5 capitolo lo sfogo

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PDV. Bugo
Mi prese per i fianchi e mi spinse sul muro, tenne le mie gambe mettendole nel suo bacino mentre mi baciava ancora, fece a tutto lui, io non mi muovevo
M: perché non ti muovi?
B: visto che sei più grande di me fai tu
M: fai bene
Mi baciò di nuovo e quando eravamo sul più bello sentimmo qualcuno arrivare, Morgan mi lasciò e io mi misi apposto la giacca, era la moglie di Morgan in cui chiese se poteva prenderlo un attimo, quando lui se ne andò io mi sono sentito geloso, mi sono spostato leggermente per vedere cosa stesse facendo e vidi che la stava baciando, ero arrabbiamo, non dicendo niente sono entrato nel camerino chiudendo la porta, mi ero seduto sulla poltrona guardando la tivù in cui stavamo cantando gli altri, poco dopo Morgan entrò chiudendo la porta e cominciai a sbuffare
M: lo faccio perché così nessuno sospetti niente
B: non me ne frega un cazzo Marco, io ti voglio tutto mio e basta
Mi alzai con rabbia per farlo intimorire
M: stasera sarò tutto tuo
Lui venne a me e mi abbracciò mentre avevo le braccio incrociate
B: e domani?
M: Domani e nei giorni a venire
Mi prese con forza il viso per baciarmi, quella volta è stato un bacio serio in cui ero rimasto immobile quando arrivò uno dello staff che ci disse che potevamo andare a casa, per fortuna che non era entrato, Morgan e io eravamo usciti dal camerino e lui si disse verso sua moglie avevo sentito che tornava a casa con lei, non mi feci vedere ma mi ero infastidito, dopo che siamo usciti lui mi saluti ma quando mi abbracciò mi mise qualcosa sulla tasca posteriore dei pantaloni in cui prima di salire in macchina mi salutò con un gigno malizioso, quando io salì sulla macchina e quando ero a metà strada presi quello che Morgan mi diede, era un foglietto piegato in quattro, lo aprì e c'era scritto un orario e un indirizzo che non era tanto distante dal suo albergo, mi venne un sorriso stampato in faccia, quando arrivai al mio appartamento mi tolsi il completo per mettermi qualcosa di comodo, uscì dieci minuti prima dell'orario e andai nell'indirizzo detto, quando girai l'isolato vidi Morgan con una sigaretta in bocca quasi finita, quando mi vide fece cadere la sigaretta calpestandola, si guardò in torno per non vedere se c'era paparazzi, mi fece cenno di entrare nell'albergo ed andammo subito in ascensore, quando si chiusero le porte mi ero sentito come se fosse la mia prima volta, quando stavamo per arrivare nel piano lui mi mise sul collo una cravatta
M: se non vuoi strozzarti seguimi
Quando si aprirono le porte teneva la cravatta come un guinzaglio e mi guidò verso una stanza che la chiuse a chiave
M: ti puoi togliere la cravatta io torno subito
Tolsi la cravatta in cui era un po' sudata, ero in tensione perché sembrava come se stessi per perdere la verginità di nuovo

PDV. Morgan
Ero andato a bere un bicchiere d'acqua e non so come sentivo che lui era agitato, io in realtà mi sentivo determinato e sicuro di quello che stavo per fare, quando andai da lui lo vidi agitato con il sudore che li scendeva sul collo, lo vedevo che tremava e per calmarlo prima che parlò li diedi un bacio che lo feci zittire in tutti i sensi, mentre li tenevo il suo viso passando il pollice sulle sue labbra li feci una domanda importante
M: vuoi essere l'attivo o il passivo?

 MorganEro andato a bere un bicchiere d'acqua e non so come sentivo che lui era agitato, io in realtà mi sentivo determinato e sicuro di quello che stavo per fare, quando andai da lui lo vidi agitato con il sudore che li scendeva sul collo, lo ved...

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Lui non se lo aspettava che li facessi questa domanda e si vedeva sul suo volto come se lo facesse per la prima volta
B: io - io, non lo so, ma sono sicuro che voglio essere tuo
M: ti va bene se stasera lo faccio io?
B: em, em..... Sono nervoso
M: quindi calmati e lascia fare a me
La prima cosa che li feci era farli dei segni indelebili nella sua pelle di morsi, baci e manate, io non ce la facevo più, le emozioni che provavo nel petto e nella mente erano troppo forti per stare dentro al mio corpo, era passata un'ora in cui per 18 minuti me ero sentito potente, 12 minuti in cui lui è stato potente e mi fece vedere che non era debole, 25 minuti per fare di tutto e 5 minuti per rimanere abbracciati e a tenerci la mano, lui era appoggiato sulla mia spalla destra in cui li carezzavo i suoi capelli con la mano destra e con la mano sinistra tenevo una sigaretta mezza consumata e stavano parlando di cose che non c'entravano in quel contesto, abbiamo riso, pianto, gridato insieme e tutti quelle settimane che abbiamo avuto questi sentimenti che ci tenevamo dentro li abbiamo sfogati insieme e abbiamo accettato i nostri pregi e difetti.

/𝑆𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑜/𝐹𝑎𝑛𝑓𝑖𝑐𝑡𝑖𝑜𝑛 ❤️ 𝓜𝓸𝓻𝓰𝓪𝓷 𝔁 𝓑𝓾𝓰𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora