Capitolo 1

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Le gocce di pioggia scivolavano copiose sopra il vetro della piccola finestra, fino ad arrivare dritte a poggiarsi delicatamente sul davanzale.
Il vento soffiava  prepotentemente, portandosi via di tanto in tanto qualche vecchia foglia secca, ormai destinata a staccarsi dagli alberi, per poi darne vita a nuove in primavera.

Affacciata da quella finestra, lei osservava ogni singola cosa, come i bambini osservano la loro leccornia appena comprata. Studiava in ogni minimo dettaglio cosa accadeva al di fuori dell'abitazione.

Era tarda notte, fuori si poteva rivolgere lo sguardo solo fin dove la luce del piccolo e unico lampione illuminava la strada, ma lei ancora una volta sembrava poter vedere oltre, poter vedere dove gli altri non arrivavano.

Si portò la piccola mano sul viso, massaggiandolo con cura, scendendo dal davanzale, facendo attenzione a dove mettere i piedi.
Quella notte proprio non riusciva a dormire.
Ci riprovò più volte senza risultati.

Si accomodò sulla sedia di legno levigato della scrivania e a tastoni accese la lampada, illuminando un disegno incompiuto.
Lo squadrò prendendo alcune matite e con mano ferma tracciò delle linee sottili, l'una accanto all'altra, seguendo il solito schema, dal basso all'alto e da sinistra verso destra.
Fece una smorfia poco convinta, prese il disegno tra le mani e lo accartocciò.
"Non sarò mai abbastanza brava" si disse prima di coricarsi e riuscire, questa volta, a prendere sonno.

La mattina seguente suonarono i sette rintocchi della sveglia.
La ragazza si alzò con lentezza, dirigendosi verso l'armadio.
Prese le sue solite e abituali calze nere, la gonna ( anch'essa nera ) e la maglia, a maniche lunghe.
Si preparò e si spazzolò i capelli neri con qualche  mèches blu.
Scese in salotto prendendo  la propria cartellina, contenente tutto il materiale per il disegno e i suoi innumerevoli lavori.
Infine si avviò verso scuola.

- Gwen dove pensi di andare senza di me! Non te ne sarai mica dimenticata vero?- una voce familiare le arrivò alle orecchie.

- Certo che no Bri, come potrei- rispose ironica la dark.
Aveva la pelle molto chiara in contrasto con gli occhi ed i capelli ebano.

Il nuovo anno scolastico era iniziato da circa tre mesi e per le strade si poteva sentire la tipica aria fredda natalizia invadere la zona di Toronto.

Gwen e Bridgette( una delle sue migliori amiche; capelli biondo miele e felpa azzurra, come le piaceva portare) avevano deciso di darsi da fare per riuscire a superare l'anno e non dover frequentare corsi estivi.
Erano già in terza liceo, a più della metà del percorso scolastico di quei quattro anni di High School.

-Andiamo, sennò LeShawna ci scortica- intimò la bionda prendendo per un braccio la dark, iniziando a correre.

- - - -

- Eccovi finalmente, ci avete messo un'infinità...
VI VOLETE MUOVERE!- gridò LeShawna vedendole arrivare ma constatando che si fossero fermate al cancello.

Lei era la tipica ragazza dal carattere forte, voleva molto bene alle sue amiche e sapeva come farsi rispettare.
Aveva i capelli neri pece e la pelle scura, grazie alle origine africane.

- Calmati siamo qua- la salutò Bridge togliendo gli auricolari.

Entrarono nelle rispettive classi, tutte diverse.
Ognuna di loro praticava corsi differenti.
Gwen era attratta dall'arte, Bridgette dalla biologia marina e LeShawna dalla danza.

Quando Gwen entrò in classe si ritrovò l'unica ad essere ancora in piedi.
Tutti si girarono verso di lei, puntandole gli occhi addosso.

In fondo alla classe individuò i suoi compagni più popolari.
Courtney, una ragazza slanciata con la carnagione olivastra, le lentiggini e i capelli castani, insieme al suo ragazzo, Duncan, un tipo poco raccomandabile riempito di piercing, occhi color cobalto e un taglio alla moicana verde.
In realtà gran parte dei ragazzi si era sempre chiesta come due persone così diverse potessero stare assieme, e questo dubbio non aveva risparmiato la mente della dark.

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