Erano passati già setti giorni dal matrimonio della mia migliore amica e i neo sposi erano ancora in viaggio di nozze, nella meravigliosa Cuba.
L'incontro con David, l'amico dello sposo, non mi aveva fatto dormire per notti intere, per colpa dei sogni non proprio casti su di lui, sembravano talmente realisti da sentire il suo profumo sulla pelle.
Ma per fortuna dopo qualche giorno mi ero ripresa ed ero tranquilla nel mio ufficio pronta a riprendere il mio lavoro.
<<Lauren, abbiamo preparato la sala riunioni.>> la mia giovane assistente era un prodigio e una stakanovista con me era un impresa ardua, ma lei ci riusciva sempre alla grande.
<<Margaret grazie, logicamente mi aspetto il tuo articolo tra un'ora sulla mia scrivania.>> dovevo pur sempre mantenere il ruolo di cattiva, ero il capo.
<<Ma... ma i ancora non ho iniziato, non posso avere più tempo?>> mi faceva quasi tenerezza con quegli occhioni spalancati e leggermente tremante.
<<Nemmeno un secondo in più, devi stare al mio passo,altrimenti sai cosa fare>>cioè fatti la borsetta e vai via,evitai di dirlo per cortesia e poi la suspense era divertente.
<<Certo,mi metto all'opera>> sorrise incoraggiata dalla paura di perdere questo posto che tutti volevano.
Non per vanto,ma contavo un sacco nell'alta società e nel campo della moda, che è un po' il sogno di tutte.
Sbuffai per la millesima volta,Bill ,uno dei creativi,era noioso e monotono,tanto avrei fatto comunque predominare la mia idea,però volevo comunque dargli una possibilità, forse poteva stupirmi,cosa assai rara.
<<Bill ringrazio il tuo parere,ma decido comunque che su Vogue mettiamo Blake Lively fa più gossip e poi nell'inserto spose mettete le foto di Meg Reds e Luke,la giovane coppia che ho aiutato con i preparativi>> sorrisi vincente <<Ah Bill grazie lo stesso. La riunione è finita,andate a lavorare>> li scacciai con un segno della mano e mi concessi del relax leggendo le lettere che ci arrivavano dalle lettrici,era entusiasmante sapere come contava il nostro lavoro per loro e come infondo le aiutavamo.
<<Scusami Lauren, devo dirti una cosa.>>
Alzai lo sguardo annoiata <<Margaret il tempo scorre,tic-tac-tic-tac e non vedo nemmeno il miraggio di un bozzetto>> dissi severa.
<<C'è un uomo che ti cerca,ha insistito e l'ho fatto accomodare nel tuo ufficio>> si morse il labbro dal nervoso.
<<Chi è?Hai capito almeno questo?>> ticchettavo le dita sul tavolo.
<<Oddio non si è voluto presentare,ha detto che è una sorpresa>>abbassò lo sguardo.
<<Qualche rompi scatole,tu torna alla tua scrivania>> sorrisi per smorzare la tensione e lei riprese a respirare.
Mi lisciai la gonna blu della Calvin Klein e sbottonai il bottoncino oro dell'immacolata camicia bianca,senso di potere e sensualità sempre.
Appena lo vidi mi assalii la voglia di strozzarlo da dietro e buttare il cadavere dalla finestra,occupavano anche il piano più alto,meglio ancora!
<<Se sapevo che fossi tu, avrei fatto venire la sicurezza per sbatterti fuori>>gli ringhiai.
<<Sei così nervosa, quella povera assistente tremava dalla paura, sei un perfido capo>> perché si era presentato lì.<<Oliver, arriviamo al sodo che vuoi?>> mi sedetti alla mia scrivania.
<<Tu su questa sedia con la vista di New York alle spalle è terribilmente eccitante.>> si mosse nervoso sulla sedia, sicuramente accenno di erezione.
<<Ti basta poco allora, comunque vuoi da bere?>> cambiai argomento, lui annuii e ordinai attraverso l'interfono due caffè macchiati senza zucchero.
<<Senza zucchero? Per questo sei acida tesoro>>sorrise.
<<Ti prego di parlare in fretta,io ho una rivista da gestire e non posso perdere tempo in chiacchiere futili>>
<<Ho bisogno di te>>mi guardò intensamente,qualcosa mi disse che aveva davvero bisogno di aiuto e subito.
<<Qualsiasi cosa sia,non ti aiuterò.Quindi puoi andare>>mi alzai per scortarlo alla porta, ma mi prese per mano e vacillai sui tacchi alti.
<<Perché non hai risposto alle mie chiamate?>>mi accarezzò la mano che stringeva.
<<Perché non ho nulla da dirti,ragion per cui ti invito ad andartene>>strattonai la mano e sciolsi il contatto.
<<Credi che mi faccia piacere chiedere aiuto ad una stronza come te?>>si alzó di scatto e notai che mi sovrastava di un quindicina di centimetri, questa cosa mi eccitava perché mi sembrava che mi dominasse,ma appunto per ciò mi dava anche fastidio. Era risaputo quanto fossi lunatica,quindi non mi stupivo nemmeno dei miei pensieri senza nesso logico.
<<Non m'interessa se ti fa piacere o meno,non voglio avere nessun tipo di collegamento con te>>toccai con il medio il suo petto.
<<Tra noi non scorre buon sangue lo ammetto, ma sotterriamo l'ascia da guerra>>si passo' nervoso una mano tra i capelli corvino,scompigliandoli maggiormente<<Parliamo a cena che dici?>>
<<Che ti serve uno specialista bravo e che ora devi andartene>> lo spinsi vicino alla porta in vetro offuscato.Accettai comunque il suo invito a pranzo e mi concessi una breve pausa da dedicargli, in fin dei conti tra me e Oliver funzionava così da qualche annetto, ci odiavamo ma passavamo giornate intere insieme a fare del buon sesso.
<<Perché mi hai invitata di nuovo fuori?>> gli chiesi.
<<Volevo solo proporti di vederci ancora>> mise l'iPhone nella giacca gessata<<Che dici?>>
Ridacchiai come una scolaretta<<Per quale motivo?>> presi un grissino dal cestino del pane.
<<Per fare del buon sesso,come l'altra volta. Dio Lauren è stato appagante>>
<<Ero buona quel giorno, Oliver è stato intenso però mi conosci abbastanza per sapere che non voglio scopamici>> ordinai velocemente la mia insalata con carote e una bottiglia di vino,lui invece dei ravioli con funghi.
<<Potremmo provarci>> aveva dei bei occhi.
<<Sei bello e intelligente,metti la testa a posto. Trovati moglie Oliver>> sentenziai.
<<E tu trova marito! Che sciocchezzaLauren,non sono fatto per il matrimonio e nemmeno tu>>la cameriera ci portò i piatti e non scollava gli occhi dal mio accompagnatore.
<<Signorina può andare,grazie>> la ammonii <<Ritornando a noi,ascoltami, sono seria trova una ragazza fissa>>mescolai la mia porzione.
<<Puoi dirmi anche di no,senza che fai discorsetti che non ti si addicono.>> alzò gli occhi al cielo.
<<Facciamo che se ho bisogno ti chiamo,tu intanto pensaci a quello che ho detto>>lo guardai ancora, era molto bello. Bellezza e gioventù erano una bomba micidiale per gli ormoni di noi donne.
<<Okay,lo sai che sono disponibile,puoi sfruttarmi a tuo piacimento>> si portò una forchettata alla bocca.
Pranzammo scherzando tranquillamente e ironizzando su quello che gli sposi stavano facendo,conoscendoli si saranno beccati una denuncia per atti osceni.
<<Tesoro io vado,il lavoro mi aspetta e tu trovati un lavoro vero.>>lo baciai sulle labbra e lui rispose attirandomi a se.
<<Buon lavoro donna>> entrò nella lamborghini gialla,amava farsi notare.
Quando tornai nel mio ufficio c'era un enorme mazzo di rose rosse,lessi il bigliettino scritto a mano con un elegante calligrafia "Alla donna meravigliosa che sei diventata e alla ragazza meravigliosa che eri. Tuo Oliver".
Buttai il biglietto nel tritarifiuti, cercava di adularmi per avere il mio aiuto,inoltre i fiori erano banali,anche se ammettevo di non aspettarmeli.Poi il pronome possessivo non era per niente indicato.
<<Posso?>> non ero di certo dell'umore giusto,speravo di non sbranare la mia assistente.
<<Entra>> raccolsi i capelli con una matita.
<<Ecco,ho fatto del mio meglio>>sorrise timida e stava per uscire dalla stanza.
<<Margaret...resta lo valutiamo insieme>> almeno avrebbe capito i suoi eventuali errori.
Passammo l'intero pomeriggio a leggere il suo bozzetto a sbobbinarlo per renderlo più scorrevole,alla fine decisi di approvarlo e inserirlo nella rubrica di moda,sezione scrittori emergenti.<<Potevi fare meglio,ma sei stata brava>> allungai le gambe sotto alla scrivania.
<<Grazie,Grazie e ancora grazie>>sorrise luminosa e contagiò anche me.
<<Ora non dormire sugli allori,vai a casa e domani ti voglio ancora più grintosa>> lei annuii decisa e la vidi entrare in ascensore facendo una perfetta piroette.
Avevo fatto una buona azione,ogni tanto essere buona non era poi così male.Arrivai a casa distrutta,ma accessi immediatamente lo stereo,l'attico era molto grande per una sola persona e risultava terribilmente freddo quando tornavo da lavoro,senza nessuno ad aspettarmi.Forse dovevo seguire la strada di Olly, trovarmi qualcuno con cui condividere questo viaggio, molti dicono che non amare equivale a non vivere,mi chiedevo per quanto ancora avrei fatto finta di essere completamente felice anche così,meglio non rimurginarci troppo su!Cenai davanti alla televisione,stavo vedendo Love Actually, sai per enfatizzare i miei pensieri smielati.Ma davvero avevamo bisogno dell'amore? L'amore ti fa sentire rincretinito o meglio lo sei davvero.E poi esiste quello eterno? Non prendiamoci per il culo,che l'uomo appena vede una donna più bella gli si attacca alla gonnella e a noi ci rimangano i film strappalacrime e chili di gelato che si poserà sui nostri fianchi.L'amore è uno sgozzatore di teste,un chirurgo che ti leva il cuore,un campo di battaglia ed io ho smesso di avere coraggio più di un anno fa,in quella stanza di albergo dove ho edificato il muro di cemento che mi sovrasta,dove ho chiuso il cuore in un ripostiglio e ho buttato la chiave nel fiume del mio dolore.Non ho intenzione di sentirmi come quel giorno,sapete trovare il proprio uomo,colui che ti ha chiesto di sposarti, insieme ad un'altra in uno squallido motel,non è quello che si può definire il vero amore.Ho odiato me stessa da allora,per essermi fatta incastrare e per avermi fatto credere che quell'assurdo sentimento facesse bene,invece è solo una presa per il culo,all'inizio sono tutte rose,arcobaleni e unicorni,successivamente è solo merda!!!Asciugai velocemente una lacrima scappata a causa dei ricordi e sorrisi a me stessa,bevvi un sorso di vino rosso e brindai alla mia nuova me,quella che non ha bisogno di nessuno,quella che fa sesso con chi vuole e quando vuole,quella che non si fa più sgretolare dalle persone,quella che se ne fotte dell'amore!!!
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Affari Matrimoniali
ChickLitA volte un testamento può rivelarsi del tutto scomodo, soprattutto quando ti impone un matrimonio combinato. Un'eredità da dieci milioni di dollari. E un'isola da sogno. Lauren Smith dovrà trovare, secondo i desideri del suo amato nonno, qualcuno c...