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Il posto accanto a lui era terribilmente freddo e un rumore di acqua corrente si ovattava tra le mattonelle del bagno.

Si mise a sedere infilandosi i pantaloni precedentemente recuperati da un angolo della stanza, nel frattempo il vapore fuggiva dalle piccole fessure della porta socchiusa.

Raccolse le scarpe ed indossò la maglia stropicciata, poi procedendo lentamente verso la porta.

Un irreversibile senso di timidezza ed imbarazzo lo aveva accoltellato alle prime luci dell'alba.

Era felice di aver perso la sua verginità con la persona che desiderava di più durante il suo periodo di pubertà e sorrideva con rossore ricordandosi di tutti i tocchi, ma non avrebbe saputo rivolgergli altro che gemiti carichi di incomprensione.

-Jungkook?- rimbombò la voce del castano tra le pareti nell'esatto istante in cui il corvino si richiuse la porta alle spalle.

Sapeva di non star facendo la cosa giusta abbandonandolo così dopo quello che, si supponeva fossero diventati.

Eppure aveva la necessità di riflettere su lui, su Taehyung, su quello che avrebbe raccontato a Jimin, su un sacco di questioni che avevano affollato la piazza, prima sgombera, della sua mente.

Sbuffò appena entrato ed appoggiatosi alla maniglia.

-Jungkook?...- si affacciò il rosa, anch'esso in bagno a petto nudo -...non hai preso la colazione?- lo squadrò minuziosamente.

-Io? No? Perché?-

-Mi sono alzato e non c'eri, pensavo fossi andato a prendere la colazione...ah fa niente, dopo la sbronza di ieri non mi farà male fare un giro- uscì rivelando solo un paio di boxer, una visione che riportò alla luce vergognosi ricordi.

-Come sbronza? Non puoi bere, siamo in gita e poi la colazione non si può portare in camera-

-Ieri abbiamo giocato a biliardo, siccome il bar era aperto e Seokjin è più grande di noi ci ha preso qualche birra e sarà perché ero a stomaco vuoto, ma mi ha dato alla testa- sorrise pensando di potersi giustificare con le sue irresistibili guance.

Ecco come l'annebbiamento di Jimin lo avesse salvato quella notte, era tutto chiaro: il rosa era convinto del fatto che il suo amico avesse occupato con lui la stanza durante il sonno.

-Io ho già preparato le mie cose, le tue non le ho toccate se non va a finire come quella volta in campeggio che mi hai quasi menato- tirò i capelli umidi indietro e si mise una felpa.

-Avevi messo le bottiglie d'acqua vicino al caricatore di scorta, volevi forse mandarmi a fuoco la valigia?-

-Non sarebbe mai successo, quanto sei paranoico...vado a chiedere se qualcuno dei nostri compagni ha delle aspirine- scappò.

Riordinò in fretta ogni suo avere e con essi anche le sue idee.

Era felice, per la prima volta provava una gioia incommensurabile e aveva compreso tutti coloro che lodavano l'amore in maniera così maniacale.

Lo aveva percepito anche in Taehyung, nei sui comportamenti bruschi e ragionamenti, non era un esperto in questo, ma grande conoscitore di persone certamente.

Ora sapeva quello che voleva, si considerava già suo e il successivo passo sarebbe aspettato solo alla volontà, glielo avrebbe chiesto.

Avrebbe accettato di essere il suo fidanzato? Poteva subire un rifiuto come un accetto, ma perché spingersi così tanto in là per poi gettare tutto all'aria? Non c'era logica in un possibile amore non ricambiato.

Jimin era riuscito a trovare un paio di pasticche che lo rimettessero in sesto e Jungkook decise che gli avrebbe raccontato tutto una volta sistemata l'impavida richiesta indirizzata a Taehyung.

Questa volta non furono così fortunati, infatti il tempo patteggiò a loro sfavore, riuscirono ad intercettare un paio di loro compagni sulle scalinate esterne e corsero a perdifiato con gli stomaci brontolanti per la fame.

-No la colazione, non è possibile-

-Jimin ringrazia il cielo che non abbiamo perso l'autobus-

Sistemarono i bagagli nello scompartimento -Tu sali io devo ringraziare Seokjin per ieri- sporse la testa verso l'entrata.

Il corvino accettò con il capo e prima di salire inspirò profondamente, era giunto il momento.

Più si avvicinava al fondo del mezzo e più le budella si contorcevano, ma non per le sue gastriti improvvise, ma per impacciata euforia.

Vide quel casco di capelli caramellati e arruffati, la salivazione si azzerò.

Era circondato dal suo gruppo di amici, compresa Chaeyoung.

Jungkook accennò un sorriso, rivolto unicamente a lui e lì si sentì rompersi qualcosa dentro il costato.

Yoongi si girò con lentezza accennando un ghigno e in stesso modo la ragazza compose un cerchio con le dita facendolo trapassare dall'indice, segno disgusto che accennava al sesso.

Eccola vittoriosa, le minacce erano state solo un assaggio.

Non furono tutti gli occhi a lacerarlo con la loro sapienza infima, le frecciatine e i bisbigli, ma gli occhi di lui, colui che era stato l'unico a non deriderlo, ma nemmeno a guardarlo, che non diceva e non faceva nulla.

È così che risolvi le cose nobile spettatore?

Io conoscitore delle persone vero? Che grandissima cazzata.

Ti credevo quella sola mente in grado di capirmi e invece non al pari, ma al di sotto di tutti gli altri hai giocato bene le tue carte.

Credi che sia ferito? Credi di aver vinto contro qualcuno che da te non desiderava nulla se non apprezzamento? A quanto ammonta la tua raccolta di cuori?

E ti chiedi ancora perché le tue mani creino così tante crepe sulla creta che modelli a comando dei tuoi "amici"?

Sono deluso, rimpiango di aver provato una cosa così dolce che tu ti sei divertito ad amareggiare con le tue intenzioni.

Se io non posso provare amore tu ne sei privo Kim Taehyung, ma una cosa ora ti vorrei solo chiedere: ti sei mai chiesto quanti battiti compie un cuore spezzato?

Non lo so, esso può ancora battere?

THE END

Ebbene sì questa ff è conclusa. Spero vi sia piaciuta nonostante sia finita in questo modo. L'ultima parte mi è molto cara, quindi non commentatela se dovete dire cattiverie, accetto ogni tipo di commento se scritto con intelligenza senza ferire i protagonisti, siccome, come ho già detto, questa storia rispecchia una parte della mia vita (in pochi aspetti tranquilli), c'è sempre una parte di me.
Volutamente la parte in corsivo è stata scritta per una persona che ovviamente non la leggerà mai (nella storia è Taehyung certamente). È una parte della mia vita che ho quasi superato del tutto, quindi niente premure e preoccupiamoci di chi soffre veramente e ha problemi reali😘👍😃.

Grazie mille per le letture, honey-beams soprattutto a te❤️.

TAKOTSUBO (Vkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora