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Finalmente arrivai dagli altri, avevo il fiatone, appoggiai le mani sulle ginocchia e abbassai la testa, Charli venne verso di me e mi chiese se ero andata a fare jogging, io la guardai e dissi di si.

Passò un po'di tempo, ero seduta su un asciugamano, avevo appena fatto delle foto con Charli e Avani, Jaden mi chiese di farne alcune con lui e io accettai, Avani aveva in mano la macchinetta, ma per fotografarci la prese Anth, *ok devo fare delle foto con il mio amico, facendomi fotografare dal mio ex* raggiunsi Jaden nell'acqua, avevo quasi le gambe immerse fino a metà mentre Jaden gli arrivava neanche a metà polpaccio, lui mi mise le braccia attorno al collo e appoggiò la testa sulla mia, io che non sapevo minimamente cosa fare, misi le mani sulle sue braccia e sorrisi, vedere Anth li davanti era piuttosto ansiogeno, ma cercai di rimanere il più calma possibile.
Finimmo di fare le foto e Jaden con un cavo attaccato alla macchinetta e al mio telefono (come quello di tutti gli altri), spostò le foto che mi interessavano su questo, spostai quelle con Avani e Charli e quelle con Jaden, ne avevo fatta anche una con Nessa e spostai pure quella.
Staccai il cavo e mi sedetti sul telo, presi il telefono e misi dei nuovi sfondi, quella con Jaden come blocco e quella con le ragazze come home, prima avevo delle foto con Anth, quindi non mi sembrava tanto il caso, avevo appena finito quando vidi tornare Payton da una "corsa"

J: ehi Payt dove sei stato?
P: ho fatto una corsa sugli scogli
J: vieni a fare delle foto bro

Lui accettò e Anth mi porse la macchinetta sorridendo, ricambiai e mi avviai vicino agli altri, Jaden e Payton si misero nella solita posa da "fighi", come spiegare, un po' trapper ecco, prima di scattare la foto risi, erano proprio dei bambini. Scattai le foto e lasciai la macchina fotografica a Jaden, mi diressi al mio solito asciugamano e presi il sole.

...

Erano le 18.00, stavamo tornando a casa, avevo la pelle tutta rossa, la faccia me l'ero scottata, mi si avvicinò Jaden

J: ehi broskiii
S: ehii
J: ti sei divertita oggi?
S: si parecchio
J: sono felice, non so se lo sai ma avevamo organizzato questa cosa per t-
S: me e Anth lo so, ma veramente, è stato bellissimo così, anzi meglio

Gli sorrisi e lui ricambiò, presi il telefono in mano e risposi a dei messaggi di mia mamma.

Arrivati a casa salì in camera e mi buttai sul letto portando le mani al viso, sbuffai, ero veramente stanca, stavo pensando alla scenata di Payton e del suo "non voglio baciarti perché ti sei appena lasciata anche se ci ho provato con te" mi metteva rabbia pensare a questo, ma allo stesso tempo provavo dei sentimenti per lui, non volevo farlo vedere però, cercavo di nasconderlo.

Per i prossimi giorni fingere non fu tanto difficile, tranne quando lui mi passava accanto e mi salutava, oppure se ci vedevamo per i corridoi.

....

Era il 12 luglio, oggi è il compleanno di Jackson e torna a casa.
Era mattina, mi ero appena svegliata, sempre con la mia super voglia mi alzai dal letto e optai per i soliti pantaloncini ma neri, una maglia corta della nike e  visto che arrivava appena sotto il seno misi un top sportivo della Calvin Klein, come scarpe invece le solite nike nere. Mi diressi in bagno per lavarmi il viso, i denti e spazzolarmi i capelli.
Dopo aver fatto ciò tornai in camera, mentre sistemavo il letto sentì bussare alla porta, senza che io rispondessi entrò Payton, all'inizio io mi girai tranquillamente poi presi un colpo, mi girai di scatto, Payton avanzava per la stanza con le mani nelle tasche dei pantaloni della tuta neri

P: senti Sher, devo parlarti
S: ehhh... Si, si. Si dimmi
P: ecco, ho notato un tuo strano comportamento negli ultimi giorni
S: *sbuffai* del tipo?
P: boh c'è ogni volta che ti passo vicino diventi rossa e cominci a passarti le mani sulle guance, cosa che fai... Quando sei in imbarazzo, come in questo momento
S: beh no è che
P: senti Sher, ho notato che provi ancora dei sentimenti per me... E per me è la stessa cosa

Si avvicinò al mio corpo e molto lentamente incrociò la sua mano con la mia, io lo guardavo dritto negli occhi, non feci niente, proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta ed entrò, era Anth, disse solo la frase " Sher ti devo parlare" quando ci vide il suo sguardo diventò cupo, arrabbiato, Payton era di fianco a me, io ero agitata, Anth corse verso Payton, lo prese per la maglia e lo buttò contro il muro, una volta che era per terra iniziò a picchiarlo, io non sapevo cosa fare, continuavo a urlare a Anth di smetterla, arrivò Jaden e Josh, uno per un braccio e uno per l'altro tolsero Anth da Payton, urlava " la usi come una puttana, fai schifo Payton" Jaden e Josh riuscivano a tenerlo, ma lui si dimenava troppo, andai davanti a Payton e mi inginocchiai, aveva il naso pieno di sangue e un occhio nero, mi avvicinai a Anth che intanto voleva finire Payton, mi misi davanti di lui e lo fissai, dritto negli occhi e seria, lui mi guardò e piano piano si calmò, mi avvicinai a lui, lui si mise davanti a me, lo fissavo mentre i miei occhi ai riempivano di lacrime

S: esci, dalla mia, stanza
A: cos, Sher ti usa, è un puttaniere
S: ESCI DALLA MIA STANZA CAZZO

Mi scendevano le lacrime giù per le guance, urlai più forte che potevo questa frase, lui sbuffò ed uscì, tornai da Payton, apriva solo un occhio, lo aiutai ad alzarsi, mentre Jaden lo portò di sotto, io li seguivo e una volta in cucina dissi a Jaden che mi occupavo io di lui ora. Cercai per la cucina la valigetta del pronto soccorso, la trovai e prima con del cotone tirai via il sangue dalla sua faccia, poi presi del disinfettante e con il solito cotone iniziai a passarglielo piano su un graffio vicino al naso, lui non si lamentava, anche se ogni tanto strizzava gli occhi

P: grazie
S: di cosa?
P: sher, io non sono un puttaniere, non sono così
S: ehi ehi lo so tranquillo, secondo te perché sennò l'ho buttato fuori dalla camera?
Gli sorrisi e lui ricambiò

||Spazio autrice||
Ciau bella gente, sto capitolo riassume tutto in poco ma boh mi piasce, scusate ma oggi non ho avuto troppo tempo.
Byee
-TINA🧸

Quel Dannato Sorriso 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora