9 capitolo dopo l'esibizione

18 2 0
                                    

⚠️ATTENZIONE⚠️
QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE SESSUALI ED ESPLICITE

Esclusiva PDV. Bugo

Io e Marco ci eravamo esibiti in modo armonioso, la musica era perfetta, il momento era perfetto, tutto lo era, compreso lui, mi guardava con pupille dilatate, come se stesse vedendo la cosa più cara per sé.

Dopo aver finito l'esibizione andammo ad salutare gli altri concorrenti in gara, interagendo con loro e scherzando. Nella sala dove ci trovavamo, c'erano delle poltrone singole e dei divani, io e Marco ci sedemmo su uno di questi, aspettando i prossimi concorrenti.
Mentre vedevamo l'esibizione, dietro di me sentì la mano di lui toccarmi la schiena, per di più sulla mia colonna vertebrale, con movimenti circolari, per fortuna che era coperto da un cuscino, per rimanere insospettabile, mi avvicinai a lui e dissi sussurrando

B: perché lo stai facendo?

M: per vedere come reagisci

Disse inclinando il viso verso il mio come se stesse per baciarmi, mi ritrassi subito, togliendo la sua mano rimettendola vicino a lui, un attimo dopo, con la mano sinistra mi tiro a sé prendendomi dalla spalla destra, si avvicinò al mio orecchio e con voce bassa e roca disse

M: ti ne pentirai di averlo fatto

Mi ritrai guardandolo, aveva gli occhi seri ma lucidi e un sorrisetto sul viso a bocca serrata, anche se lui era sempre stato un buon compagno, quando si trattava di contatto fisico, su quello bisognava obbedirgli; mi voltai verso lo schermo e sentendo gli altri applaudire feci lo stesso, a Palmi sudati, per paura delle conseguenze se mi stavano per capitare.

Eravamo a metà serata e cominciai a sentire freddo in quella stanza, avevo bisogno di una giacca o qualcosa che mi tenesse caldo, mi alzai dal divano con le braccia incrociate, sentì Marco afferrarmi la giacca che stavo indossando e disse tirandomi a sé

M: se esci da quella porta, capiteranno conseguenze

Mi lasciò la presa e lì cominciai a riflettere della mia scelta, potevo rimanere lì oppure rischiarla, poi decisi che forse era il momento di vedere se Marco quando diceva che voleva, lo faceva, guardai lo schermo verso la mia sinistra e avanzai verso la porta e prima di uscire viso di Marco con una sorriso che diceva soltanto una cosa
"Arrivo".
Camminai velocemente verso il camerino, chiudendo la porta dietro di me, aspettai un attimo prima di sentire il bussare della porta, aprì trovandolo ad due centimetri dal mio viso, indietreggiai mentre lui chiudeva la porta. Continuavamo ad guardarci negli occhi senza sbattere le palpebre, mentre lui avanzava verso di me, misi le mani sulle sue spalle e con voce innocente dissi

B: che mi vuole fare signor Castoldi, la prego dimmelo

Mi portò al muro, gli missi le braccia introno al collo e lui prese le mie gambe mettendole sul suo bacino, si tolse la giacca mentre avanzava sempre di più vicino a me rimanendo in camicia e bretelle. Cominciò a baciarmi, prima sul viso e poi sul collo lasciando dei segni non percepibili, anche se era affiatato era sempre un uomo rispettoso. Mi rimise a terra e cominciò ad togliermi la cinta e con un colpo secco mi tolse i pantaloni e i boxer, mi guardò in viso e disse con voce roca

M: togliti le scarpe

Hai suoi ordini lo feci, per far si che i vestiti scivolassero per terra, Marco mi prese per la vita e mi portò a sé avendo un contatto visivo molto intenso, ma divenne ancora di più quando, dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni tirò fuori un preservativo che lo apri tenendolo con i denti, sapevo che dopo quello che stavamo per fare, ci rimettevo io, per il dolore che avrò all'addome per i prossimi giorni. Non capì perché non mi avesse chiesto il permesso e prima di agire gli chiesi

B: e non mi chiedi neanche il consenso?

Dissi scherzosamente, lui a faccia sera, mi prese portando le mie gambe sul suo bacino, sentendo la sua sua presenza più vigorosa che mai, con la mano destra mi prese il viso e fissandomi negli occhi disse

M: Prima mi hai bloccato, ora paghi le conseguenze

Per poi entrare dentro di me. Con la mano che mi stava tenendo il viso, ora mi stava tappando la bocca per i continui gemiti, invece lui rimaneva impassibile, come se non dovesse farsi sentire da nessuno e aveva ragione, poteva esserci qualsiasi persona dietro a quella porta, dove poteva spiare ogni cosa che facevamo e già fare quella determinata cosa era pericolosa, avevo cominciato ad avere ansia ma poi cominciai ad risentire la sensazione che stavo avendo in quel momento. Marco appoggiò la fronte sul muro e poi dopo vari minuti capì che aveva finito quando, da essere silenzio, disse il mio nome con voce affannata e bassa vicino a me. Da l'essere avvinghiato al mio corpo ad lasciarlo debole, in piedi.

Cominciai ad d'indossare i vestiti che mi aveva strappato via mentre lo fissavo ad fare una delle cose più naturali dopo un rapporto, fumarsi una sigaretta, senza importarli che eravamo al chiuso. Mi sedetti vicino a lui per indossare le scarpe, poi mi diede la sigaretta e disse

M:un tiro non ha mai fatto male a nessuno

Feci come ha detto lui, non poteva esserci un finale migliore, io e lui, in una stanza, una sigaretta e parlavamo di tutto, eravamo sinceri l'uno dall'altro e speravo che quel momento non finisse mai.



Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 28, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

/𝑆𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑜/𝐹𝑎𝑛𝑓𝑖𝑐𝑡𝑖𝑜𝑛 ❤️ 𝓜𝓸𝓻𝓰𝓪𝓷 𝔁 𝓑𝓾𝓰𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora