato Rompi proprio per questo.
–Quindi... Le palle bianche e nere... Sono... Senza... Anima. Concludendo... Gli elementi... Naturali... Sono... Quasi... Scom... Par... Si. Si cerca... Nonostante ciò... Di salvare... L'ecosistema in... Generale! Fatto! Ho detto e digitato tutto! Sono un genio!– dico io, entrando nella navicella.
–Ma scusa, non volevi conquistare la Terra?– mi chiede Rompi.
Io non rispondo, inviando le informazioni alla stazione spaziale degli invasori Irken tramite schermo.
–Immagino di sì. Comunque sembri una che vuole eliminare l'erba sintetica dal nostro pianeta– continua, ridendo. Io sbuffo. Cosa c'è di divertente nel giocare sull'erba finta, dopotutto?
–Eh già. Preferivo più alberi e fiori, così potevo vederli realmente... Almeno i fotografi confermano che c'erano– rispondo. Lo smog rovina tutto, o meglio, sta rovinando tutto. Dovrò fare una riunione a riguardo, quando tornerò su Irk. Altrimenti niente conquista. –Grazie per avermi accompagnato involontariamente comunque...–
–Ah sì, non sai il mio nome! Sono Dib, Dib Membrane.– continua Rompi, stringendomi la mano.
–Io invece non sono in vena di dirti il mio nome, ma posso dirti che sono di Classe Y, settore Elite– mi presento. –Dicevo, grazie di tutto...
Accendo la cabina di pilotaggio e chiudo il portone.
–Rompi.– concludo, facendo una smorfia.
La navicella si alza dal suolo e, prima di allontanarmi e dirigermi verso la stazione spaziale, riesco a sentirlo rispondere, mezzo seccato –Tra noi due non è ancora finita!–

[ITA] Artbook, scleri e robe k nn sapete sull'utente qui presente. Where stories live. Discover now