Capitolo 4

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Il giorno della Spa arrivò.
Le ragazze si fecero trovare davanti alla casa della dark, aspettando Trent ( che si era fatto prestare un furgoncino da suo padre)
leggermente in ritardo.

-Secondo voi che combineranno i ragazzi?- chiese Bri.

-Spero non facciano del casino, non voglio badare a loro tutto il tempo- puntualizzò Gwen.

Ad un tratto sentirono un rumore forte dietro di loro. Era il clacson di quel furgoncino nuovo di zecca!

-Andiamo ragazze! Non vorrete fare tardi- le esortò il chitarrista, affacciato al finestrino.

Trent era alla guida, accanto a lui salì
LeShawna perché soffriva di mal d'auto.
Subito dietro di loro erano posizionati altri due posti, occupati rigorosamente da Geoff e Bridgette che ormai non osavano lasciarsi un secondo.
Così alla corvina toccò l'ultima fila da tre insieme a Duncan e Scott.

Partirono.
Avrebbero fatto solamente un'ora di macchina.
Ogni tanto Trent adocchiava Gwen parlare con i due ragazzi dallo specchietto, tenendo d'occhio il punk.
Geoff l'aveva pregato di farlo salire in macchina con loro, e lui aveva accettato, anche se non gli era andata giù.

Arrivarono e posarono i bagagli nelle rispettive camere.
I quattro ragazzi sarebbero dovuti stare insieme, ma i due biondi decisero di prendersi una stanza propria.

-Finalmente avete deciso di prendervi una stanza e lasciar stare il muro della mia cucina.- scherzò Scott.

LeShawna e Gwen sarebbero state nella solita camera, nonostante la corvina e il chitarrista stessero insieme, la dark aveva deciso che non avrebbe lasciato da sola la sua amica.

Si misero in costume e si diressero verso la piscina della Spa, intenti a passarci un intero pomeriggio.

-Ti sei ricordata di prendere il mio libro di giurisprudenza?- si fermarono udendo una voce familiare arrivare da dietro il muro.

-Per chi mi hai preso? Per quella sciocca di una got..-
ad Heather e Courtney si materializzarono  i ragazzi davanti agli occhi.

-E voi che ci fate qui?- chiese Duncan.

-Ho indagato sul luogo in cui sareste andati ed ho provveduto ad organizzare un viaggio anche per noi due- rispose Court indicando l'asiatica.

-Non pensavi davvero che ti avrei lasciato da solo con quelle..- riprese, fissando le tre ragazze di fronte a lei.

-Tu non hai il diritto di seguirmi, ho una vita anche io fuori dalla nostra relazio- provò a dire il punk, ma venne interrotto dalla fidanzata.

-Ho tutto il diritto di sapere dove sei, con chi sei e cosa fai- ghignò.

-Stavamo andando verso la piscina e suppongo anche voi- Heather squadrò i ragazzi.

-Sì- rispose un po' seccata Bridge.

-Allora ci uniamo a voi- l'ispanica andò verso Duncan facendosi avvolgere dal suo braccio.

-Ragazze aspettate!- un'altra voce si udì da dietro il muro. Sbucò Alejandro.

-Oh ma insomma, tutti qua devono venire?
La pace non esiste più- sbottò LeShawna.

-Come mai sei qui, argentino?- domandò Scott.
-Sono venuto con le ragazze, mi hanno ripromesso che sarei potuto rimanere con voi- disse.
Scott scrollò le spalle, non gli stava un granché simpatico.

Si diressero tutti verso la piscina.

-Certo che qua si sta proprio da dio- affermò LeShawna, godendosi quel folgore.

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