TERZO- TESTAMENTO

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"Drin" 

Maledetta sveglia! Chi aveva inventato quell'aggeggio malefico doveva aver avuto una pessima vita. Nonostante ormai fossi una donna in carriera odiavo alzarmi presto esattamente come quando andavo al liceo,certe cose non cambieranno mai. Mi infilai sotto la doccia cercando di scacciare la voglia di buttarmi di nuovo sotto le lenzuola, feci anche uno shampoo,massaggiando la mia cute e mettendo in azione i neuroni,oggi in ufficio sarebbe venuto il Grande Capo in avanscoperta,per valutare il nostro lavoro,come se ce ne fosse bisogno,SONO UN GENIO! Scelsi un delizioso vestitino color pesca,collezione primaverile della Blumarine con decoltè di camoscio della Richmond,infondo lavoravo nel settore moda e mi toccava essere stilosa,no che mi dispiacesse. 

<<Margaret>>la chiami con l'interfono esattamente tre volte,per me erano già troppe.Mi alzai accigliata e come una iena,tra dieci minuti scarsi sarebbe arrivata la Wintour e lei era a gironzolare in stile heidi per l'ufficio. <<Magaret che diavolo stai facendo?>> muovevo nervosamente il piede,si sentiva il ticchettare del tacco sul marmo.<<Oddio..io...ehm..scusa>> balbettò una frase senza senso.<<Niente scuse,non darmi nemmeno del tu oggi>> distolsi lo sguardo da lei e ne feci uno panoramico sull'intera sala gremita di dipendenti<<Oggi voglio che spruzziate professionalità da tutti i pori,come ben sapete c'è la visita mensile del Capo,se trovo una cosa fuori posto,una persona che non ha il culo attaccato alla sedia,una anima che borbotta quanto è vero che mi chiamo Lauren Smith vi sbatto fuori da questo ufficio con un calcio in culo.Sono stata chiara?>> alzai maggiormente il tono di voce e loro risposero un sonoro si.

Venni distratta da un applauso e mi voltai <<E' per questo che ho scelto te a capo di questa rivista>> davanti a me l'eccezionale Anna Wintour avvolta da un bellissimo abito color carta da zucchero.

<<L'aspettavamo tra un po',mi scuso per la scenetta poco elegante>> avvampai dalla vergogna,sarebbero cadute delle teste oggi.

<<Sei esattamente come me,una con le palle,per questo ti ho scelto come mia degna sostituta>> non volava una mosca, per chi lavorava nel nostro ambiente era una specie di divinità.

<<Sono lusingata,la prego mi segua>> la lasciai passare per prima <<Margaret voglio nel mio ufficio tra cinque minuti un Pinot del '78>>stava per aprir bocca<<E non fiatare,muoviti>> chiusi alla mie spalle la porta.<<Davvero signora Wintour mi creda sono mortificata per le urla che ha dovuto sentire>> nonostante fossi in soggezione non persi il contatto visivo con lei.

<<Ribadisco che sono deliziata da come procede il lavoro in questa rivista>> sorrise,cosa rarissima,sorrisi anch'io essendo più rilassata.<<La ringrazio>> accavvallai le gambe.

<<Lauren.. scusami.>> disse Margaret ritornando nella stanza senza ciò che le avevo chiesto. 

<<Cosa c'è?>> le chiesi furiosa, mantenendo comunque un certo contegno. 

<<C'è un uomo a telefono per te,dice che è importante! Si tratta di tua nonna...>> 


... Qualche ora dopo ...



Attraversai il giardino di mia nonna, stando attenta a non calpestare i suoi amati fiori. 

Oh.

Ma che schiocca.

Era morta da quasi ventiquattro ore e, ancora, mi ostinavo a parlare di lei al presente. 

Affari MatrimonialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora