A FIREPROOF love 🔥~ Sungjin

9. Mistero risolto

"Chan? Lo conosci??"
"Certo che lo conosco, è da lui che sono ospite stasera. Si può sapere perché giri conciato così?"
"Sto uscendo ora per fare un po'di jogging!"

Hyunjin, appena il presunto stalker aprì bocca, riconobbe l'inconfondibile voce che quasi un mese fa fu dall'altra parte di quella strana telefonata.

"Tu!!! Finalmente ti ho beccato!"
"Si può sapere chi diavolo è questo pazzo?"
"Io pazzo? Hai una bella faccia tosta! Hwang Hyunjin, ti dice nulla il mio nome?"

Gli occhi di Chan si illuminarono e diede una piccola spinta a Hyunjin, sorridendogli allegro.

"E così tu sei quel Hwang Hyunjin! Però, che bello che sei... Seungmin aveva ragione"

Il rosso tappò subito la bocca al suo amico.

"Che intendi con 'Seungmin aveva ragione'? Ti ha forse parlato di me?"
"Sì, gli ho detto che sei un ragazzino fastidioso"
"Non è vero, hai detto che sono bello"

Alzando gli occhi al cielo, il rosso rispose con un filo di voce.

"Tanto bello quanto fastidioso"

Hyunjin scoppiò a ridere e aggiunse "Io ai miei coinquilini ti ho definito tanto bello quanto stronzo"
"Non ha tutti i torti. Grande amico!"

Chan batté il cinque a Hyunjin, che esaltandosi prese a parlare a raffica.

"Sai, non credevo che uno come lui potesse avere un amico come te. Voglio dire tu sembri simpatico, amichevole, mentre lui... No aspetta un attimo! Tu sei quello della telefonata!! Mi spieghi perché hai risposto tu quel giorno?"
"Ma di che telefonata parla lo spilungone?"

Seungmin e Hyunjin osservarono Chan, il quale si sistemò il cappellino sulla testa, ridendo.

"Ma nulla di che, Seungmin era in doccia e io mi stavo annoiando... Aveva lasciato il suo cellulare sul tavolo e la tua chiamata è capitata proprio a fagiolo"
"Chan! Quante volte ti ho detto di non curiosare tra le mie cose?"
"Qualcosa però non mi torna lo stesso..."

Il più alto interruppe il loro discorso, picchiettandosi un dito sul mento, pensieroso.

"Oggi pomeriggio ti ho visto mentre stavi spiando Seungmin. Ero qui al semaforo, ti ho proprio visto aspettare che lui girasse l'angolo e ti sei fiondato nel palazzo come un ninjia"
"Come un ninjia? Ahahah ti ringrazio per il paragone, ma non posso dire nulla... È... Una sorpresa"
"Una sorpresa?"
"Una sorpresa! Anzi, Hyunjin, se non hai nulla in programma per questa sera, ti va di fermarti a cena da noi?"
"Da voi?"
"Hyunjin, puoi scusarci un secondo?"

Seungmin, con un sorriso forzato sul volto, trascinò da un braccio Chan, allontanandolo dal castano, che restò in piedi davanti al portone.

"Si può sapere che hai in testa?"
"Perché? Sembra un tipo apposto"
"Un tipo apposto? Mi ha perseguitato tutto il pomeriggio perché diceva che uno stalker mi stesse spiando!"
"Che carino! Si preoccupa!"
"Che c'è di sbagliato in te?!"
"No, caro, che c'è di sbagliato in te! Un ragazzo, anche molto bello, si interessa a te, si offre di proteggerti da un possibile maniaco e tu non lo ringrazi nemmeno?"

Il rosso si fermò un secondo a riflettere e, rassegnato, mollò la presa.

"E va bene, ma solo stavolta!"
"Perfetto!"

Chan, guardò in direzione di Hyunjin e alzò il pollice in segno di vittoria, poi mise le sue cuffie e salutando con la mano, iniziò a correre.

"Allora, stasera ceniamo assieme"
"Già, mi raccomando, alle 20:00 qui. Vestiti pure comodo, non è una cena formale"
"Come no? È la nostra prima cena"
"La prima e ultima"
"Dici così, ma in verità so che non lo pensi... O sì?"
"Aha!"
"Ti farò cambiare idea vedrai! Scappo a casa, ci vediamo più tardi Minnie!"
"Non chiamarmi Minnie, non ci conosciamo nemmen-"
"Ciao ciao Minnie!!"

Una volta entrato in casa Seungmin, si sorprese a sorridere al pensiero che, quello strano ragazzo del suo corso di cucina, avrebbe partecipato ad uno dei suoi  momenti preferiti della settimana.

Vedremo se mi farai cambiare idea, Hyunjin

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"CAZZO NON POTETE CAPIRE COSA MI È SUCCESSO OGGI!!!"

Hyunjin raccontò per filo e per segno quanto accaduto ai suoi due coinquilini.

"Jinnie è la tua occasione!! Hai già deciso cosa indossare?"
"No, ma Seungmin mi ha detto di stare comodo, che è una cena tra amici"
"Tra amici un corno! Devi conquistarlo! Io non ho mica conquistato Chaeryeong con la tuta!"
"Changbin, tu non l'hai conquistata Chaeryeong... Lei ti aveva lasciato un bigliettino con scritto vuoi metterti con me barra con una x la tua risposta... E si sta parlando di ben dieci anni fa"
"Allora dicci tu cosa dovrebbe fare!!"
"No, sono arrabbiata con Hyunjin"

Chungha incrociò le braccia, chiuse gli occhi e arricciò le labbra in un piccolo broncio.

"Perché? Che ho fatto?"
"Cosa non hai fatto! Dovevi fare il colloquio con la signora Park e invece ti sei divertito a fare James Bond per tutta Seoul"
"Cazzo il colloquio!! Giuro che non l'ho fatto apposta noona, me ne sono completamente scordato! Ti prometto che domani passerò dalla fioraia. Ora ti prego aiutami, non so che cavolo mettere!"
"Uff, non riesco a rimanere arrabbiata con te, andiamo tutti e tre in camera tua"

La maggiore prese per mano i due ragazzi e, una volta fatti sedere sul letto, aprì l'armadio di Hyunjin alla ricerca di qualcosa di comodo ma che potesse mettere in risalto la bellezza del minore.

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"Sei perfetto! Chissà che faccia farà Seungmin quando vedrà che pezzo di manzo sei stasera!"
"Se Hyunjin è così fiero di sé è colpa tua noona! Non fai altro che dirgli che è perfetto, che è bello, che è di qui, che è di lì..."
"Oooh, non essere geloso Binnie! Tu sei il mio piccolo cognatino!"

Chungha abbracciò Changbin, che, in contrasto col tono della sua voce, sì lasciò stritolare e sorrise felice.

"Che idioti... Bene, io vado!!"
"Vai e colpisci tigre!"
"Vai Jinnie! Siamo con te"

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Hyunjin, in preda all'ansia, arrivò sotto casa di Seungmin alle 19:50, gli mandò un messaggio per sapere a quale nome citofonare e, dopo aver aspettato dieci minuti, citofonò esattamente alle 20:00 a casa Bang.

"Wow, puntualissimo! Scommetto che l'ha fatto per impressionarti"
"Che scemo, come se bastasse questo"

Bussarono alla porta e, siccome Chan era impegnato a cucinare, andò il rosso ad aprire.

"C-ciao, ho portato dei pasticcini..."

Seungmin, rimase per un attimo imbambolato ad osservare quel bel ragazzo in pantaloncini e camicetta, con tanto di cappello alla francese che faceva spuntare due ciocche di capelli castane e ben pettinate.

"Posso entrare?"