Capitolo 7 pt.2

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Erano all'incirca le due del mattino e ancora una volta, Gwen era affacciata alla finestra di camera sua, non prima di aver constatato che Trent dormisse.

Fuori si scorgeva la neve attecchire al suolo, sapeva fin troppo bene che l'indomani, o meglio fra qualche ora, sarebbero stati svegli per seguire la lista di Courtney.
Pensandoci si prese la testa fra le mani. Si ricordò della conversazione avvenuta la mattina con la castana, ricordandosi che uno di questi giorni avrebbe dovuto parlare con Trent.

Uscì dalla camera dirigendosi verso lo spazio dedicato al salone del loro piano.
Era sicura che tutti dormissero, soltanto lei poteva essere sveglia a quell'ora.
Si mosse per un po' trovando una buona postazione per disegnare e si immerse nei suoi pensieri.
Quando tornò alla realtà constatò che ormai erano le 3:30, così si convinse a coricarsi.

Il mattino arrivò presto, svegliando i ragazzi con la luce fioca del sole che entrava dagli spiragli delle finestre.
Dopo colazione, Courtney comunicò l'attività del giorno, ovvero scendere in pista.
Esultarono tutti, tutti tranne Noah che li guardò con faccia schifata.

-Ma se io restassi..- provò a dire ma venne interrotto dallo sguardo truce della perfettina e da una mano sulla spalla.

-Se non rispettiamo il programma, quella potrebbe mangiarci...e non sto scherzando- gli comunicò DJ sorridendo.

Raggiunsero la pista e chi con gli sci, chi con lo snowboard, si diedero da fare.
Gli esperti insegnavano come meglio potevano agli inesperti, ovvero
Gwen, Geoff, Duncan, Courtney, Ashley, LeShawna e Alejandro insegnarono ( per quanto potessero insegnare ) a
Scott, Bridgette, Trent, DJ, Noah, Heather e Harold.

Gwen e Scott si divertivano da matti, spesso lui la trascinava giù nelle sue cadute, facendoli rotolare come valanghe.

Geoff teneva Bridgette ben salda e la spronava a migliorare, sempre e comunque sorridendole.

Duncan accettò di aiutare Trent solo per aiutarlo a cadere e a sghignazzare ogni qualvolta atterrasse di faccia.

Courtney prese il ragazzone perché le stava simpatico e perché era fin troppo buono per ribattere alla dura disciplina a cui lo sottopose.

Ashley rideva per l'incapacità di Noah di anche solo stare in piedi.

LeShawna, che aveva fin da sempre odiato Heather, si era proposta prima di Alejandro per riprendersi la propria rivincita, per tutti quegli anni passati a prenderla in giro.
L'asiatica non faceva che cadere, ma i suoi nervi riuscivano a sciogliere anche la neve.

Alejandro era palesemente annoiato dal ragazzino con gli occhiali che anche in quell'occasione non perse tempo e si mise ad elaborare uno sei suoi mille discorsi sulla storia, ma questa volta gli arrivò una palla di neve vagante dritta in bocca.
Tutti quanti si misero a ridere, ed anche Black Mama dovette riconoscere che fu divertente.

Vennero le sei di pomeriggio ed i ragazzi, ormai stanchi morti, tentavano invano di convincere Courtney a tornare in hotel, anche se lei non sembrava voler mollare la presa.

-Ragazzi, prima di uscire stamani mi sono informato e poco distante dall'hotel hanno una piscina riscaldata di cui possiamo usufruire con prenotazione - annunciò Duncan sfatto, non vedendo l'ora di smettere e riposarsi.

-Se come hai detto tu è soggetta a prenotazione non possiamo andarci- obbiettò la castana.

-Ci ho pensato io- rise Ashely, che quella mattina era andata con il fratello.

-Voi, VOI- iniziò, brandendo la lista da sotto la giacca pesante.

-Hey calmati, io dico che la lista l'abbiamo seguita abbastanza per oggi, però effettivamente prima di andare ci vuole una bella gara- suggerì Geoff sorridendo agli amici.

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