OTTAVO CAPITOLO - A CASA DI MIKE

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'Quanto manca ancora?' pensai lanciando un'occhiata all'orologio da polso, mentre gli architetti continuavano la loro presentazione.

Le quattordici e ventitré.

Trentasette minuti alle quindici.

Passai in rassegna ogni volto presente in quella sala riunioni, gli occhi puntati sul modellino in scala al centro del tavolo ovale, del quale stavamo valutando tutti i pro e i contro.

Soprattutto i due cinesi seduti di fronte a me, Mr Cheng Li e Mr Yao Zihi.

I mercati orientali erano la nuova frontiera dell'economia, e anche i settori turistici e alberghieri si stavano lentamente dirigendo in quella direzione.

Il modellino del quale ci stavano illustrando le caratteristiche riguardava il progetto di un esclusivo resort invernale con piste da sci, che i signori Li e Zihi intendevano realizzare nel loro paese.

Ma nonostante l'economia cinese fosse in costante crescita, avevano deciso di creare una specie di consorzio che coinvolgesse partners stranieri interessati a investire del denaro nell'ambizioso progetto.

Guardai di nuovo l'orologio.

Le quattordici e venticinque.

Trentacinque minuti alle quindici.

<<Qualcosa non va, signor Queen?>>

La voce di Mr Zihi interruppe la filippica degli architetti sulla piscina riscaldata del centro benessere dell'hotel, che nei desideri dei due cinesi sarebbe dovuta essere una piccola riproduzione della piscina dei bagni Gellert di Budapest.

<<No, affatto, Mr Zihi. Va tutto bene.>> sorrisi, sistemandomi la cravatta.

<<Credevo che la stessimo annoiando. Oppure sta facendo tardi a un appuntamento importante per causa nostra?>> insinuò il greco Sander Angelopoulos, uno degli altri due investitori stranieri del progetto.

La sua attività, che comprendeva cantieri navali e diversi lotti immobiliari ad Atene e Cipro, aveva risentito molto della brutta situazione in cui versava la Grecia, e pur di fare parte del consorzio aveva venduto la sua bella isoletta privata nel mar Egeo ad una società turistica australiana.

Il terzo era il russo Yuri Orloff, re del gas e con forti interessi nei settori immobiliari e della telefonia mobile.

<<No, al contrario. Mi chiedevo se aveste dato un'occhiata al fascicolo che ho fatto preparare dalla mia segretaria, circa l'utilizzo di materiali eco-compatibili per la costruzione del resort.>> dissi incrociando le dita sopra il tavolo. <<Oppure vogliamo continuare a parlare della piscina?>>

Mr Li mi lanciò un'occhiata tagliente, finendo di sorseggiare il suo te.

Anche Mr Orloff lanciò un'occhiata all'orologio.

<<Io credo che sarebbe meglio aggiornarci la prossima volta. Ho l'impressione che in questo momento non abbiamo tutti le idee chiare.>> decretò Mr Zihi, sistemandosi il bottone della giacca.

'Finalmente' pensai.

<<Buona idea. Ma sappia che non mollo facilmente, Mr Zihi. Avevo già espresso il mio pensiero su certe questioni, prima di unirmi al consorzio. Non dica che non vi avevo avvertiti.>> dissi infilando il fascicolo nella mia ventiquattrore.

Gli tesi la mano per salutarlo e lui la strinse in una presa forte e salda.

<<Non so gli altri, ma sia io che Cheng abbiamo trovato interessante la sua proposta. Ne discuteremo ampiamente durante la prossima riunione.>>

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