Luke, un qualunque ragazzo di 19 anni, scoprirà quale sarà il suo ruolo nella storia e
per rivelare l'identità dell'uomo incapucciato e del suo Serpente, Nagini,
Luke, e i suoi amici, dovranno varcare i confini del Mondo Mitologico Nordico, Egizio e...
Ci risiamo. L'inizio di un altro, patetico, anno scolastico. Non ho la benché minima idea del perché non abbia ancora bruciato la scuola con le mie stesse mani...
Mentre le osservo e imito la mossa dello spirale di fuoco, sento un pizzicotto nella mia spalla e mi scosto, facendo ridere Sere, la mia amica.
Sere:" Sai che sei un umano e non potrai mai farlo, vero? "
Mi guarda mentre ride sguaiatamente.
Questa è Sere, nella sua forma naturale.
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Sere, è una della mia compagnia di amici NON umani. È l'Angelo di Fuoco, nata dalla Dea Greca Estia e dal Dio Egizio Ra.
(sì esattamente! L' Angelo dalle due mitologie diverse... Ero shockato anch'io)
Ha occhi color cenere, con i capelli ondulati rossi che scivolano lungo la schiena ed è una delle 4 ragazze più popolari della scuola. Per me, è la compagna perfetta se dobbiamo stuzzicare o far arrabbiare gli altri.
Io:" Perché non la bruci TE, siccome puoi farlo, perfavore?"
La stuzzico, facendola divertire.
Sere:" Sarebbe bello, ma sai che noi..." indicando anche gli altri della nostra compagnia "... noi dobbiamo integrarci con questi umani " indicando tutte le persone presenti.
Io non sono mai stato per loro l'UMANO. Mi vedevano diverso, in qualcosa che io non mi potevo ancora vedere e provare. Non mi sono mai sentito accettato da nessuno, e trovare un gruppo di persone, anche se non umane, mi rendeva così speciale....
Sere:" Purtroppo non ho il potere di leggere le menti delle persone, altrimenti avrei anche chiacchierato col tuo bel subconscio, Luke. "
Facendomi l'occhiolino.
Io:" Nono, la mia mente è troppo preziosa per essere toccata da mani luride come le tue, Sere. "
Sere:" Mi offendi così! " ride facendo il broncio, " Ma sarebbe figo se sapessi cosa frulla nella tua testa mmmh... Aspettaaaa! Lei può aiutarmi. "
E mentre cerca di urlare il nome, la campanella suona e io con un gesto, la minaccio di non dire nulla.
